A Vienna si sono conclusi i match di secondo turno in una giornata ricca di lotte, con due dispiaceri per gli spettatori austriaci.
NON È UN CEMENTO PER THIEM – Dominic Thiem augura la buonanotte al suo pubblico con una sconfitta al termine di un bel match contro un ispirato Richard Gasquet. Il francese si impone per 4-6 7-5 6-1 dopo due ore e ventidue minuti di battaglia a colpi di rovesci a una mano, dritti liftati e smorzate. Nel primo set Gasquet sbaglia molto e con un rovescio steccato regala a Thiem il break nel quinto game; nel settimo gioco rischia di andare in svantaggio di due break, ma si salva nonostante i tanti errori e le insicurezze al servizio. Avanti 5-3, Thiem si procura tre set point consecutivi che non sfrutta, sbagliando un lob e per meriti dell’avversario, che con molta fatica riesce a rimanere nel set. Nel decimo game l’austriaco non converte un altro set point, ma il quinto è quello buono grazie ad un dritto sulla rete di Gasquet. Perso il parziale, il transalpino si sveglia e gioca meglio di Dominic, trovando grandi angoli e ottenendo molti punti con la smorzata. Il set però non si sblocca. Dopo aver concesso pochissimo alla battuta, nell’undicesimo game Gasquet rischia di buttare tutto ciò che aveva fatto di buono, ma si salva senza offrire palle break e poi piazza il break che vale la parità: 7-5. Thiem sembra un po’ in confusione. Si ricomincia e in poco tempo Richard sale 5-1 nel parziale decisivo, approfittando anche di alcuni errori di Thiem. Nel settimo game si procura due match point con un bel rovescio angolato che mette in difficoltà l’austriaco, convertendo il primo grazie a un errore di rovescio di Dominator, sempre più in difficoltà sul cemento. Domani Gasquet affronterà il connazionale Lucas Pouille, che ha avuto la meglio sul qualificato spagnolo Guillermo Garcia-Lopez per 6-3 7-6.
CARRENO SCRICCHIOLA – Diego Schwartzman estromette dal torneo Pablo Carreno Busta prendendosi la rivincita della sconfitta subita agli ultimi US Open. L’argentino si impone sull’iberico, in rimonta, per 5-7 6-1 6-1. È stato un match caratterizzato da scambi molto intensi, in cui hanno prevalso le grandi difese e i contrattacchi del sudamericano, bravo a rompere il ritmo dello spagnolo. Nel primo set parte meglio Schwartzman. Lo spagnolo inizia a prendere maggiore fiducia e, approfittando anche del calo dell’argentino, sale 5-3 recuperando da 0-3. Il n. 26 del mondo recupera il break, ma con un doppio fallo consegna il set a Carreno. Diego qui cambia marcia. Inizia – o meglio, torna – a sbagliare poco e si aggiudica il secondo set alla terza palla utile. Nel parziale decisivo Carreno non approfitta delle poche prime palle dell’avversario e due palle break nel quinto game; nel gioco successivo è bravo a evitare il bagel annullando un match point con la volèe, ma al servizio Schwartzman non ha problemi e con una risposta sulla rete dello spagnolo porta a casa l’incontro, qualificandosi per i quarti, dove affronterà Philippe Kohlschreiber. L’ottavo posto dello spagnolo ora è alla mercé degli attacchi di del Potro, che può superarlo vincendo il torneo di Basilea.
SI SALVA JO – Rischia seriamente di salutare il torneo anche Jo-Wilfried Tsonga, che rimonta uno stanco e acciaccato (ma ottimo per due set) Damir Dzumhur sconfiggendolo per 6-7 7-6 6-1. Il bosniaco è in grande condizione e con smorzate e grandi recuperi brekka nel quinto game il francese. Nel decimo game Dzumhur si disunisce e si procura un set point con l’aiuto determinante di Tsonga, che però lo annulla con uno smash; il bosniaco sente la tensione e con un doppio fallo concede al più quotato avversario una palla del contro break, che sfrutta con un vincente di dritto in avanzamento. Dzumhur inizia a zoppicare, ma il problema fisico non lo limita negli spostamenti. Il set si conclude al tie-break, vinto da Damir per sette punti a cinque grazie ad un dritto in avanzamento di Tsonga finito sulla rete. Il bosniaco chiama il fisioterapista per un consulto, senza richiedere il MTO. Il francese si muove poco e sbaglia molto, ma nel secondo set è lui il primo ad avere un servizio di vantaggio, ottenuto nel terzo game e restituito immediatamente. Non ci sono altri colpi di scena prima del secondo tie-break. Tsonga si procura un set point, che spreca sbagliando il passante di rovescio; Dzumhur ottiene un match point, ma il francese si salva con uno smash. Superata la paura, Jo inizia a fare sul serio e con un colpo al volo si procura un altro set point, trasformato con una bella risposta profonda. Il bosniaco è ormai vicino alla resa, i tanti match giocati in pochi giorni si fanno sentire e nel terzo set commette molti errori; anche le palle corte non sono più incisive come nei primi due set. Dzumhur si arrabbia per un presunto nastro toccato dal servizio di Tsonga ed esce dall’incontro, andando velocemente sotto di due break. Un servizio vincente vale a Tsonga un match point, su cui il bosniaco sbaglia la risposta. Con questa sofferta vittoria e con la sconfitta di Carreno Busta, Jo può ancora sperare di qualificarsi per Londra. Ai quarti è atteso dall’interessante sfida con Alexander Zverev.
Jan-Lennard Struff e Kyle Edmund saranno i protagonisti dell’ultimo quarto di finale. Il tedesco si è imposto sullo spagnolo Albert Ramos-Vinolas per 6-7 6-2 7-6 dopo oltre due ore e mezza. Il britannico ha eliminato l’austriaco Dennis Novak in quasi tre ore di lotta e tre tie-break (7-6 6-7 7-6 il punteggio).
Risultati:
[8] J.W Tsonga b. D. Dzumhur 6-7(5) 7-6(7) 6-1
D. Schwartzman b. [4] P. Carreno Busta 5-7 6-1 6-1
J.-L. Struff b. A. Ramos-Vinolas 6-7(5) 6-2 7-6(1)
K. Edmund b. [Q] D. Novak 7-6(2) 6-7(5) 7-6(3)
L. Pouille b. [Q] G. Garcia-Lopez 6-3 7-6(8)
R. Gasquet b. [2] D. Thiem 4-6 7-5 6-1