[4] D. Goffin b. A. Mannarino 6-3 7-5
David Goffin ci ha preso gusto e a distanza di una settimana, dopo un digiuno durato tre anni, conquista ancora un titolo, battendo in un’ora e ventitré minuti Adrien Mannarino per la terza volta in altrettanti incontri. 6-3 7-5 il punteggio finale di un match giocato molto bene dal belga, con la sua tipica solidità e capacità di ribaltare l’inerzia degli scambi. Nel secondo set il francese ha venduto cara la pelle, ma ha molto da recriminare per non essere stato in grado di sfruttare pienamente il calo di Goffin a metà parziale. È stato un incontro a tratti spettacolare che ha messo in risalto le caratteristiche dei due tennisti, con molti scambi lunghi e vincenti da parte di entrambi.
Goffin parte forte al servizio e gestisce senza difficoltà gli scambi. Nel secondo game si procura due palle per spezzare subito l’equilibrio mettendo pressione a Mannarino, che sbaglia il rovescio; il francese è però bravo a tirarsi fuori dai guai annullando la prima con un vincente di dritto in avanzamento dopo un buon servizio al centro, e la seconda con un accelerazione di dritto incrociato che porta il belga a sbagliare con il rovescio. Goffin è molto solido e concentrato e sale 2-1 senza concedere ancora alcun punto al servizio. Fa la voce grossa anche in risposta e con un rovescio vincente sulla riga si guadagna un’altra palla break, che questa volta concretizza con un vincente di dritto lungo linea dopo uno scambio lungo. Nel quinto game arriva il primo e unico momento di difficoltà del set alla battuta per David, che si salva ai vantaggi senza concedere opportunità di contro break. Il belga continua a rispondere bene e sul 5-2 si porta a due punti dalla conquista del parziale, ma il tennista transalpino riesce a rimanere nel set portando a casa il game senza annullare set point. Goffin gioca benissimo e con la combinazione servizio-dritto si procura tre opportunità consecutive, chiudendo alla prima grazie al rovescio in rete di Mannarino dopo una sua buona accelerazione di dritto.
Il secondo parziale è maggiormente equilibrato e quasi inaspettatamente si assiste ad un calo di rendimento al servizio del tennista belga: nel sesto game il mancino francese sale 0-30, spreca l’opportunità di andare 0-40 sbagliando il rovescio, ma va a segno con il recupero su una smorzata non impeccabile del suo più quotato avversario, che commette poi un errore di rovescio perdendo per la prima volta la battuta. Il set sembra ormai aver preso una direzione, ma Mannarino non sfrutta tre palle per il 5-2, facendosi rimontare prima da 40-15. L’agile Goffin si procura una chance di contro break andando a segno con un rovescio incrociato in corsa molto profondo, completando l’opera con un rovescio incrociato in avanzamento. La rimonta non sembra ancora aver influito sul servizio di David, che deve annullare una palla break con uno smash prima di agganciare sul 4 pari il suo avversario. La svolta arriva nell’undicesimo game: il transalpino manda il dritto sulla rete e concede a Goffin due opportunità di andare a servire per il match, salva la prima con uno smash dopo il servizio, ma sulla seconda si espone alla bella risposta di rovescio lungo linea del tennista belga, che è sempre molto aggressivo sulle seconde di Adrian. Avanti 6-5, magicamente il servizio torna a funzionare e con un rovescio lungo linea vincente si guadagna tre match point, chiudendo al primo grazie ad un errore in risposta di Mannarino.
Dopo la finale persa lo scorso anno, Goffin si rifà alla grande mettendo in bacheca il primo titolo ATP 500, il quarto in carriera in totale. Da domani tornerà nuovamente tra i primi 10 del mondo. Adrien Mannarino deve ancora rimandare l’appuntamento con la prima vittoria nel circuito maggiore, perdendo con questa la quarta finale (la prima in un ATP 500), la seconda in stagione. Salirà in classifica anche lui, assestandosi alla posizione n. 29, a soli due posti dal suo best ranking.