Forse non è il periodo migliore del tennis azzurro, ma dalle retrovie i ragazzi stanno provando a riportarci in linea di galleggiamento. La prima settimana della stagione su erba ha decisamente portato fortuna all’Italia che lunedì potrà tornare a contare 6 giocatori tra i primi 100 del ranking ATP. Sebbene l’impresa più rilevante sia quella di Thomas Fabbiano, che sull’erba – mai troppo amica – di Nottingham ha raggiunto la finale raccogliendo i punti utili per ritornare in top 100, per Alessandro Giannessi si tratta di una prima volta. Il tennista ligure ha sfruttato la terra di Caltanissetta per spezzare il sortilegio ed entrare per la prima volta in top 100, il suo obiettivo dichiarato da inizio stagione.
In attesa di conoscere l’esatta collocazione dei due azzurri in classifica, che dipenderà dall’esito delle rispettive finali (Giannessi-Lorenzi e Fabbiano-Sela) – Fabbiano può avvicinarsi alla posizione 80 – siamo certi che nella graduatoria stilata lunedì dall’ATP le bandierine tricolori torneranno a essere sei. Come non accadeva dal febbraio 2013, quando ai “soliti” Seppi, Lorenzi e Fognini si affiancavano Bolelli, Volandri e Cipolla. Questa volta il sestetto è completato da Fabbiano, Cecchinato e Giannessi (new entry assoluta), per i quali il traguardo è particolarmente rilevante soprattutto in chiave US Open: mantenendo questa posizione sarebbero certi di evitare le qualificazioni e regalare all’Italia ben sei pedine nel tabellone principale.
L’Italia stacca momentaneamente la Germania, ferma a 4 elementi, e si avvicina a quelle vette irraggiungibili che rispondono al nome di Spagna (8) e Francia (11). Ovviamente in questo caso parliamo di top 100 ampiamente strutturati (la Spagna ne ha addirittura 7 nei primi 40), laddove i nuovi ingressi italiani dovranno faticare – e parecchio – per mantenere il privilegio appena acquisito. Va aggiunto il fatto che né Fabbiano (28 anni) né Giannessi (27) sono tennisti alle prime esperienze, e questo testimonia quanto si siano spostati in avanti i limiti per raggiungere certi traguardi. E per onore di cronaca si deve sottolineare come senza iniziare a raccogliere piazzamenti nei tornei del circuito maggiore, mantenere la top 100 sia molto complicato. È parte del processo di crescita, sperando che i due azzurri non si inceppino nell’affrontare questo step.
In attesa di vederli protagonisti quantomeno nel circuito ATP 250, e in attesa che qualcuno tra i più giovani si avvicini alle posizioni di vertice, facciamo i complimenti a Thomas e Alessandro. Rimane un grandissimo risultato per loro.