DA MONTECARLO – Per il suo 32esimo compleanno Jo-Wilfried Tsonga ha avuto il regalo più bello. Poche settimane fa infatti è diventato papà di un maschietto, avuto dalla compagna Noura El Shwekh. La paternità sembra aver dato nuove energie e una nuova giovinezza al simpatico tennista francese che, nonostante i 32 anni, sembra aver ritrovato lo smalto e le motivazioni dei tempi migliori. Fresco vincitore dei tornei di Rotterdam e Marsiglia, Jo si risolleva da una stagione 2016 alquanto complicata, soprattutto a causa degli infortuni.
Detentore di 14 titoli in carriera, tra cui il Masters 1000 di Paris-Bercy (2008), il francese disputa inoltre l’unica, finora, finale slam della carriera in Australia, nel 2008. Si issa in altre 10 finali e, nel 2012, raggiunge la 5a posizione mondiale, suo best ranking. Domenica, a Montecarlo, è stato uno dei protagonisti del tradizionale incontro con la stampa, leggendo ai giornalisti una lettera manoscritta in cui chiariva i suoi rapporti con Yannick Noah e i compagni di Davis.
In un primo tempo, Jo aveva rinunciato alla competizione a squadre nel 2017 per dedicarsi maggiormente alla famiglia, anche in previsione del nuovo lieto evento. Resosi poi disponibile contro il Giappone, era stato scartato alla fine da Noah che poi lo avrebbe voluto in squadra contro la Gran Bretagna. Diventato padre da pochi giorni, Tsonga rinuncia al tie. Si è parlato dunque di incomprensioni e dissapori con Noah e il team. Ma il tennista di Le Mans ha fugato tutti i dubbi, affermando domenica di “amare profondamente la squadra di Davis e di essere disponibile per la semifinale contro la Serbia“. Pace fatta a quanto pare.
Insomma, dopo la delusione della sconfitta a Lille contro la Svizzera nel 2015, a 32 anni Tsonga può ancora sognare di conquistare l’insalatiera. Ma, intanto, riflettori puntati su Montecarlo e la stagione sulla terra. Che sia la volta buona per lui sul rosso del Principato? Auguri Jo!