dal nostro inviato a Roma
L’incontro tra Novak Djokovic e Juan Martin del Potro è stato sospeso per pioggia sul punteggio di 6-1 1-2. Si riprenderà domani, non prima delle 13.30, sul Centrale.
[2] N. Djokovic vs. J.M. del Potro 6-1 1-2 sosp. per pioggia
Bel colpo d’occhio del Centrale nella fresca serata romana. Tutto pronto per Del Potro-Djokovic, precedenti 13-4 per il serbo, l’ultimo a Indian Wells quest’anno vinto da Nole in 3 set. Il giudice di sedia Bernardes annuncia che del Potro ha vinto il sorteggio e scelto di ricevere. Vessilli argentini spuntano ovunque, alle nostre spalle si alza il tipico incitamento da stadio per l’albiceleste “Vamos Vamos Argentina, Vamos Vamos a ganar…”.
Delpo parte meglio, Djokovic un po’ lento. Il tennista sudamericano fa subito valere la pesantezza dei suoi colpi, Djokovic arranca a fondo campo, c’è subito il break. Serve del Potro, Nole dà segnali di vita, l’argentino commette un paio di gratuiti, due palle break serbe sul 15-40. Djokovic martella il rovescio dell’avversario la cui potenza negli anni è stata limitata dai numerosi interventi al polso e conclude lo scambio con un diritto vincente, 1-1 e palla al centro. Il leitmotiv degli scambi diventa questo, Nole cerca in maniera ossessiva il rovescio dell’argentino per approfittare del minimo rallentamento e colpire. Delpo a sua volta tiene con il rovescio ma appena può si sposta con il diritto e fa partire delle rasoiate potenti che costringono alla resa il serbo. Gli scambi diventano lunghi, il pubblico li segue in religioso silenzio, del Potro ha una palla per un nuovo break ma la spreca sbagliando una risposta non impossibile. Alla fine Nole tiene il servizio, 17 minuti per 3 giochi, si prospetta una maratona. Delpo serve, l’argentino sembra essersi sgonfiato rispetto all’inizio, Djokovic si procura due palle break, sulla seconda doppio fallo sudamericano e Nole allunga 3-1. Il nr. 2 del mondo ora è più centrato, 3 ace nel quinto game per il 4-1. Il Foro prova a scuotere delpo, ma il tennista sudamericano è troppo discontinuo. Non è che Djokovic sia un mostro di regolarità, ma sbaglia di meno e ciò basta e avanza. Non solo, mentre Nole trasforma le palle break (3/4 nel primo set), Delpo le spreca (1/4). Altro break Nole per il 5-1, poi il serbo annulla due palle break ed in 45 minuti chiude il primo set 6-1.
Inizia a piovere ed in lontananza si vedono fulmini e sentono tuoni. Il secondo set inizia con del Potro al servizio, l’argentino finalmente tiene la battuta, addirittura a zero. La pioggia cade sempre più violenta, si giocano altri due game tranquillamente vinti da chi serve, poi Bernardes sul 2-1 del Potro sospende il match è anche noi corriamo a rifugiarci in sala stampa. Fino a qui non un gran match, Zverev-Nadal è stata tutt’altra cosa. Alla fine visto che il diluvio continua si decide di sospendere definitivamente e rimandare la sfida a domani come secondo incontro sul Centrale dopo Halep-Bertens.
[8] D. Thiem b. [4] R. Nadal 6-4 6-3
Sesta sfida tra Nadal e Thiem, in palio la semifinale al Masters Series di Roma. Nadal conduce 4-1 nei precedenti, l’ultimo domenica scorsa nella finale di Madrid. Il Centrale si va riempendo, il programma entra nel vivo. Qualche nuvola oscura il sole, ne giova la temperatura, ora primaverile. Il giudice di sedia è italiano, Gianluca Moscarella, il pubblico saluta il suo nome annunciato dallo speaker (il mitico Carletto di RTL 102.5) con un caloroso applauso.
