Il team di Dominic Thiem (perdonate l’effetto cacofonico) si arricchisce di un nuovo membro. Infatti, a partire da questa stagione, il 24enne tennista austriaco inizierà a collaborare con il navigato allenatore spagnolo Galo Blanco. Ma il sodalizio di Thiem con Gunter Bresnik, che dura da quando il giocatore di Wiener Neustadt era un ragazzino, non è assolutamente in discussione. Infatti Galo Blanco, ex coach di Milos Raonic e da poco separatosi dal next gen russo Karen Khachanov, sostituirà Bresnik in alcuni tornei e in altri farà da spalla.
Il primo approccio tra i due è avvenuto durante l’off season quando il n.5 del ranking ATP si è andato ad allenare a Tenerife, nelle Isole Canarie. Le cose devono essere funzionate perché già Mubadala Tennis World Championship, ricco torno di esibizione che si è svolto nei giorni scorsi ad Abu Dhabi, Blanco è stato avvistato nel box di Thiem insieme a Moritz, fratello minore di Dominic, e Andrey Rublev, che da anni si allena a Barcellona.
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Proprio al termine di questa manifestazione, segnata dalla sconfitta in due equlibrati set (7-6 6-4) contro il sudafricano Kevin Anderson, il due volte semifinalista del Roland Garros ha confermato la notizia. “Era già con me a Tenerife e nei tornei in cui non mi seguirà Gunter (Bresnik), lui sarà con me”, ha affermato Thiem, “Praticamente si tratta di tutti i tornei fino alla stagione su terra rossa. Alcuni li condividerà con Gunter, ovvero gli Australian Open, Indian Wells e Miami. È davvero un ottimo coach e sono contento che viaggerà insieme a me”.
L’austriaco ha anche parlato di quali benefici possa portare Galo Blanco al suo modo di stare in campo e al suo bagaglio tecnico. “È stato un professionista anche lui (vanta un best ranking di n.40 nel 1998 ndr), mi può dare molti input, sa come ci si sente in campo e sa come bisogna ragionare quando il punteggio è equilibrato. Questo è un grande pregio” ha dichiarato Dominic, “Forse potrà aiutarmi a migliorare alcuni aspetti del mio gioco”.
Nelle sue passate esperienze, il coach iberico ha sempre insistito molto sulla solidità da fondo dei suoi assistiti a discapito anche di una maggior propensione alla verticalità. Come ha sottolineato il nostro esperto Luca Baldissera, il maggior difetto del gioco di Thiem consiste proprio in una posizione troppo arretrata in campo, dalla quale anche i suoi colpi potenti perdono di incisività. Dunque sorge qualche dubbio sulla bontà della scelta di questo nuovo allenatore in seconda.