La voglia di parlare non è mai mancata a Nick Kyrgios. E sarebbe stato molto strano se l’avesse persa dopo la maiuscola prestazione con il quale ha sconfitto nei quarti di finale del torneo Cincinnati Rafa Nadal, appena tornato n.1 al mondo. Infatti, in conferenza stampa, Kyrgios è stato come al solito molto generoso con i giornalisti. Il 22enne talento di Canberra ha raccontato di come il suo rendimento negli ultimi mesi sia stato condizionato dai suoi turbamenti psicologici e del fatto che per lui sia più facile giocare un match di questo tipo piuttosto che un primo turno in un torneo minore.
“Negli ultimi mesi ho avuto molti alti e bassi. Dopo la Coppa Davis ero in un gran momento. Poi mio nonno è morto e ho avuto altri problemi fuori dal campo. La mia testa era tra le nuvole”, ha raccontato il n.23 del ranking ATP, che a causa di una notte brava in compagnia di due ragazze a Londra, è stato lasciato anche dalla fidanzata, la connazionale e collega Ajla Tomljanovic. “Ho passato un periodo di m***a”, ha proseguito in maniera particolarmente enfatica, “Scusate per la volgarità ma ci sono state un sacco di cose che mi hanno distratto dal tennis”. Kyrgios si è detto però intenzionato ora a “tornare sulla strada giusta”. E chissà che questa convincente vittoria sul fenomeno iberico non sia il primo passo verso un finale di stagione all’altezza del suo grande potenziale.
L’australiano ha poi affermato che per lui i match contro avversari di questo calibro su grandi palcoscenici “non sono un problema” perché “è facile caricarsi”. Paradossalmente le sue difficoltà iniziano quando bisogna trovare le motivazioni giuste per affrontare giocatori più deboli, in tornei più piccoli e con una posta in palio inferiore. “Se gioco sul centrale di Cincinnati contro Nadal do il meglio ma il problema per me è tirarlo fuori ogni giorno” ha sottolineato Kyrgios. “Per dire, sul centrale di Lione con 5 spettatori sugli spalti contro Nicolas Kicker quest’anno ho perso. Stanotte ho giocato contro Rafa e ho vinto”. Con tutto il rispetto per Kicker e per il torneo di Lione si intende. In seguito, il giovane ed esuberante tennista aussie ha candidamente ammesso di essersi impegnato poco “in match ridicoli su campi secondari”. Insomma se volete ammirare lo spumeggiante gioco di Kyrgios, fate in modo di andare ad un torneo che conta e sperate che giochi almeno contro un Top 10. Così si impegna di sicuro.