Nonostante un successo in due set su Halep venerdì possa ancora garantirle la qualificazione, l’umore di Elina Svitolina tende al nero. “Preferirei quasi che la mia avventura finisse qui, sono molto delusa – lo sfogo dell’ucraina – perché ho perso da avversarie che certamente hanno giocato bene, ma il modo in cui ho gestito alcune situazioni in questo torneo si può definire davvero ‘senza cervello’“. Fa tanto male la rimonta subita da Caroline Garcia, dopo essere stata avanti 5-3 nel terzo set.
La francese sembra invece non voler uscire dallo stato di grazia che la illumina in questo finale di stagione. “La pazienza negli incontri lunghi fa la differenza – ha raccontato in conferenza stampa – lei ha servito molto bene ma poi a un certo punto la prima non le è entrata più. Ho capito che questa poteva essere la mia chance e ho cercato di essere più aggressiva. Avevo poco da perdere, mi è andata bene“.
Decisivo in ogni caso l’aspetto mentale, in una partita che sembrava poterle sfuggire di mano dopo il primo set. Il coaching con papà Louis Paul ha saputo toccarle le corde giuste: “Mi ha detto tante di quelle cose in poco tempo che alla fine già non le ricordo“, sorride la numero otto del mondo. “Sa comunque aiutarmi non solo sugli aspetti tecnici. Mi aiuta a mantenere il ritmo e a ritrovare la mia strada quando la smarrisco. Nelle ultime straordinarie settimane ho imparato cose nuove di me, ho imparato a conoscermi meglio dentro e fuori dal campo. A volte mi ha tradito l’emotività, aspetto sul quale cerco di lavorare molto. Mi stava capitando anche in questo match nel momento più difficile – conclude – ma mi sono sforzata a concentrarmi sulle cose buone che so fare e su come sono arrivata qui, lasciando fuori dal campo i pensieri negativi“. Evidentemente funziona.