Continua il lento declino dell’ATP di Amburgo, che, dopo essere stato declassato da Master 1000 a 500, quest’anno non ha potuto vantare nemmeno una presenza tra i top 20. Un torneo nato nel 1892, ormai incastrato tra Wimbledon e il cemento americano, meriterebbe una risonanza maggiore, propria di un evento storico per il circuito. Per questo motivo la Federazione di tennis tedesca ha deciso di estromettere Michael Stich dalla gestione del torneo di Amburgo, dopo aver lavorato per dieci anni nel tentativo di tenere a galla il torneo. Dal 2019, la gestione sarà affidata al 64enne Peter Michael Reichel, ormai esperto nel settore, grazie alla sua società (Matchmaker), che si occupa di due tornei WTA: Linz e Norimberga. Stich aveva offerto più o meno la stessa cifra di quella di Reichel (2 milioni e mezzo di dollari dal 2019 al 2023). Il campione di Wimbledon 1991 ha dichiarato alla stampa: “Avevo fatto un’offerta di 670.000 euro per un anno e non è neanche stata presa in considerazione. Ho inviato delle mail che non hanno avuto risposta, e qualche settimana fa mi hanno chiesto se fossi disposto a fare il direttore del torneo”. Infatti Stich continuerebbe a lavorare per il torneo nei panni di direttore tecnico.
La Federtennis tedesca vuole a tutti i costi rilanciare Amburgo: “Come prima cosa, sarebbe importante ottenere la partecipazione di Alexander Zverev, poi si può intervenire sulla struttura”, ha affermato Reichel, il quale vorrebbe affiancare al torneo maschile un tabellone femminile, così come era una volta (in molti ricorderanno Amburgo per l’accoltellamento di Monica Seles nel 1993). Attualmente si continuerà a giocare sulla terra rossa, nonostante la proposta di passare al cemento per dare la possibilità ai top player di preparasi per la stagione americana. Nel frattempo Michael Stich dovrà “accontentarsi” della candidatura alla Hall of Fame nel 2018.