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Sig. Alessio Masera, nel 2018 lo Sporting Club Selva Alta compie 50 anni, un traguardo importante.
Sì! Abbiamo appena compiuto cinquanta anni, abbiamo già iniziato i festeggiamenti nel 2017 con vari eventi e feste, che hanno raccolto grande interesse da parte dei soci.
È curioso il nome, per una associazione sportiva…
Il club sorge all’interno del parco del Ticino, da un’idea di alcuni imprenditori vigevanesi (lungimiranti, visto che si parla di 50 anni fa…) che pensarono di costruire questo polo sportivo al bordo della città. Fu acquisito un terreno grande, che ha permesso di implementare strutture importanti, tanto che si potrebbe quasi definire un “villaggio turistico in città”.
Infatti al Selva Alta si possono fare moltissime attività oltre al tennis.
Il tennis resta l’attività principale: abbiamo 6 campi in terra battuta e 2 in sintetico Play it. Inoltre la struttura è composta da un campo da basket, uno da calcio a 7, uno da beach tennis e beach volley, palestra, una piscina grande ed una per bambini, oltre ad una zona divertimento per i più piccoli. Il Selva Alta offre anche una zona dedicata al maneggio, ed a fianco al club (ma è una struttura autonoma) un golf club. I soci giocano prevalentemente a tennis, ma usano molto anche la piscina e la palestra, sia di supporto al tennis agonistico e non che con corsi. Per i meno giovani, non mancano aspetti ricreativi come il biliardo, il “classico” Burraco e via dicendo.
Attualmente quanti soci ha il club e quanto costa?
Abbiamo circa 700 soci, la quota costa 1900 euro all’anno. Per i nuovi soci abbiamo uno sconto del 40% il primo anno, poi il 20% al secondo e quota piena dal terzo. La quota sociale include l’utilizzo dei campi da tennis in modo illimitato, con un contributo per le spese di luce e riscaldamento nel periodo invernale. Le altre attività del club sono libere, tutto incluso: piscina, palestra…
Quindi la vita sociale è abbastanza movimentata, viste le tante opportunità per i frequentatori.
Assolutamente, e la priorità oggi del club è quello di coinvolgere i soci a venire e sfruttare tutte le strutture, e soprattutto coinvolgere i giovani cittadini per attirare nuovi giocatori e nuovi soci.
La priorità della attuale dirigenza è pertanto attrarre nuovi soci giovani?
Sì, reclutare giovani e famiglie. A Vigevano c’è una buona qualità della vita, ma riteniamo che con i problemi attuali della nostra società sia importante avere uno spazio in cui stare bene, passare il weekend o le ore serali tra settimana facendo sport ed attività in un ambiente sano. Ancor più per i giovani, che possano praticare sport e tante attività in un ambiente controllato e tranquillo.
Il tennis è il focus del club, ed immagino anche la scuola e l’insegnamento.
Esatto, soprattutto d’inverno la scuola tennis è il focus principale. Abbiamo attualmente circa 90 allievi, e formiamo molte squadre, a partire dagli under più piccoli fino alla serie D. La serie C è composta tutta da ragazzi della nostra scuola, fino ad arrivare alla serie A che è il fiore all’occhiello. Per i giovani è importante sapere che puntiamo alla loro crescita, con varie squadre che li possono accogliere, anche la serie A in prospettiva.
Ho visto sul vostro sito anche una proposta per i piccolissimi “campioncini della mamma” 4-5 anni, come si svolge?
È una attività propedeutica al tennis, una ginnastica con in mano la racchetta. L’esigenza è nata dal constatare come i bambini non giocano più nei cortili, all’aperto, e non sono più pronti come una volta all’attività psicomotoria. La proposta cerca di coordinare i piccoli, usando strumenti, racchettine, palline depressurizzate, ecc. Sono un insieme di giochi ed attività propedeutiche per conoscere il proprio corpo e poi entrare nel vero insegnamento del tennis.
Nel 2017 avete disputato la Serie A2 maschile, con la promozione in A1. Prospettive per il 2018?
L’anno scorso abbiamo disputato la A2 dopo la retrocessione dall’A1. Fu un’annata davvero sfortunata… Marcora, uno dei nostri giocatori di punta, fu bloccato dagli infortuni nel periodo del campionato, e Cecchinato fermato dalla squalifica, quindi ci mancarono i due tennisti che dovevano essere determinanti. La squadra nel 2017 è rimasta la stessa, senza Cecchinato ma con Bega. Con un buon campionato abbiamo ottenuto la promozione in A1, e ci presenteremo il prossimo autunno con una squadra composta dagli stranieri Jaroslav Pospisil, il bielorusso Uladzimir Ignatik (attualmente vicino al n.150 del ranking ATP), gli azzurri Roberto Marcora e Alessandro Bega, e Filippo Baldi, che è di casa e quindi del nostro vivaio. È la nostra “stellina” se possiamo così definirlo. Avevamo una buona squadra, diciamo di serie B, con il nostro capitano e giocatore Giovanni Rossanigo che è sempre stato il “motore” della agonistica del Selva Alta. Con l’esplosione da giovane di Filippo Baldi, abbiamo capito di aver tra le mani qualcosa di davvero importante, quindi abbiamo iniziato ad allestire una squadra più competitiva per farlo giocare in casa. Ed anche per la città, siamo una realtà piccola, tutti lo conoscono ed è bello avere un nostro atleta a competere al massimo livello nel club e nel tennis internazionale. In due anni siamo passati dalla C alla A2, fino all’approdo in A1. Quella del 2018 sarà la nostra terza esperienza nella massima divisione. Inoltre puntiamo moltissimo sul prossimo campionato di serie C, perché giocheranno tutti ragazzini del nostro circolo, quindi sarà un momento di crescita importante ed è molto sentita dal club. Le nostre squadre sono molto seguite: quando c’è la serie A abbiamo oltre 300 spettatori. Ci teniamo a sottolineare che la gestione della squadra di serie A non pesa sui soci, l’impegno economico della stagione sportiva è coperta dai nostri molti sponsor, aziende locali che con passione (molti sono di proprietà di soci) sostengono il nostro impegno. Sono Agenzia di Vigevano di Banca Generali, Atom Spa, Texon Italia, Lodigiani Auto, Tecnogi, Stav SpA, R.G.A., Cartiere Cama, Solazzo Calzature, BR1 Group, Eni, Icaiplast Spa, Farina, Vipetrol, Mega Stampi, Astoria.
Organizzerete anche nel 2018 il torneo ITF Futures?
No, al momento non è in programma. Stiamo adesso vivendo una fase di rinnovamento dall’organizzazione della scuola tennis, per cui attualmente non crediamo di rifare il torneo. A maggio con l’inizio della nuova gestione della scuola tennis valuteremo se organizzare il torneo internazionale oppure passare direttamente al 2019. Sono costi importanti ed è difficile rientrare, quindi sono scelte che vanno valutate bene. Lo staff tecnico? Oggi è composto da me, Giovanni Rossanigo che è il responsabile della squadra e colui che ha creato l’intero movimento di vertice, ed il vice Presidente Umberto Mazzucco, altro personaggio di spicco nel club e determinante allo sviluppo del settore tennis nel club.
Una curiosità per chiudere, ci sono degli eventi particolari nell’annata che coinvolgono i soci?
Sì, in primavera ed inizio estate organizziamo delle feste in piscina, con musica e cena, che sono molto frequentate. Inoltre a breve faremo una cena medioevale, qualcosa di unico che lega al nostro territorio, e che i soci accolgono molto volentieri.
Marco Mazzoni