L’esordio di Roger Federer sull’erba si è concluso nel modo più inaspettato. Il prato di Stoccarda ha portato in dote una sconfitta contro il più amico che rivale Tommy Haas, che l’aveva battuto appena tre volte nei loro sedici incroci. L’ultima volta sempre sull’erba, ad Halle, nel 2012. Questa battuta d’arresto – la prima all’esordio sull’erba da Wimbledon 2002 – ha denotato un Federer poco combattivo, che nonostante la maggior parte delle statistiche favorevoli (105 punti a 96, miglior resa con la prima e più punti vinti in risposta) ha giocato male nei momenti importanti. Il doppio fallo che ha consegnato il secondo set ad Haas (dopo aver fallito un match-point) è stato cruciale almeno quanto la sola palla break salvata a fronte delle tre concesse al tedesco. Per gli amanti delle statistiche divertenti, Haas ha messo a segno un record singolare: per la prima volta il direttore di un torneo (Indian Wells) batte il campione in carica. Niente male per un 39enne.
Federer ha confermato come non sia sufficiente mettere a segno qualche bel colpo – se ne sono visti diversi durante l’incontro – per vincere. “Venire qui e perdere in semifinale lo scorso anno, e addirittura all’esordio quest’anno, non è quello che speravo di fare. In particolar modo vicino a casa, in Germania, e sull’erba che è sempre stata un buon territorio di caccia per me. Non è abbastanza. Se non cogli le tue occasioni come è successo a me, quando ero avanti di un set e di un break, alla fine puoi prendertela solo con te stesso“.
“Avrei voluto rimanere qui più a lungo – prosegue lo svizzero con qualche rimpianto – per darmi la possibilità di vincere il torneo, ovviamente sono deluso. Mi piace giocare qui a Stoccarda“. La sensazione è che al campione degli ultimi Australian Open sia mancato il ritmo-partita più del tennis in senso stretto, che per larghi tratti dell’incontro è stato apprezzabile. 23 ace messi a segno, una buona resa con il dritto e un’ottima ricerca della rete. In leggero calo il rovescio, straordinario nei primi tre mesi di questa stagione. “Non è stato tutto da buttare. Ci sono stati dei buoni momenti, ma sicuramente non sono stato forte come speravo nelle situazioni decisive. Ho compiuto alcune scelte sbagliate“.
Roger ha poi cercato di essere ottimista per il prosieguo di stagione. “Questa sconfitta mi dà più tempo per Halle. Se voglio pensare positivo, è questo quello che vedo. Mi sono allenato sull’erba per più di due settimane, è bello tornare a giocare un incontro. Le sensazioni sono diverse da quelle che sentivo dopo gli allenamenti, quando ero soltanto stanco. Ci sono degli aspetti positivi da cogliere. Mi darà tempo per preparare Halle e anche Wimbledon sta arrivando“. I tifosi possono stare tranquilli.
Dall’altra parte c’è la soddisfazione di Tommy Haas. Quando a Marzo nella conferenza stampa di apertura del torneo di Indian Wells gli chiesero come si sarebbe sentito se Federer avesse perso al primo turno del suo torneo, rispose: “Sarebbe una seccatura!”. Ecco, ieri dopo averlo battuto non avrà di certo pensato la stessa cosa, ma le sensazioni del tedesco in quel momento devono aver assunto un sapore agrodolce vista la stima e l’amicizia che lo legano allo svizzero: “Sono un po’ senza parole” ha detto il numero 302 del mondo subito dopo aver sconfitto Federer. “È passato un po’ di tempo dall’ultima volta che ho vinto due match consecutivi (Roma 2014, ndr) e farlo oggi contro Roger lo rende uno dei momenti più speciali della mia carriera.
È una sensazione incredibile, però allo stesso tempo lui è un mio grande amico e per questo non mi sento di celebrare così tanto questa vittoria; questa è l’ultima fase della mia carriera e le emozioni sono diverse da quelle del passato. Questo è lo sport, uno dei due deve perdere e ultimamente sono stato io quella persona. Questa volta è andata diversamente e sono stato felice di averlo fatto di fronte al mio pubblico e contro un amico, un idolo, una leggenda, il più grande di sempre. È fantastico!“
In tanti si preoccupano di quanto questa sconfitta potrà pesare per Federer, ma Haas da amico e tifoso rassicura tutti: “Questo è solo un piccolo imprevisto per Roger, ma in fondo se proprio deve perdere sarà sufficientemente felice di aver perso con me perché sa che sono alla fine della mia carriera. Perciò penso che possa buttar giù questa sconfitta più facilmente e riprendersi subito. Ora sarà sicuramente più motivato a fare bene ad Halle ed essere pronto per Wimbledon”.
Alessandro Stella e Andrea Lavagnini