[14] E. Vesnina b. [12] V. Williams 6-2 4-6 6-3 (da Indian Wells, Luca Baldissera)
Alle 17 dell’ennesimo pomeriggio caldo e assolato sulla Coachella valley, si completa, con l’ingresso in campo della statunitense Venus Williams (36 anni, 13 WTA) e della russa Elena Vesnina (31 anni, 12 WTA), il quadro dei quarti di finale del singolare femminile del Premier Mandatory di Indian Wells, si gioca per incontrare Kiki Mladenovic in semifinale nella parte bassa del tabellone. Dall’altro lato, ci saranno Svetlana Kuznetsova e Karolina Pliskova. I precedenti sono 3-2 per Elena, ultimo match vinto sempre dalla russa a Miami lo scorso anno, 6-0 6-7 6-2 al secondo turno. Entrambe le giocatrici nel palmares vantano la medaglia d’oro olimpica, una in singolo e tre in doppio Venus (2000, 2004, 2008 e 2012) e una in doppio Elena (Rio 2016).
Pronti, via, al servizio Elena, tiene a 30 la russa, chuidendo con un ace, poi subito Venus in difficoltà, 15-40 e due palle break, annulla la prima Williams, fallisce la seconda Vesnina, poi parità, e ancora palla break stavolta fatale alla statunitense. Due doppi falli Venus nel game. Va via liscia Elena sul 3-0, che brutto avvio di Williams, arrivano addirittura due palle del 4-0, ma finalmente incide al servizio Venus e le annulla, 3-1, sempre bene Vesnina con servizio e dritto, 4-1. A zero accorcia Williams, 4-2, in ritardo ma è entrata nel match la “venere nera”, sulla battuta della russa però non si gioca, che bella solidità di Elena, 5-2. Ancora in spinta e in aggressione Vesnina, 0-40 (terzo doppio fallo Williams), tre set point, e il tremendo quarto doppio errore di Venus le consegna il primo parziale, 6-2. Molto bene la russa, altalenante la statunitense, che sembra muoversi bene (scomparse le fasciature dei giorni scorsi), ma il servizio non ha buone percentuali, dall’altra parte la simpatica Elena, che strilla i suoi caratteristici “Ahiah!” su ogni impatto, facendo spesso sorridere il pubblico, sta giocando con ottima efficacia e attenzione.
Parte Vesnina nel secondo set, tiene a 15, pareggia Venus, 1-1, si seguono i servizi fino al 2-2, quando Venus arriva al 30-40 con un rovescio vincente in avanzamento, è la prima palla break per lei, sprecata di dritto, poi doppio Fallo vesnina (due in questo game, tre in tutto finora), altra palla break, gran recupero Williams su palla rasoterra e successivo passante, ed è break venus, 3-2. Pare iniziata l’ennesima rimonta di Venus nel torneo, ma il controbreak immediato di Elena è una doccia fredda, 3-3. Due game di battuta senza sussulti per entrambe, 4-4, poi Vesnina si incarta in un paio di incertezze, concede lo 0-40 e tre palle break pesantissime, e sulla seconda commette il sesto doppio fallo della sua partita, che calo la russa, rischia di pagarlo carissimo. Williams ringrazia, incassa, e chiude tenendo a 15, un set pari, tutto da rifare. Gli “Ahiah!” di Elena si sono fatti non solo acutissimi, ma hanno una vaga nota quasi disperata, aveva la partita in mano e lo sa. 6-4 Venus, un set pari, può succedere di tutto, entrambe alternano buonissimi attacchi e errori banali, in particolare con i servizi.
Venus Williams in azione contro Elena Vesnina, Indian Wells 2017
Conferma il dato lo scambio di break in avvio di parziale decisivo, che porta il punteggio sull’1-1, e il conto dei doppi falli a ben 7 per ciascuna. Con la russa al servizio, altro game lottato con palla break, stavolta la battuta di Elena la salva, annullata, e dopo 10 punti Vesnina con un drittone esterno sale 2-1. La raggiunge tenendo a 15 Venus, 2-2, se il gioco è altalenante nella qualità sicuramente non manca la qualità, Vesnina tiene a 30, 3-2, poi nel sesto game un gran passante di Elena, un brutto errore di Venus, arriva il 15-40, sulla seconda palla break Williams non raggiunge uno strettino di rovescio della russa, 4-2. Mette la freccia e se ne va Elena, gran servizi e uno strepitoso rovescio chiuso in controbalzo le danno il 5-2, Venus adesso è nei guai, gli “Ahiah!” dall’altra parte hanno virato verso un tono convinto, scappa un brutto rovescio a Williams e siamo a match point. Coraggio e classe della statunitense, schiaffo al volo per annullarlo, poi demi-volèe in rete, seconda palla match, errore in rete Vesnina, poi gran volèe in allungo di dritto Elena, terzo match point, fallito con un dritto lungo dalla russa, pianta giù grandissime risposte Elena sui vantaggi interni, ma non le trova sui match point, dopo 18 punti Venus accorcia 3-5. Come prevedibile, le occasioni fallite costano care a Vesnina, che subisce il contraccolpo (e qualche pallata di Williams, che infiamma il pubblico), va sotto 0-40, annulla tre palle del contro-break (nastro fortunato e due gravi errori Venus), poi superdritto lungolinea Williams e quarta palla break, ma ancora sprecata con erroraccio successivo, la imita Elema sparando lungo un dritto comodo da chiudere, quinta palla break, puntuale l’errore di Venus, poi ancora rovescio in rete Elena, sesta palla break, e risposta lunga Williams, game orribile, stanno sbagliando di tutto. Si scuote Vesnina, si prende il quarto match point con una buona volèe, e alla fine chiude con un dritto facilitato dal precedente nastro colpito da Venus.
