WTA Finals: Wozniacki in finale, Halep si conferma in vetta
[5] V. Williams b. [8] C. Garcia 6-7(3) 6-2 6-3
A otto anni di distanza dall’ultima finale raggiunta tra le maestre e a nove dall’ultimo trionfo, Venus Williams è di nuovo al duello decisivo di fine anno. Lo ha raggiunto battendo Caroline Garcia al termine di un match tecnicamente bruttino ma dall’altissimo livello di pathos, durante il quale le due giocatrici hanno reso certamente molto meno degli standard cui ci hanno nel tempo abituati, poiché travolte da una straordinaria e percepibilissima pressione. Venus è riuscita a portare a termine l’ ennesima impresa di una carriera leggendaria nel modo che sembrava esserle meno congeniale, visti i trentasette anni e quattro mesi sanciti dalla carta d’identità, ossia lottando per due ore e mezza contro un’avversaria di quasi tre lustri più giovane e per giunta in rimonta, dopo aver perso al tie break un primo set giocato maluccio e tuttavia trascinato in volata. Abbiamo scritto più volte nei giorni scorsi del periodo magico di Garcia, ritenuta da molti l’attuale prediletta del Dio Tennis, ma stavolta Caroline, con la spia della riserva accesa dopo i due mesi corsi a mille all’ora che l’hanno proiettata nell’Olimpo, non avrebbe potuto fare molto più di quello che in effetti ha messo in atto per compiacere gli astri, e ha finito per andare incontro a una sconfitta dura fin che si vuole, ma che non potrà offuscare in alcun modo quanto fin qui ottenuto.
La ragazza di Saint-Germain-En-Laye è partita forte strappando a Venus la battuta del due a zero, ma ha altrettanto presto messo in mostra qualche pasticcio di troppo, facendosi immediatamente rimontare sul due pari. Da lì in avanti, Caroline ha fatto qualsiasi cosa in suo potere per regalare alla rivale la prima frazione, sprecando una palla break nel sesto gioco, altre due nell’ottavo e un’altra, coincidente con il set point, nel decimo, in coda a un game sciagurato in cui ha buttato al vento un comodissimo recupero di dritto che l’avrebbe mandata 0-40. Il tie-break ha finito per diventare il simbolo di un primo set pieno di errori, condito da tre doppi falli nei primi quattro punti giocati e portato a casa da Garcia, se non altro capace di fare suoi gli unici due punti ottenuti dalla giocatrice in battuta.
Osservando il linguaggio del corpo ostentato da un’apparentemente stanchissima Venere, le cose per Garcia sembravano messe come meglio non avrebbe potuto sperare, ma se nel primo parziale la numero otto del mondo aveva pasticciato, nel secondo, subito dopo aver mancato due palle break nel primo gioco, ha alzato il livello dei disastri, finendo subito sotto per tre a zero e restituendo alla maggiore delle Williams quella speranza che pareva smarrita. Garcia ha inteso aumentare il volume delle occasioni sprecate non riuscendo a far breccia in alcuno dei turni in battuta di Venus, sempre portati ai vantaggi, e fallendo un’altra palla break nel settimo game, prima di concedere ancora una volta il servizio e smarrire il set sul 6-2.
Mano a mano che la terza e decisiva frazione procedeva seguendo il proprio naturale ordine, si aveva la sensazione sempre più netta che sarebbe stata Venus a prevalere. Garcia, via via più stanca e cupa, è stata abbandonata dalle gambe e ha preso a sbagliare con frequenza persino maggiore, mentre nel volto di Venus lo sguardo si faceva sempre più sinistro. Il gioco spartiacque è stato l’ottavo sul servizio francese, chiuso dall’ex numero 1 WTA alla seconda occasione con un selvaggio rovescio lungo linea. Sul fatidico 5-3 al terzo, situazione di punteggio in cui si sono trovate nelle ultime settimane addirittura quattro rivali poi sconfitte da Garcia – Barty a Wuhan, Svitolina a Pechino e qui nel round robin, Wozniacki ieri – la pratica magica sembrava doversi manifestare ancora una volta, quando Venus, impegnata a chiudere con il servizio, si è ritrovata sullo 0-40, ma il colpo d’inizio scambio, foriero di così tante gioie in carriera, è tornato letale al momento giusto, e le ha regalato i cinque punti consecutivi che si traducono nella terza finale di primissima importanza nel 2017, dopo quelle raggiunte (e perse) a Melbourne e a Wimbledon.
Sarà Wozniacki–Venus, dunque. Per quanto visto sin qui un copeco lo butteremmo dalle parti di Odense, ma Venus, avviata verso le quaranta primavere, ha ampiamente dimostrato di essere capace di tutto.
Finale WTA Finals (29/10, ore 12:30)
[5] V. Williams vs [6] C. Wozniacki (precendenti 7-0)
COS’È SUCCESSO NEL ROUND ROBIN?
Gruppo Bianco
- Prima giornata: le vittorie di Pliskova e Muguruza
- Seconda giornata: le vittorie di Williams e Pliskova
- Terza giornata: le vittorie di Ostapenko e Williams
Gruppo Rosso
- Prima giornata: le vittorie di Halep e Wozniacki
- Seconda giornata: le vittorie di Wozniacki e Garcia
- Terza giornata: le vittorie Svitolina e Garcia
Le parole delle protagonista dopo la fine dei gironi. Garcia invita Svitolina per un drink
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