L. Pouille b. [8] J.W. Tsonga 6-1 6-4
L’ ATP 500 viennese celebra il suo atto finale con il derby transalpino tra il vecchio leone Jo Wilfried Tsonga (32 anni, 15 ATP) e il giovane rampante Lucas Pouille (23 anni, 25 ATP). Per entrambi la presenza in finale può definirsi tutt’altro che scontata, ma fortemente cercata: per Tsonga la finale era l’obiettivo minimo per mantenere i punti necessari per rimanere in corsa per le ATP Finals di Londra e per aggiungere un altro trofeo ai 4 (ci cui tre sul veloce indoor) già conquistati quest’anno. Pouille dal canto suo era alla ricerca della sua prima finale in un 500 per migliorare il bilancio di un’annata con diversi chiaro scuri che, malgrado i 2 successi (Budapest sulla terra e Stoccarda sull’erba), è ad oggi sintetizzata in positivo dai quarti raggiunti allo US Open, visto che negli altri Slam e nei Master 1000 (escludendo la semifinale di Montecarlo) le prestazioni sono state al di sotto delle aspettative. Precedenti con Tsonga in vantaggio per 2-0. Dopo un’ora e 11 minuti di gioco a senso unico è il giovane Pouille ad alzare le braccia al cielo, grazie ad una partita attenta che gli ha meritatamente fatto vincere un match nel quale Tsonga (che è apparso poco reattivo e probabilmente stanco) non è mai riuscito ad incidere in maniera significativa. Diventa a questo punto molto difficile la sua qualificazione per Londra, legata al risultato di Bercy non solo suo ma dei suoi rivali
Inizia Pouille a servire ed i primi giochi scivolano via senza particolari emozioni. Apparentemente la tattica di entrambi i giocatori è quella di cercare di servire in maniera precisa la prima palla per poi aprirsi il campo con il diritto, anche se Tsonga cerca appena possibile di abbreviare lo scambio e presentarsi a rete, forse preoccupato della miglior tenuta atletica del suo rivale. Purtroppo per lui questo viene fatto con poca lucidità, infatti al 4° gioco arrivano 2 palle break per Pouille, una annullata con servizio slice centrale e solito diritto a sventaglio, la seconda con ottima prima palla, nuova occasione per Lucas trasformata grazie allo sciagurato doppio fallo di Jo Wifried. Il giovane transalpino mantiene agevolmente il servizio e siamo 4-1 dopo 20 minuti esatti di gioco. Ne bastano altri 10 (di minuti) per consegnare a Pouille il primo set, dopo aver trasformato la palla break ottenuta agevolmente recuperando il solito tremolante attacco corto di Tsonga e chiudendo in volèe, ed aver ben servito nel suo turno alla battuta che lo porta a chiudere al secondo set point.
Quarto gioco decisivo anche nella seconda frazione di gioco, l’ex numero 5 del mondo si ritrova sotto 15-40 sul proprio servizio: si lamenta con l’arbitro per un torto subito e si innervosisce in maniera assolutamente inutile, annulla le 2 palle break con un ace ed un’ottima prima di servizio, ma poi concede un’altra opportunità al suo avversario che non se la fa scappare e prende il controllo del set. Al cambio campo Tsonga continua la polemica con Carlos Bernardes sprecando energie nervose, mentre Pouille placidamente inizia a servire per confermare il break. Sul 40-15 Lucas chiede l’intervento del falco per una prima palla chiamata fuori e questo manda su tutte le furie Jo Wilfried, che scaglia una palla in tribuna e si avvicina a rete contestando, il chair umpire prova a spiegare al francese che il challenge è stato richiesto correttamente ed alla fine il verdetto è che la palla era buona e il risultato diventa di 4 giochi a 2. Il prosieguo del set diventa assolutamente scontato con Pouille che si limita a cercare di allungare gli scambi, lasciando l’onere e l’iniziativa a Tsonga che tenta il tutto per tutto nell’ottavo gioco risalendo da 40-0 fino alla parità e ottenendo anche una palla break ben annullata dall’avversario. Su questa fiammata si chiude la partita con Pouille che chiude a zero il decimo gioco conquistando il torneo austriaco, primo ATP 500 della sua carriera.
Andrea Franchino