Entra in semifinale per la prima volta in un premier mandatory Elena Vesnina, e continua il suo percorso di crescita in questa seconda metà di carriera, iniziata dopo le difficoltà fisiche e i problemi del 2015 (precipitata oltre il 120 in classifica), proseguita in un grande 2016 che l’ha proiettata nelle top-20, e che troverà in Kiki Mladenovic l’ultimo ostacolo prima di poter definire questo torneo memorabile per lei.
[28] K. Mladenovic b. [13] C. Wozniacki 3-6 7-6(4) 6-2 (Chiara Gheza)
Nei quarti di finale di Indian Wells si sfidano la danese, di origine polacca, Caroline Wozniacki, numero 13 del mondo, e la francese, di origine serba, Kristina Mladenovic, numero 28 del seed, nonché reduce dal divorzio sportivo dalla storica compagna di doppio Caroline Garcia. I tre precedenti scontri hanno sempre visto Caroline avere la meglio su Kristina.
Il campo centrale si risveglia lentamente dopo il favoloso mercoledì di tennis appena trascorso. Wozniacki prende in mano le redini dell’incontro fin dai primi scambi, costringendo Mladenovic a ripetuti spostamenti laterali, che non giovano al gioco della francese. Nel quarto game ecco che arriva il break per Caroline, che strappa con decisione il servizio all’avversaria. Kristina ha immediatamente l’occasione di rimediare nel gioco successivo, ma si vede annullare ben 5 palle break da una Wozniacki lucida e determinata. Nemmeno l’intervento della mamma di Mladenovic, convocata in qualità di allenatrice sulla panchina francese, aiuta Kristina a ritrovare fiducia e Caroline in pochi minuti vola sul 5 a 1. La francese è decisa però a restare nel set e finalmente riesce a concretizzare una palla break dopo aver annullato un set point alla danese. Mladenovic sembra rientrare in partita, ma Wozniacki non intende darle ulteriori chance e chiude il primo set nel nono game, grazie a un rovescio in avanzamento. 6-3 Wozniacki in 42 minuti.
Mentre il pubblico affluisce senza fretta, Mladenovic soffre in apertura di parziale, non riuscendo a trovare il suo, solitamente ottimo, servizio. Una concreta Wozniacki ne approfitta e conquista subito il break. Kristina, sotto gli occhi attenti di Mary Pierce, ottiene però un contro break immediato grazie a colpi potenti da fondo campo che scardinano il gioco di Caroline. Mladenovic ha ritrovato la prima di servizio e con essa la fiducia. Sul campo ora le giocatrici danno vita a scambi divertenti e prolungati, impreziositi da alcune smorzate di Kristina che strappano applausi. Mentre si avvicina la fase calda del set i servizi saltano ed entrambe chiedono l’intervento dei rispettivi allenatori/genitori. La tensione gioca però un brutto scherzo a Mladenovic nel momento in cui si trova a servire per il set: Kristina dà vita a un pessimo game, costellato da errori e addirittura da un doppio fallo. Dopo lo scampato pericolo Wozniacki si aggrappa alla propria battuta e trascina Kristina al tie-break. La giovane francese però non trema e, giocando con potenza e precisione, conquista il gioco decisivo con il punteggio di 7-4 su un ultimo errore di Caroline.
L’incontro si decide quindi al terzo set, che inizia all’insegna dell’equilibrio, con entrambe le giocatrici che tengono a fatica il servizio, mentre scattano le due ore di gioco. Arriva sul campo anche la fisioterapista chiamata da Wozniacki per cambiare la fasciatura alla caviglia destra. In seguito alla pausa forzata Mladenovic continua a tirare fendenti senza preoccuparsi di commettere qualche errore, fino a riuscire a strappare il servizio a Caroline nel corso di un infinito quinto game. Sulla panchina danese compare nuovamente papà Wozniacki, mentre Caroline inizia a mostrare segni di nervosismo quando dopo un errore gratuito scaraventa la racchetta a terra. Kristina invece sta elevando sempre più il livello di gioco e, inanellando colpi aggressivi, toglie il tempo a Wozniacki che non può nulla per arginare la francese. Mladenovic si trova quindi a servire per il match sul punteggio di 5 a 2. Kristina gioca un game senza paura e vola in semifinale grazie all’ennesimo servizio vincente.
Ora la francese, che sta mostrando una forma invidiabile, incontrerà Elena Vesnina.
Risultati:
[28] K. Mladenovic b. [13] C. Wozniacki 3-6 7-6(4) 6-2
[14] E. Vesnina b. [12] V. Williams 6-2 4-6 6-3