Negli ultimi ventuno anni, la grande città indiana di Chennai ha visto tre o quattro generazioni di tennisti passare per le sue strade. Da Thomas Enqvist, campione nella prima edizione del 1996, al quattro volte vincitore Stan Wawrinka, il torneo ATP di categoria 250 si è ricavato la fama di “Springboard of Champions“, trampolino di lancio per i campioni. Tra i membri dell’albo d’oro figurano infatti anche due tennisti che successivamente al loro titolo sarebbero divenuti numeri 1 al mondo, Pat Rafter e Carlos Moya. Eppure dal 2018 l’unico evento del tour maschile nel Sud dell’Asia rischiava di venire ricollocato.
La nuova residenza del torneo avrebbe dovuto essere la città di Pune, nello stato federato del Maharashtra. Sempre in India, ma dal lato opposto del Paese (per raggiungere una città dall’altra occorre un intero giorno in treno). Sembrerebbero essere state invece soltanto speculazioni della stampa nazionale, assai prolifica in questo senso. Nonostante ciò, è prontamente intervenuta l’ATP: “Il Board of Directors non ha approvato alcun cambio di località per il torneo di Chennai” ha dichiarato un ufficiale che in passato si è occupato della supervisione del torneo, “le cose rimangono immutate”.
Il Rulebook dell’ATP contribuito a fugare ogni dubbio, in ogni caso: per richiedere lo spostamento di un torneo, il regolamento vuole che la richiesta venga effettuata con almeno 6 mesi di anticipo sul primo lunedì dell’evento. Nel caso di Chennai si tratta anche del primo lunedì dell’anno (addirittura Capodanno nel 2018!). Dunque la comunicazione sarebbe dovuta pervenire alla ATP entro il già passato 30 di giugno, fatto che non si è verificato, e l’organizzazione del torneo ha annunciato al quotidiano New Indian Express di non avere intenzione di appellarsi alla regola che consentirebbe una proroga in caso di “circostanze insostenibili”.
Un clima politico instabile e un pesante taglio alle spese avevano già gettato ombre sulla riuscita della scorsa edizione dell’International Premier Tennis League. Il governo del Tamil Nadu, lo stato di cui Chennai è capitale e che finanzia e sponsorizza il torneo, ha tuttavia ribadito che la permanenza del torneo ATP è fuori discussione: “Non abbiamo in programma di ritirare il nostro sostegno, continueremo a indirizzare i fondi previsti”. I diritti dell’evento sono di proprietà della IMG, la nota compagnia di management (sportivo e non) con sede a New York, e il contratto con la città di Chennai è valido ancora per i prossimi due anni.