A più riprese atleti fuori dalla top 100 hanno lanciato l’allarme: è difficile vivere di tennis per chi non vanta il famoso posto al sole. Chi non entra di diritto nel tabellone di uno Slam – il cut-off supera di poco i primi 100 giocatori del ranking – tanto per avere un riferimento concreto. Per i 64 atleti che lasceranno il Roland Garros dopo il primo turno, infatti, è previsto un premio in denaro di 35000 €. Un bottino che garantisce sicuramente una più serena programmazione della seconda metà di stagione. Non deve quindi stupire l’agonismo e il livello di tennis espresso nel tabellone cadetto dello Slam parigino: ci si gioca la gloria, l’esperienza in un Major, magari una passerella sullo Chatrier per chi dovesse ritrovarsi accoppiato a un big dal sorteggio. Ma soprattutto un bel gruzzoletto.
L’ITF si è dimostrata sensibile a questa problematica con la creazione di un nuovo programma all’interno del Grand Slam Development Fund, istituzione nata nel 1986 per iniziativa dei quattro Major e grazie a una prima donazione di 100000£ garantita dal torneo di Wimbledon. Il fondo – che in questi 30 anni ha donato oltre 45 milioni di dollari – si pone l’obiettivo di foraggiare l’attività internazionale dei giovani tennisti. Il criterio di scelta dei destinatari si basa ovviamente sui risultati sportivi degli atleti e sulla loro provenienza geografica, al fine di allargare la partecipazione tennistica a più paesi possibili in tutto il mondo.
L’International Player Grand Slam Grants, il nome del nuovo programma 2017, garantirà 650000$ da dividersi tra 14 tennisti. La somma complessiva disponibile da programma per la stagione in corso ammonta a oltre 3 milioni di dollari.
Questi i 12 privilegiati che riceveranno 50000$. Si tratta di sei uomini e sei donne, dei quali quattro provenienti da paesi europei, quattro da stati asiatici, due da paesi africani e due da paesi americani. Svezia (due) e Uzbekistan (due) gli unici paesi rappresentati da più di un elemento. Tra i nomi anche Duck Hee Lee, il tennista coreano sordomuto. Nessun top 100 (la più vicina è la brasiliana Haddad Maia), il peggio classificato è l’uzbeko Karimov.
- Christian Garin (CHI) – classe 1996 /n. 200 ATP
- Lloyd Harris (RSA) – classe 1997 /n. 261 ATP
- Ilya Ivashka (BLR) – classe 1994 /n. 199 ATP
- Jurabek Karimov (UZB) – classe 1998 /n. 696 ATP
- Duck Hee Lee (KOR) – classe 1998 /n. 131 ATP
- Elias Ymer (SWE) – classe 1996 /n. 236 ATP
- Beatriz Haddad Maia (BRA) – classe 1996 / n. 101 WTA
- Ons Jabeur (TUN) – classe 1994 / n.113 WTA
- Rebecca Peterson (SWE) – classe 1995 / n. 208 WTA
- Sabina Sharipova (UZB) – classe 1994 / n.141 WTA
- Viktoriya Tomova (BUL) – classe 1995 / n.135 WTA
- Renata Zarazua (MEX) – classe 1997 / n.313 WTA
25000$ spetteranno invece ai due migliori classificati della regione Pacifica – esclusa ovviamente l’Australia – affinché il programma rispetti i criteri di eterogeneità geografica.
- Jose Statham (NZL) – classe 1987 / n. 407 ATP
- Abigail Tere-Apisah (PNG) – classe 1992 / n.386 WTA
Tocca adesso a ognuno dei 14 fortunati dimostrare di aver meritato l’investimento dell’ITF. Tra coloro che in passato hanno usufruito di questa sovvenzione spiccano i nomi di tre vincitori Slam: Azarenka e Li Na tra le donne, Gustavo Kuerten tra gli uomini.