La volpe sfida il falco. Foxtenn, il nuovo sistema di monitoraggio elettronico, ha fatto questa settimana il suo debutto nel circuito ATP, a Metz. Il progetto era stato approvato dall’ITF lo scorso dicembre e, quest’anno, è stato presentato a Wimbledon al cospetto di tutti i direttori dei tornei ATP, che hanno potuto assistere anche ad una dimostrazione pratica. Proprio in seguito a questo incontro, Julien Boutter, ex numero 46 del mondo e attuale direttore del Moselle Open, si è fatto avanti per ottenere la concessione di questa innovativa tecnologia. Ma come funziona esattamente il rivale di Hawk-eye?
“Il processo viene attuato, al livello del suolo, da 40 telecamere e 10 scanner laser”, ha spiegato un entusiasta Javier Simon, amministratore delegato di Foxtenn, in un’intervista rilasciata a Le Républicain Lorrain. “Questa unione permette di catturare un’immagine reale. Ogni apparecchio raccoglie 100.000 immagini per secondo e il tutto in tempo reale! Oltre un miliardo di rimbalzi sono stati analizzati su ogni tipo di superficie per arrivare a delle misurazioni precise al millimetro”. Simon rievoca anche i sacrifici e il duro lavoro che hanno portato alla creazione di Foxtenn. “Abbiamo effettuato test per due anni e mezzo. È stato difficile, ma abbiamo brillantemente superato le difficoltà e abbiamo ottenuto risultati eccellenti. Il margine di errore del sistema, legato al rimbalzo della palla, è prossimo allo zero!”
La rivoluzione di “Occhio di Volpe” sta proprio nell’analisi del rimbalzo della palla, mentre Hawk-eye si basa su simulazioni della traiettoria del colpo che presentano ancora un margine di errore relativamente ampio (attorno ai 3 millimetri). Sul futuro di Foxtenn, Simon si mantiene discreto: “Sono ancora in corso molte negoziazioni, ma questo sistema è chiaramente una rivoluzione. Il prossimo torneo al quale prenderemo parte sarà Anversa“.