I “backhand boys”: non potevano che chiamarsi così Roger Federer, Grigor Dimitrov e Tommy Haas in versione cantanti. Dopo l’esperimento di un paio di mesi fa, ancora accompagnati al pianoforte dal produttore e compositore canadese David Foster, ad Indian Wells i tre maestri del rovescio ad una mano hanno tentato di perfezionare la loro cover di “Hard to Say I’m Sorry”, successo del 1982 firmato dalla band statunitense “Chicago”. I passi in avanti del trio elvetico-bulgaro-tedesco sembravano evidenti finché ad un certo punto è apparso un intruso bimane a rovinare la performance… niente di meno che Novak Djokovic!
No seriously, we're actually starting a boyband: The one handed #BackhandBoys 🎤🎹🎼@GrigorDimitrov @TommyHaas13 @officialdfoster @DjokerNole pic.twitter.com/DtTSu39KIM
— Roger Federer (@rogerfederer) March 17, 2017