COPPA DAVIS, Ottavi di finale
FRANCIA-OLANDA 2-1 (Raffaello Esposito)
N. Mahut/P.H. Herbert b. R. Haase/J.J. Rojer 7-6(6) 6-3 6-7(3) 7-6(2)
La Francia vince il doppio e mette la testa fuori dal cul de sac – del resto quell’espressione l’hanno coniata loro – dove si trovava dopo la scelta sorprendente di schierare Adrian Mannarino nel primo singolare di ieri. Certo, Thiemo de Bakker ci ha messo del suo ma l’altro, divorato dalla tensione all’esordio da titolare in Davis, è stato onestamente inguardabile. Giocano Mahut ed Herbert per i padroni di casa mentre gli olandesi affiancano il singolarista Haase a Rojer, un maestro della specialità.
Il primo set è una battaglia a coltello che indirizza emotivamente le sorti dell’intero incontro. Gli ospiti servono per primi e a sinistra – sui punti che contano – rispondono Herbert e Haase. L’Olanda lo meriterebbe ma a vincerlo è la Francia. Herbert si deve salvare in due occasioni dal 15-40, per un totale di cinque palle break annullate, molte delle quali con il servizio. In risposta però è una sentenza, molto più efficace del suo socio. Il doppio transalpino si issa faticosamente al tie break e lo vince dopo essere andato sotto 3-4 su un passante al centro di Haase. In quel momento sale in cattedra Herbert che recupera con ottima risposta seguita da passante e conquista poco dopo un primo set point con il servizio. Non è quello buono ma Haase, il meno adatto dei quattro, regala quello decisivo sparando fuori una comoda volée alta solo da chiudere. Con lo stomaco più leggero la coppia francese risolve presto il secondo set, ed è ancora Robin a commettere gli errori decisivi. Su servizio Rojer, prima salta fuori tempo steccando malamente un lob di Mahut, poi mette out una risposta al corpo. I galletti salgono senza intoppi fina al 5-3 ma qui Herbert deve salvarsi due volte. Lo fa con un ace – dopo il doppio fallo del 30-40 – e con una gran prima sul vantaggio esterno che Mahut chiude comodamente. Sul set point scambio fantastico con almeno dodici (non li ho contati…) batti e ribatti a rete prima dell’errore decisivo degli ospiti.
Il terzo parziale corre veloce verso un altro tie break, turni rapidi in battuta e nemmeno l’ombra di un’occasione concessa. E sul più bello, con i francesi avanti di un mini-break e il pubblico che già pregustava la vittoria in straight set, Mahut cede entrambi i propri punti in battuta e si va al quarto. Sembra non esserci nulla di facile per i francesi in questo week end di Davis. Costringono per due volte Rojer a sudare sette camicie per tenere la battuta ma il break lo subisce Herbert e sul 3-5 il quinto set è dietro l’angolo. Ma è lo stesso Herbert a riscattarsi propiziando il break del riaggancio e giocando un tie break da urlo, coronato dal siluro in risposta che vale il 5-1. È Mahut a chiudere con la prima palla un match che stava diventando insidioso. Come tutto per loro in questi giorni. Domani Gasquet gioca sicuro ma per Pouille bisognerà attendere la mattinata per il responso definitivo.
SPAGNA-GRAN BRETAGNA 2-1 (Michele Trabace)
P. Carreno Busta/F. Lopez b. D. Inglot/J. Murray 6-4 6-4 7-6(4)
Il doppio è spagnolo- Sulla terra rossa di Marbella l’inedita coppia formata da Feliciano Lopez (probabilmente nella sua ultima avventura in Coppa Davis) e Pablo Carreno Busta supera Jamie Murray e Dominic Inglot, regalando cosi il punto del 2 a 1 con cui la Spagna passa a condurre sulla Gran Bretagna. Niente sorprese oggi, troppo forte il duo di casa che liquida in tre set i britannici, concedendo una sola palla break in tutto l’arco dell’incontro; il doppio torna ad essere una solida realtà, visto che nello scorso anno ci furono le sconfitte contro la Croazia e la Serbia. Domani si disputeranno gli ultimi due singolari, con la Roja che dopo questo risultato può sentirsi più tranquilla, ma si sa che in Davis ogni punto va conquistato sul campo.
Il primo parziale vede subito la coppia spagnola strappare il servizio agli avversari nel game inaugurale; solo una palla break concessa in tutta la prima partita (sarà l’unica) e nel decimo gioco, con un ace e un servizio vincente di Carreno Busta, la Spagna incamera il primo set per 6-4. In maniera analoga a quanto successo in precedenza arriva un altro break in avvio per gli iberici, i quali avrebbero diverse occasioni per incrementare il vantaggio, ma non rischiano nulla al servizio e di nuovo nel decimo game certificano la loro superiorità con un altro 6-4. Più equilibrata è la terza frazione, Lopez e Carreno rimangono solidi alla battuta, mentre la coppia britannica offre tre palle break, ma riescono a salvarsi; epilogo naturale dunque è il tie-break. Gli spagnoli dominano e si portano avanti 6-2, chiudendo definitivamente i conti al terzo match point con una volee di Feliciano Lopez dopo due ore e ventotto minuti di gioco. Capitan Bruguera e tutto il pubblico applaudono soddisfatti.
SERBIA-USA 0-3 (Michele Blasina)
R. Harrison/S. Johnson b. N. Milojevic/M. Zekic 6-7(3) 6-2 7-5 6-4
Day 2 di coppa Davis allo Sportski Centar di Nis. La Serbia, reduce dalla doppia sconfitta nei singolari di ieri, cerca di rimediare portando a casa almeno il doppio, specialità di casa Zjimonic, nella speranza di uno spiraglio in modo da giocarsi il tutto per tutto domenica.
La coppia Miljia Zekic- Nikola Milojevic, rispettivamente 302 e 183 ATP, prova a servire il piatto della vendetta ai loro avversari Ryan Harrison, nel 2017 tra i partecipanti al master londinese di specialità, e Steve Johnson, sempre munito di baffetto portafortuna. Èun primo set dai colori inaspettati quello a cui si assiste; dal 2 pari in poi la coppia statunitense vive un momento di appannamento, che i serbi non si lasciano sfuggire, realizzando punti in serie ravvicinata fino al momento dell’ incredibile break sul 4 a 3. La qualità del gioco è davvero alta, la battaglia si concentra soprattutto a ridosso della rete, dove i padroni di casa dominano incontrastati. Il primo set si chiude al tie break 7 a 3 per i serbi. Reazione d’orgoglio nel secondo set degli statunitensi, che si ricordano improvvisamente di essere entrambi specialisti di doppio e di viaggiare nelle prime posizioni al mondo: 6 a 2. Si affrontano due popoli che nell’amor di patria hanno le loro radici, ogni punto è lottato come fosse l’ultimo. Un terzo set combattuto vede gli americani aggiudicarsi il break del 6 a 5, per chiudere nel game successivo.
Si arriva dunque al quarto. Un MTO per Zekic all’avvio del terzo game, presumibilmente la schiena, sembra far pendere la bilancia ancora di più a favore degli USA; ed è infatti degli Stati Uniti il quarto set, che sancisce la qualificazione ai quarti di finale del team a stelle e strisce. Stati Uniti che giocheranno in casa o contro il Belgio (molto presumibilmente) o contro l’Ungheria.