Next Gen Finals: troppo Shapovalov, Quinzi out. Coric va, Medvedev KO
Gruppo B (2a giornata)
[2] K. Khachanov b. [5] J. Donaldson 4-1 4-3(3) 4-2 (da Milano, Luca De Gaspari)
Il primo match della seconda giornata a Rho-Fiera Milano mette di fronte i due sconfitti della prima giornata del Gruppo B cioè Karen Khachanov e Jared Donaldson. Delicata specialmente la situazione dell’americano, battuto in 3 set da Borna Coric e già chiamato a vincere per restare in corsa in questo torneo. Non ci sono precedenti tra i due giocatori. Stavoltal’inizio del match è stato puntuale alle 14 con una bella cornice di pubblico visto che tutte le tribune sono ora agibili.
L’inizio è proprio quello che Donaldson voleva evitare: break in apertura e in pochi minuti Khachanov si invola sul 3-0 grazie alla maggiore potenza dei suoi colpi. A quel punto per il russo è facile chiudere il primo parziale per 4-1. Nel secondo la musica sembra cambiare nettamente: Donaldson sbaglia meno e Khachanov gioca un game disastroso, il secondo, in cui sbaglia uno smash a campo aperto e un paio di dritti. Dopo un parziale di dodici punti a due è ora Donaldson a condurre 3-0 pronto finalmente a vincere il suo primo set del torneo. E invece scatta la rimonta del russo che con uno splendido passante in corsa e approffittando di un paio di errori del suo avversario recupera il break. Tuttavia Donaldson avrà comunque un set point sul deciding point del sesto gioco, sprecato malamente sbagliando la risposta di dritto in rete. Il tie-break a quel punto è dominato dal N.2 del seeding che dal 3 pari infila quattro punti consecutivi incluso un altro eccellente passante. Il terzo set rimane in equilibrio perfetto fino al 2-2 ma Khachanov vince gli ultimi 8 punti dell’incontro portando a casa il match ed eliminando virtualmente Jared Donaldson, che ha chiuso con l’unico doppio fallo del match, dalle Next Gen Finals di Milano con una giornata d’anticipo dato che il conto dei set è un impietoso 0-6.
In serata si sfideranno i due vincitori della prima giornata Borna Coric e Daniil Medvedev, in un match che dirà molto sul leader finale del Gruppo B.
Gruppo A (2a giornata)
[6] H. Chung b. [1] A. Rublev 4-0 4-1 4-3(1) (da Milano, Riccardo Sozzi)
Alla seconda giornata il secondo match della sessione diurna è quello tra Hyeon Chung e Andrey Rublev, tra i quali c’è un solo precedente, vinto dall’asiatico quest’anno a Winston-Salem. Entrambi usciti vincitori dal primo match, questo potrebbe segnare già una svolta in ottica semifinale.
Chung comincia la partita esibendo un tennis davvero superbo per qualità dei colpi e capacità tattica, facendo muover Rublev senza dargli alcun riferimento per poter piantare bene i piedi e tirare le sua famose sventagliate. Questo schema di gioco, fatto di timing millimetrico con errori sparsi qua e là come gocce d’acqua in un deserto, mette a dura prova il tennis del russo che dopo 3-4 colpi nello scambio va sistematicamente in difficoltà lasciando andare il braccio i cui colpi finiscono abbondantemente fuori le linee regolamentari. In poco più di venti minuti il sud-coreano è già avanti 4-0. Rublev fatica a comprendere le geometrie del suo avversario, non riuscendo a sfondare del tutto coi suoi colpi i quali finiscono inevitabilmente ‘out’. Il pubblico tuttavia non può certo lamentarsi che il match sia noioso anzi, solo vedere con che timing Chung arriva sulla palla è uno spettacolo per gli occhi. I punti più belli sono proprio i suoi, con Rublev che spesso e volentieri assiste impotente d fermo, non riuscendo nemmeno ad intuire dove il suo avversario indirizzerà la pallina.
C’è più movimento nel terzo set, quando Chung abbassa la presa sulla propria racchetta, permettendo così a Rublev di trovare maggiore spazio all’interno dello scambio. La giornata però per il russo appare dichiaratamente storta, e infatti sul 2-2 40-15 Rublev commette due doppi falli consecutivi che gli costano il break con cui Chung può chiudere la partita. ‘Può’, perchè in realtà Chung al momento di chiudere si fa venire il classico ‘braccino’ condensando in un game tutti i suoi errori. Il tie-brek conseguente però ritrova il Chung centrato dei primi due set, con la potenza di Rublev che di fatto lo rende impotente di fronte alla ragnatela sud-coreana. Chung chiude al secondo match point quella che in pratica è stata una lezione di tennis molto positiva per lui, ma anche molto amara per Rublev, incapace di far girare la partita col suo tennis monocorde. Chung si qualifica dunque alle semifinali delle NextGen ATP Finals 2017, dietro suggerimento di Diego Nargiso a bordocampo col sud-coreano che non si era accorto di essersi qualificato automaticamente.
Uno degli aspetti più interessanti del tennis di Chung è la sua incredibile tenuta mentale, come dimostrato anche oggi. Il suo segreto? “Particolari esercizi psico-fisici per curare l’aspetto mentale abbinato a quello fisico”, come risponde lui stesso ad una domanda in mixed zone. “Durante la off-season mi concentro molto su questo tipo di pratiche per curare entrambi gli aspetti, sia fisico che mentale”.
Risultati:
Gruppo B
[2] K. Khachanov b. [5] J. Donaldson 4-1 4-3(3) 4-2
[4] B. Coric b. [7] D. Medvedev 4-3(5) 2-4 4-1 4-2
Gruppo A
[6] H. Chung b. [1] A. Rublev 4-0 4-1 4-3(1)
[3] D. Shapovalov b. [8/WC] G. Quinzi 4-1 4-1 3-4(3) 4-3(5)
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