Nella giornata dei quarti di finale a Los Cabos, Sam Querrey, Tomas Berdych e Feliciano Lopez scendono in campo sul centrale nello stesso ordine di ieri, mentre sul Grandstand si gioca il match Next Gen, Fritz-Kokkinakis. Le vittorie delle prime due teste di serie sono maturate in maniera opposta rispetto a quelle di ieri, nel secondo turno. Oggi Querrey, dopo lo spauracchio contro King, non ha faticato per battere il francese Vincent Millot, nel primo match sul centrale. Mancino, numero 165 delle classifiche, Millot ha sconfitto ieri la testa di serie n.6 Verdasco in rimonta ed è nella sua settimana migliore in carriera per la qualità dei risultati ottenuti. Ma oggi una falsa partenza ha compromesso l’intero match. Nel secondo gioco con due (degli otto totali) doppi falli consegna già il primo break a Querrey, che senza esitare, a differenza del match contro King, sale 5-0 sbagliando poco. Millot riesce a evitare il bagel, cedendo comunque il set 6 giochi a 1. Nel secondo il francese è più presente e il fresco semifinalista a Wimbledon concede qualcosa da fondo. Il break però non si fa attendere e dal quinto gioco in poi è tutta discesa per Sam, che chiude il match in un’ora di gioco. Se nel secondo turno il servizio non aveva funzionato a dovere, brekkato per quattro volte, oggi non ha dovuto nemmeno annullare break point, raggiungendo così la terza semifinale del 2017.
Invece la testa di serie n.1 Tomas Berdych ha portato a casa un match quasi perso contro Adrian Mannarino, che conduceva 4-1 nel terzo set, prima di perdere i successivi cinque giochi. Mai vincente nei precedenti quattro confronti col ceco, Mannarino nei primi due round ha perso solo otto giochi, mentre Tomas ha vinto ieri facilmente il match d’esordio contro Santillan. L’inizio è abbastanza negativo per Berdych, perché cede la battuta nel game d’apertura e Mannarino riesce a portare avanti il vantaggio fino al 6-4 che chiude il primo set. Il francese sembra appoggiarsi bene sui colpi piatti e puliti del suo avversario, ma Berdych cambia marcia a inizio secondo parziale e si mette a condurre, 3-0. Bravissimo nel restare sempre sul pezzo e nel continuare a tessere la sua tela, Adrian sul 2-4 trova il controbreak e con i primi due ace del match si porta anche 40-0. Qua Tomas torna ad alzare i ritmi e infila cinque punti successivi: chiude 6-3 il secondo set per arrivare al terzo dopo 1 ora e 17. L’avvio è in fotocopia al set precedente, ma a parti invertite. Mannarino si issa fino al 4-1 e 15-30 su servizio Berdych, ma crolla vertiginosamente poco dopo. Berdych lo brekka nei successivi due turni e si impone 6-4 al terzo in poco più di due ore. Non era un avversario semplice per il ceco, che ha dovuto tirare fuori a tratti il meglio di sé per sbrigare la pratica e raggiungere la quinta semifinale dell’anno.
Il numero uno del tabellone troverà Kokkinakis, che ha superato per due set a zero Fritz, in un match che non solo vedeva di fronte due Next Gen, ma anche due giocatori rientranti da fastidiosi infortuni (Kokk all’addome e Taylor al ginocchio). L’australiano è parso più in palla dall’inizio, in vantaggio subito di un break, che ha però perso poco dopo. Giunti al tie-break è lui ad avere la meglio per 7 punti a 5, con molta determinazione. Fritz sembra cedere a inizio secondo set, scivolando 0-3: è chiaro come l’americano soffra molto la temperatura del torneo messicano in questi giorni. Tuttavia riesce a recuperare il break grazie agli errori del suo avversario, ma paga lo sforzo nel game successivo, concedendo prima il break del 4-2 e poi anche quello del 6-2 finale. Kokkinakis vince così in 1 ora e 30 minuti il suo quarto di finale, trovando il primo risultato degno di nota dal suo ritorno in campo.
Il match del giorno è l’ultimo in programma sul centrale, un incontro folle, vinto da Dzumhur contro il finalista dello scorso anno Feliciano Lopez, dopo aver annullato tre match point in risposta. Dopo uno scambio di break iniziale è Feli che si porta a casa il primo set, salendo di livello nel tie break con la battuta: con due ace sigilla il netto 7-2 in tre quarti d’ora. Oggi però lo spagnolo non è al meglio e alterna buoni punti a scelte errate. A metà secondo set il bosniaco fa la differenza col rovescio e trova il break che lo porta a servire per andare al terzo. La reazione di Lopez è ottima, recupera il break, ma dopo il cambio campo ritorna sotto 0-40 e con un doppio fallo consegna il parziale: 6-4 Dzumhur e un set pari. I due si scambiano break anche a inizio terzo set, con Feliciano sempre a rincorrere: Damir ci crede e sale 5-3 e servizio ringraziando l’avversario per i numerosi gratuiti. Come nel secondo, Feli non ci sta e sfrutta le insicurezze di Dzumhur per impattare 5-5 e trovare un break insperato che lo manda a servire per il match. Da 40-15 prima commette doppio fallo, poi subisce una risposta vincente di rovescio e poi viene attaccato ancora dal bosniaco che annulla anche il terzo match point. L’ottavo doppio fallo porta un match da manicomio al tie break decisivo. Qui Damir è on fire e vince il punto del torneo per salire 3-1. Da lì in poi Lopez non lo riprenderà più. Dzumhur chiude il match in due ore e 19 e sfiderà Sam Querrey nella sua seconda semifinale in carriera.
Risultati:
[1/WC] T. Berdych b. [7] A. Mannarino 4-6 6-3 6-4
[2] S. Querrey b. V. Millot 6-1 6-3
D. Dzumhur b. [4] F. Lopez 6-7(2) 6-4 7-6(2)
T. Kokkinakis b. T. Fritz 7-6(5) 6-2
Antonio Ortu