In Tasmania domina l’inedia tennistica di Eugenie Bouchard, a Sydney invece torna a brillare la stella di Angie Kerber che vince l’incontro del giorno contro Safarova. Bene anche Strycova, Cibulkova e Barty, mentre Petra Kvitova è dovuta stare in campo apena 29 minuti.
SYDNEY: KERBER VINCE LA BATTAGLIA MANCINA, A KVITOVA BASTA UN SET
Allo start dell’Australian Open mancano meno di sette giorni, ma sul cemento di Sydney – torneo di categoria Premier – si fa sul serio. Il tabellone comandato da Muguruza e Venus Williams è di livello, e nonostante tre delle prime quattro teste di serie debbano ancora esordire non sono mancati gli spunti d’interesse. Con sorprendente agio Dominika Cibulkova ha eliminato l’ottava testa di serie Sevastova, che a Brisbane si era arresa soltanto a Sasnovich in semifinale. E dopo la mattanza (per fortuna a tinte azzurre) di Giorgi-Stephens, ci hanno pensato Strycova e Kasatkina a risollevare l’accalorato pubblico australiano contendendosi in tre set la possibilità di infilarsi nel corridoio di tabellone lasciato sguarnito da Ostapenko, partita col freno a mano tirato in questo 2018. Ha prevalso Strycova, che ora affronterà Makarova. Ha rimediato al brutto esordio di Brisbane un’altra giocatrice da cui ci si attende molto quest’anno: Ashleigh Barty, autrice di una fenomenale scalata in classifica negli ultimi mesi. La brevilinea ma insidiosissima australiana, maestra del taglia e cuci tennistico, si è liberata senza affanni di Cepede Royg e non dovrebbe ora soffrire eccessivamente contro la wild card locale Ellen Perez, al secondo turno per grazia ricevuta da Kiki Mladenovic.
Il match di giornata però è stato senz’altro lo scontro tutto mancino tra Angelique Kerber e Lucie Safarova. Due personalità piuttosto mansuete, accomunate non dal modo di stare in campo ma dal braccio dominante. La vittoria della tedesca è arrivata al termine di un incontro piacevole (78 vincenti complessivi, 47 per Safarova) nel quale l’ex numero 1 del mondo è stata costretta ad annullare due palle del match, nel tie-break del secondo parziale. Una pioggia di attacchi che Kerber ha neutralizzato proprio sul filo, con la verve difensiva dei bei tempi. Come spesso accade dopo un’occasione così ghiotta sciupata, la ceca ha perso fiducia. Ha tenuto botta circa fino al 2-1 del set decisivo, poi si è lasciata visibilmente andare. Sia messo agli atti però che questa Kerber è lontana parente della giocatrice incerta che abbiamo tristemente rimirato nella scorsa stagione. È tornata tennista vera, con un dritto che finalmente incide e sul quale sembra già intravedersi la mano del nuovo coach Wim Fissette. 31 vincenti e 24 gratuiti è uno score che conferma come i progressi della Hopman Cup non fossero un caso. La strada per tornare a giocare ‘di sabato e di domenica’ è quella giusta.
Poco da dire invece sull’esordio di Petra Kvitova, che ha passeggiato per un set sulle spoglie di Mirjana Lucic-Baroni prima che la croata optasse per il ritiro. Sulla sua strada ora ci sarà Camila Giorgi in una partita a rischio rottura per i rilevatori di velocità. Nell’ultimo incontro di giornata Cici Bellis ci ha messo un set per scrollarsi di dosso la campionessa delle aperture minime Magdalena Rybarikova. Dopo aver vinto al tie-break, il secondo parziale è stato poco più che una formalità per la 18enne di San Francisco che divide con Vondrousova lo scettro di giocatrice più giovane in top 100.
HOBART: LA CAMPIONESSA IN CARICA VA, BOUCHARD NEGLI ABISSI
Secondo turno sul velluto per Elise Mertens, detentrice del titolo dell’Hobart International, che batte in due set Kurumi Nara. Per Elise non ha evidentemente pesato sulle gambe la visita alla fabbrica del cioccolato con Sorana Cirstea.
