Sembrava una matassa insondabile, ma la sconfitta al primo turno del Queen’s di Stan Wawrinka ha già semplificato parecchio i calcoli per l’assegnazione delle teste di serie a Wimbledon. Lo Slam verde segue un regolamento a parte che all’ultimo aggiornamento utile del ranking (lunedì 26 giugno) aggiunge i punti conquistati sull’erba nel periodo giugno 2016-2017 e il 75% di quelli maturati nella stagione precedente.
Mentre Murray era già certo di comandare il seeding, la lotta per la piazza d’onore era aperta e se l’è aggiudicata Djokovic senza scendere in campo. Il serbo – attuale n.4 del ranking – sarà certamente la seconda testa di serie del torneo londinese e quindi eviterà lo scozzese prima della finale (circostanza che oggi pare abbastanza remota). Wawrinka scivolerà almeno di un’altra piazza, perché la terza sarà pertinenza di Federer qualora dovesse alzare il trofeo ad Halle o di Nadal nel caso in cui lo svizzero dovesse essere sconfitto. È quindi molto probabile che Federer e Nadal si potranno incontrare solo in finale: può impedirlo solo Mischa Zverev battendo lo svizzero agli ottavi di Halle. La discesa di Wawrinka dovrebbe fermarsi invece alla quinta testa di serie grazie alla contemporanea sconfitta di Raonic, che quasi certamente sarà n.6.
Nell’italianissimo torneo di Maiorca le vicende si sono evolute in favore di Francesca Schiavone, che grazie alla vittoria su Eugenie Bouchard – e “incassando” la sconfitta di Errani nel derby con Vinci – tornerà da lunedì a essere la seconda tennista d’Italia. Dietro a Roberta Vinci avverrà infatti il sorpasso di Francesca ai danni di Sara, che dopo aver ritrovato faticosamente la top 100 sta cercando di mantenersi in linea di galleggiamento. Schiavone virtualmente si attesterebbe intorno alla 72esima posizione, ma prima della fine della settimana ogni calcolo resta prematuro. L’unica certezza è che avrà – almeno – 20 punti in più di Sara Errani.