Mai nessuno come lui a Caltanissetta. Paolo Lorenzi è il primo tennista a iscrivere per la prima volta il proprio nome nell’albo d’oro per due volte di fila. Davanti a circa 2000 persone traboccanti di entusiasmo, Lorenzi ha sconfitto 6-4 6-2 Alessandro Giannessi, quest’oggi in condizioni fisiche non ottimali, ma fiero ed entusiasta di aver conquistato la top 100. Paolo Lorenzi invece ha ricevuto dal primo cittadino del capoluogo Giovanni Ruvolo la cittadinanza ordinaria, una promessa che il sindaco gli aveva fatto qualora fosse riuscito a vincere il torneo. “Non ho più parole per descrivere quanto sono grato a questa città – racconta Lorenzi – fin dal primo giorno tantissimi ragazzi e ragazze mi hanno chiesto foto e autografi facendomi sentire importante. Nel 2018 cercherò di vincere ancora una volta. Vorrei ringraziare il presidente del Tc Caltanissetta Michele Trobia il quale durante l’anno mi manda sms di incoraggiamento prima delle gare importanti“.
Sconfitto ma con l’onore delle armi lo spezzino Alessandro Giannessi autore di un grande torneo e che da domani sarà top 100. “Giocare una finale davanti a spalti così gremiti è qualcosa di sensazionale – voglio ringraziare ad uno ad uno tutti coloro i quali hanno reso possibile un evento di questa caratura“. A premiare i due finalisti Tonino Russo Rappresentante presso le Istituzioni della Presidenze della Cmc e il sindaco di Caltanissetta, Giovanni Ruvolo che ha dichiarato: “Grazie a Michele Trobia, Giorgio Giordano ed a questo torneo che porta in alto il nome di Caltanissetta. Noi non faremo mancare mai il nostro sostegno e contributo a questa kermesse di caratura internazionale”. Giannessi invece sarà in gara a Todi, Lorenzi martedì giocherà sull’erba di Halle. Paolino ha appena riagguantato il suo best ranking – n.33 – e con un buon risultato ad Halle, considerando anche il forfait di Goffin, può sperare di strappare una testa di serie a Wimbledon.
Anche la finale del Challenger di Nottingham – una sorta di “combined asimmetrico“, dove le donne giocano un torneo maggiore – ha interessato l’Italia da vicino. In campo c’era Thomas Fabbiano, anche lui appena (ri)entrato in top 100 grazie al raggiungimento dell’ultimo incontro di un torneo la cui superficie non sembrava favorirlo. Dall’altra parte della rete il tennis leggero ma esperto di Dudi Sela, israeliano classe ’85 che di Challenger in cascina ne aveva ben 21, uno in questo 2017 (Canberra) e uno conquistato nel 2011 proprio a Nottingham. Fabbiano non ha regalato nulla, vincendo il primo parziale e lottando punto a punto sino al 3-3 del secondo, quando l’esperienza di Sela ha incanalato la partita sui binari utili a conquistare il 22esimo alloro di categoria. Una sfida tra i due idee di tennis poco votate alla potenza, più esplosivo nelle movenze l’azzurro e più delicato nel tocco Dudi. Una sconfitta che può essere accettata, al termine di una settimana (quasi) da sogno. Da n.93 si possono fare grandi progetti.