La dorata stagione di cui è stato clamoroso protagonista non poteva non riflettere benefici effetti anche sul conto in banca di Roger Federer: grazie all’ottavo titolo a Basilea, il settimo della sua straordinaria annata, il fenomeno svizzero ha aggiunto oltre 460.000 dollari alla già imponente massa del proprio career prize money, ora ammontante a 109.851.999 bigliettoni verdi. Federer si è così riappropriato della prima posizione nella speciale classifica, poco meno di un anno e mezzo dopo aver subito il sorpasso di Novak Djokovic, il quale, vinto il Roland Garros 2016, era diventato il nuovo leader della graduatoria nonché primo tennista della storia ad abbattere il muro dei cento milioni di dollari di guadagni in soli premi. Il serbo, fermo ai box da luglio per i noti guai fisici e pronto a tornare nella mischia in concomitanza con l’attesa estate australe, è ora secondo staccato di appena 46.596 dollari, ma dovrà constatare a breve un incremento del suo svantaggio. Le Finals in programma a Londra tra una decina di giorni, infatti, garantiranno ai partecipanti discrete gratificazioni – al campione imbattuto, tanto per fare un esempio, andranno 2 milioni e 549 mila dollari – e lui dovrà marcare visita, mentre Federer è il favorito numero uno per alzare il trofeo (e per assicurarsi l’assegno più corposo).
Roger e Nole continuano a essere i dominatori incontrastati della pregiata lista: il terzo in classifica, Rafa Nadal, è staccatissimo terzo a poco meno di 91 milioni di dollari nonostante la grandiosa stagione disputata, e ancora più lontani completano la top five Andy Murray, fermo a 60.807.644, e Pete Sampras, i cui 43.280.489 andrebbero rivalutati alla luce degli anni trascorsi e del costante aumento dei prize money nelle manifestazioni più importanti: basti pensare che proprio Nadal trionfando nell’ultimo US Open ha intascato 3 milioni e 700 mila dollari, più di quanto abbia vinto Bjorn Borg in tutta la carriera.