A visit to Coal River Farm this morning. Making some chocolate with Sorana Cirstea 🍫 We only had one piece 😉… https://t.co/CqKD92jXwj
— Elise Mertens (@elise_mertens) January 7, 2018
Sorana ha invece pagato dazio ed è stata sconfitta in due set dall’inglese Heather Watson, numero 74 della WTA, proveniente dalle qualificazioni. Non una gran partita di Sorana che sbaglia molto e serve in modo discontinuo. Avanti con qualche fastidio in più la numero uno del tabellone, Shuai Zhang, che ha battuto in due set Magda Linette, numero 72 del mondo. Partita in salita per Shuai che perde un servizio subito ed è costretta a rincorrere la polacca, che però sul più bello si scioglie e perde due game di seguito alla battuta, regalando il primo set. Secondo set più regolare, con Shuai che torna a giocare a tutto ritmo e porta a casa il match. Vince con meno patemi del previsto la promettent(issim)a Marketa Vondrousova, numero 66 del mondo, contro Natalia Vikhlvantseva, numero 63 del ranking. La giocatrice ceca, a cui mancano ancora sei mesi per compiere 19 anni, affronterà adesso Donna Vekic. I sommovimenti in seno alla WTA non possono distrarci dalla crescita di una tennista che, a tutti gli effetti, sembra una predestinata.
La crisi, continua già da un po’ e sempre più vicina a sembrare irrimediabile, è quella di Genie Bouchard, presente a Hobart grazie a una wild card. La canadese, che in Tasmania ha perso una finale nel 2016, è stata sconfitta piuttosto nettamente (6-4 6-3) da Aryna Sabalenka. Notevole il numero di break subiti da Genie, ben sei nei due set, e soltanto una condotta incerta dell’avversaria alla battuta l’ha tenuta (virtualmente) in gioco nei due set, comunque mai realmente in discussione. Dopo il ritiro in Hopman cup l’abisso per Genie non sembra aver fine. Contando i tre capitomboli nel torneo di esibizione a squadre sono nove le sconfitte consecutive sul curriculum di Bouchard, sei in match ufficiali; l’ultima vittoria risale al primo turno di New Haven contro Lauren Davis. Tanto che la bella giocatrice canadese sembra guardarsi attorno, sportivamente parlando.
Proud new owner of a cricket bat! Have no idea what to do with it, as per the confusion on my face. Thanks to @HurricanesBBL & George for the bat and jersey and quick swing lesson 🏏😅 pic.twitter.com/kujthtEez7
— Genie Bouchard (@geniebouchard) January 7, 2018
Negli altri match da segnalare il ritorno alla vittoria nel circuito maggiore di Anna Lena Friedsam, tedesca n. 507 del mondo che non vinceva un incontro da Wimbledon 2016, e della giovane wild card australiana Jaimee Fourlis (classe 1999) che si è liberata in due set di Stojanovic.
Diego Serra
Risultati:
HOBART
[5] L. Tsurenko b. T. Babos 7-6 (2) 6-2
M. Vondrousova b. N. Vikhlyantseva 6-4 6-3
[WC] J. Fourlis b. [Q] N. Stojanovic 7-5 7-6 (9)
D. Vekic b. [7] T. Maria 6-4 6-2
A-L Friedsam b. [Q] A. Van Uytvanck 4-6 7-6 (4) 6-4
[2] E. Mertens b. [Q] K. Nara 6-0 6-4
[Q] K. Flipkens b. Kr. Pliskova 5-7 7-5 6-3
H. Watson b. S. Cirstea 7-5 6-3
A. Sabalenka b. [WC] E. Bouchard 6-4 6-3
[1] S. Zhang b. M. Linette 7-5 6-3
SYDNEY
D. Cibulkova b. [8] A. Sevastova 6-3 6-1
[Q] C. Giorgi b. [6] S. Stephens 6-3 6-0
B. Strycova b. D. Kasatkina 7-5 1-6 6-4
A. Barty b. [Q] V. Cepede 6-3 6-4
A. Kerber b. L. Safarova 6-7(3) 7-6(8) 6-2
K. Bertens b. [Q] K. Ahn 6-2 6-4
P. Kvitova b. M. Lucic-Baroni 6-1 RIT.
[Q] C. Bellis b. M. Rybarikova 7-6(2) 6-0