IL RITORNO DI PAVLYUCHENKOVA – Dopo una lotta serrata, Anastasia Pavlyuchenkova supera l’ex n.1 Kerber e conquista la finale del WTA di Tokyo. È stato un match emozionante, in cui la russa ha avuto il merito di essere riuscita a scardinare il muro difensivo della tedesca. I rimpianti per Angelique sono decisamente tanti, perché dopo aver perso il primo parziale con un severo e sconfortante 6-0, l’ex n.1 è stata brava a rimettere in piedi un match che sembrava compromesso. La russa è stata per oltre mezz’ora letteralmente mostruosa, in quanto ha inondato la sua avversaria di vincenti da ogni lato del campo. Kerber ha saputo reagire ed è arrivata a un passo dal ribaltamento definitivo, infatti la tedesca sotto di un set e di un break ha saputo “incartare” la tennista di Samara con il suo diritto mancino. Kerber ha conquistato il secondo parziale e addirittura si è portata avanti nel set conclusivo, ma le è mancato il colpo definitivo. La russa c’ha creduto, ha ripreso in mano il suo gioco, tuttavia Kerber ha avuto nuovamente quel down, più psicologico che fisico, che ormai caratterizza il suo complicato 2017. Ha vinto Anastasia, che in Giappone sta disputando un torneo decisamente positivo, Kerber ancora convalescente ma la strada della ripresa sembra quella giusta.
WALLZNIACKI STENDE MUGU – Caroline Wozniacki in versione deluxe neutralizza la n.1 del mondo Muguruza e centra la settima finale del 2017, in cui ha un bilancio da incubo di sei sconfitte e zero set vinti. La campionessa uscente di Tokyo ha scelto il match più complicato sulla carta per mostrare il suo tennis migliore, infatti ha letteralmente messo all’angolo Garbine, che non è riuscita a penetrare il muro di gomma della sua avversaria. Dopo essere stata sull’orlo della sconfitta contro Cibulkova (che ha fallito match point prima di ritirarsi per un problema ad una gamba), Caroline è tornata a rivestire i panni di Wallzniacki, ovvero quelli di una tennista impenetrabile da fondo campo perché capace di costruire una difesa arcigna e di contro attaccare alla prima occasione utile. Garbine ha provato a sfondarla, ma i suoi colpi oltre ad essere meno profondi e violenti del solito finivano spesso lunghi e larghi. Una spagnola confusa, affranta e nervosa ha lasciato il campo dopo una dura lezione di tennis. Un 6-2 6-0 senza appello che riporta la danese in finale a Tokyo, ma questa sconfitta deve far accendere più di un campanello d’allarme nella mente e nello staff tecnico dell’iberica, perché da n.1 del mondo deve imparare anche ad avere un piano alternativo nel momento in cui i colpi da fondo la tradiscono.
Risultati:
A. Pavlyuchenkova b. [7] A. Kerber 6-0 6-7 6-4
[1] C. Wozniacki b. [3] G. Muguruza 6-2 6-0