Ci si chiede se Thiem possa accusare la stanchezza per il match di ieri sera con Querrey (con annessi 3 mp annullati), l’austriaco fuga subito ogni dubbio. Il braccio va che è una meraviglia, il rovescio è esteticamente perfetto ed efficace, il diritto una mitragliatrice. Nadal alle corde sulla terra rossa non l’avevano mai visto, break Thiem in apertura e subito 2-0. Il pubblico si spella le mani, tecnicamente si preannuncia un gran match. Rafa tiene (ma solo ai vantaggi) il turno di battuta, 2-1 Thiem. Nadal non trova mai la profondità dei colpi, Thiem serve benissimo e a tratti dilaga. Altro break su un Nadal che appare letteralmente impotente, 4-1 “pesante” per l’austriaco che continua a picchiare e spazzare le linee, i vincenti piovono a grappoli sulla testa dello spagnolo. Qualche spettatore si lamenta del caro-biglietti (“Ho pagato 150 euro per il programma diurno del Centrale, hanno aumentato i prezzi in maniera incredibile”). Arriva qualche goccia di pioggia inattesa, Thiem sbaglia qualche diritto di troppo, Nadal risale dal 40-15 nel sesto game, ma l’austriaco con il servizio mette le cose a posto, 5-1. Rafa inizia a salire di ritmo mentre Thiem sbaglia qualche diritto di troppo. Così quando va a servire per il set sul 5-2 l’austriaco salva le prime 3 palle break concesse, ma sulla quarta strappa troppo di rovescio e affossa la pallina in rete. Occhio a Rafa che non molla mai, 5-3 Thiem. Bravo però l’austriaco che quando va a servire per il set sul 5-4 non trema, tiene la battuta a 15 e porta dopo 51 minuti a casa il primo set. Rafa serve meglio ma con la seconda fa il 42% dei punti contro il 75% di Thiem la cui aggressività ha pagato nel primo set.
Ad inizio secondo set l’impressione è che Thiem sia meno esplosivo, ma Nadal oggi difetta (almeno per il momento) in continuità e concede qualche gratuito di troppo per i suoi standard. Si seguono i servizi con emozioni altalenanti. Rafa strappa applausi con una palla corta fenomenale nel secondo game, ma Thiem ai vantaggi tiene la battuta. Poi l’austriaco tiene la battuta a zero nel quarto game, Nadal concede due pericolosissime palle break con il suo avversario che d’incanto ha superato un leggerissimo appannamento e sta ricominciando a martellare da fondo campo. Sul 15-40 è però bravissimo lo spagnolo che prima vince uno scambio ravvicinato a rete e poi serve tre prime di fila in maniera impeccabile. Sul 2-3 è il turno di Thiem a soffrire al servizio, ma ai vantaggi e senza concedere palle break l’austriaco tiene la battuta. La qualità sale di punto in punto, il pubblico è letteralmente estasiato. Sul 3-3 Thiem sale 0-30 sul servizio Nadal. Lo spagnolo recupera e va 40-30, ma il suo avversario si supera in un crescendo rossiniano: rovescio in contropiede, passante da urlo sempre di rovescio (pubblico in piedi e lungo applauso meritatissimo) e diritto vincente. Break Thiem, 4-3 è servizio. Difficile crederci, Nadal è spalle al muro.
Per Thiem il difficile viene ora, dare la mazzata finale al suo avversario. Ma l’austriaco è in giornata di grazia, non vacilla mai. Così annulla ben tre palle break a Nadal nell’ottavo game e completa il capolavoro nel game successivo. Nadal va sul 40-15 ma Thiem martella come se niente fosse, si porta in parità e poi si procura addirittura un match point. Nadal sbaglia un rovescio, apoteosi Thiem che merita la standing ovation del Centrale. Il Foro Italico ha forse trovato un nuovo beniamino, Nadal perde sulla terra dopo 17 vittorie consecutive. Ma di fronte a questo Thiem ci può stare (e Nadal ieri l’aveva detto, “Thiem è il giocatore con più probabilità di successo sulla terra”). Per quanto visto sin qui l’austriaco ora diventa il favorito del torneo.