Ancora una doccia fredda per gli organizzatori della Rogers Cup di Montreal: dopo i forfait arrivati nei giorni scorsi da Djokovic, Wawrinka e Cilic, anche il n.1 del mondo Andy Murray si ritira dal primo Masters 1000 dell’estate americana, non essendo ancora guarito dal problema all’anca che si trascina da qualche tempo.
“Mi dispiace non competere in Canada, è un torneo del quale ho tantissimi ricordi positivi – ha fatto sapere Murray – spero di poter rientrare al più presto possibile”. È il secondo anno consecutivo che il britannico salta l’appuntamento canadese, dopo aver partecipato a tutte e dieci le edizioni tra il 2006 ed il 2015, conquistando tre successi. Nel suo ultimo incontro alla Rogers Cup, Murray sconfisse Novak Djokovic nella finale del 2015 a Montreal infliggendo al serbo la quarta delle sei sconfitte che subì in quell’annata (contro ben 82 vittorie), ritenuta una delle migliori di sempre.
Lo scozzese, inoltre, una decina di giorni fa era riuscito a vendere il suo appartamento di circa 340 metri quadri in Brickell Avenue a Miami, che dal 2008 costituisce la base dei suoi allenamenti per la preparazione invernale e per il blocco di richiamo atletico post-Wimbledon, segno che forse Murray può aver intenzione di cambiare qualcosa nei suoi equilibri.
In questo modo il britannico mette in pericolo la sua posizione di n.1 del mondo: se infatti Rafael Nadal, regolarmente in campo a Montreal, dovesse raggiungere le semifinali del torneo tornerebbe in vetta al ranking mondiale per la prima volta dal 7 luglio 2014, quando venne sopravanzato da Djokovic. Sarebbe la 142a settimana al comando del tennis mondiale per il maiorchino, dopo le 46 settimane tra 2008 e 2009, le 56 settimane tra il 2010 ed il 2011 e le 29 settimane tra il 2013 ed il 2014.