Federer, rientro lento: “Ma non mi preoccupo” (Andrea Tosi, Gazzetta dello Sport)
I1 ritorno in campo di Roger Federer sull’erba del torneo di Stoccarda, dopo il trionfo di Miami del 2 aprile scorso contro l’eterno rivale Nadal, seguito da una volontaria sospensione dell’attività di 10 settimane, si trasforma in un sorprendente flop per il campione svizzero, attualmente numero 5 del ranking. Di contro, diventa il trionfale canto del cigno per il suo avversario Tommy Haas, 39 enne veterano tedesco con residenza in Florida, che sta vivendo gli ultimi sussulti di una carriera bella ma sfortunata, in una specie di farewell tour prima del ritiro perché l’età e la classifica da numero 302 non lasciano spazio al futuro. Nella sfida che sommava l’età più vecchia tra i due rivali (74 anni) in un torneo ATP dopo il record stabilito nel 1982 a Vina del Mar (Cile) tra Luis Ayala e Ricardo Cano (49+30=79), Federer si è fatto risucchiare dal gioco veloce e potente di Haas, amico e rivale di lunga data (17 precedenti, questo è il 4 successo dell’amburghese sull’elvetico che non batteva dalla finale del torneo di Halle 2012) cedendo al terzo set dopo avere dominato il primo.
Ma nel secondo parziale, l’incontro si è fatto più equilibrato come dimostra l’epilogo deciso al tie-break nel quale Federer ha sprecato il suo unico match-ball sull’8-7 subendo tre punti consecutivi che hanno consentito ad Haas di portare la sfida al set decisivo. Il tedesco ha preso in mano l’inerzia nel quinto gioco, sul 2 pari, strappando il servizio a Federer grazie a colpi veloci e profondi, sfoderando il rovescio che ne1 2002, dopo la finale persa contro Agassi agli Internazionali d’Italia, lo ha spinto a diventare il numero 2 della classifica mondiale. Dopo un combattutissimo sesto gioco, nel quale è passato da 40-0 fino al rischio di subire l’immediato contro-break (annullate tre occasioni del 3-3), Haas ha potuto gestire senza grandi patemi il vantaggio fino a conquistare la vittoria al secondo match-ball su errore di Federer dal fondo.
Per il tedesco, diventato un corso di ortopedia per i chirurghi che lo hanno operato (nove interventi di cui 4 alla spalla destra) negli ultimi 15 anni, questa vittoria davanti al proprio pubblico rappresenta una specie di riscatto contro tutte le avversità che ne hanno frenato la carriera. «Giocare contro Roger sull’erba è un’esperienza speciale — ha detto Haas a fine partita —. Ci conosciamo e frequentiamo da tanto tempo, entrambi eravamo abbastanza bloccati. Nel secondo set, quando ho cominciato a servire meglio, mi sono detto che forse potevo ancora farcela a vincere anche se non ci credevo più di tanto. L’avere annullato il match-point mi ha dato una grande carica spingendomi a giocare con la testa più libera. Ho pensato che per Roger rientrare dopo 10 settimane questo esordio poteva diventare più complicato del previsto e mi sono concentrato sui colpi che potevano metterlo in difficoltà. Sono felice di questo risultato, ma soprattutto sono felice di avere giocato bene davanti ai miei tifosi, alla mia famiglia, specialmente per mia figlia. Lo confesso, sono rimasto scioccato da me stesso».
Ora Haas è atteso dal duello con Mischa Zverev. II suo obiettivo è andare avanti sapendo che non ci saranno ancora molti giorni come questi. Tommy è il primo giocatore fuori dai primi 300 ad avere sconfitto un top five da quando Jimmy Connors, anch’egli 39enne, superò Michael Stich a Memphis nel 1992. Di contro Federer è stato molto laconico: «Io invece non sono scioccato per la vittoria di Haas — ha commentato lo svizzero —. Sapevo che potevo perdere contro di lui (…)