In attesa che il quadro si completi con l’assegnazione delle wild card – si parla di Laura Robson, 20esima tra le alternates e nata proprio a Melbourne nonostante la cittadinanza britannica – la lista delle 88 giocatrici che parteciperanno per classifica alle qualificazioni femminili dell’Australian Open 2018 è stata diramata.
Duole constatare che di italiane ce ne sono più che nel tabellone principale (soltanto due, Camila Giorgi e Francesca Schiavone). Sono ben cinque, e due di queste sono presenze tanto ‘ingombranti’ quanto inusuali in un torneo cadetto: Roberta Vinci (n.10 del seeding e n.117 WTA) e Sara Errani (n.132 WTA).
Roberta ha già annunciato che questi che vanno a cominciare sono gli ultimi cinque mesi di competizioni, al termine dei quali – al Foro Italico – chiuderà la sua carriera. Tornerà a disputare le “quali” a Melbourne dopo 12 anni: le ha giocate per quattro stagioni dal 2002 al 2005, senza mai riuscire a superarle. Sara invece è in attesa della pronuncia del TAS che deciderà una buona fetta del suo futuro (c’è il rischio che la squalifica per il caso letrozolo venga portata a due anni), e non essendo riuscita a rientrare in top 100 con la campagna invernale nel circuito 125K dovrà passare per il torneo cadetto. La faentina ha giocato le quali in Australian una sola volta, nel 2007 (sconfitta al primo turno contro Ayumi Morita).
Completano il team azzurro Jasmine Paolini (n.171 WTA), Deborah Chiesa (n.195 WTA) e Georgia Brescia (n.206 WTA). Jasmine ha giocato qualificazioni a livello Slam per la prima volta nel 2017, in tutti e quattro Major, raccogliendo due vittorie e nessun accesso al main draw. Prima presenza in un tabellone Slam cadetto per Chiesa, mentre Georgia Brescia è reduce dall’unica esperienza dell’US Open 2017 in cui ha sfiorato la qualificazione (sconfitta al turno decisivo da Tereza Martincova). Fuori di 16 posti Jessica Pieri, le cui speranze di rientrare in tabellone sono abbastanza basse.