Ultima giornata di primi turni, senza sorprese particolari, e primi ottavi di finale, questi sì con qualche sorpresa, a Budapest. Il torneo ungherese, giunto ora alla sua ventunesima edizione, viene giocato per la seconda volta nel circuito sul cemento indoor. Fino al 2016 veniva infatti giocato sulla terra battuta, regalando discrete gioie ai colori azzurri: nel 2000 Tathiana Garbin vinse in finale contro l’olandese Boogert il primo (e resterà l’unico) torneo WTA in carriera, nel 2011 Roberta Vinci conquistò il titolo su Irina-Camelia Begu, e l’anno successivo Sara Errani tenne la coppa nel Bel Paese spuntandola in due set su Elena Vesnina.
Quest’anno la rappresentativa italiana ha purtroppo fatto già le valigie: Vinci, dopo aver superato le qualificazioni, ha perso ieri contro Sasnovich, e Paolini è stata fermata all’ultimo turno del tabellone cadetto da Arina Rodionova.
AVANTI LE PRIME TRE – Facevano oggi l’esordio le prime tre teste di serie del tabellone. Dominika Cibulkova ha sconfitto piuttosto agevolmente 6-3 6-3 la speranza locale Fanny Stollar, diciannovenne al numero 210 della classifica. La differenza l’ha fatta il servizio: solo il 48% di prime palle in campo per Stollar e 5 break subiti su 9 turni di battuta. Troppo poco per poter competere contro una delle ribattitrici migliori del circuito. L’ungherese si porta comunque a casa l’esperienza di aver giocato contro una top 50: prima di oggi aveva affrontato solo Vesnina a Charleston lo scorso anno. La seconda testa di serie, Shuai Zhang (34 WTA) ha battuto senza troppi patemi Arina Rodionova (132) 6-2 6-2, senza mai perdere il servizio durante l’incontro. Esordio ancora più semplice per la beniamina di casa, e probabilmente favorita del torneo, Timea Babos (35 WTA), che ha lasciato un solo gioco alla malcapitata Tatjana Maria (57 WTA), alla settima sconfitta su otto incontri quest’anno. Babos lo scorso anno vinse il titolo in tre set su Lucie Safarova.
VAN UYTVANCK TRAVOLGE BUZARNESCU – Alison Van Uytvanck (80 WTA) ci mette poco più di un’ora e solo tredici giochi per sconfiggere la quinta testa di serie, la rumena Mihaela Buzarnescu (39 WTA): 6-1 6-0 il punteggio a favore della belga. E dire che Van Uytvanck aveva perso tutti e tre gli incontri giocati nei tabelloni principali in questo avvio di 2018. Buzarnescu veniva invece dagli ottavi di Doha (dove si era fatta notare più per gli sfottò ad Ostapenko) e dalla finale raggiunta ad Hobart a gennaio. Fuori anche la sesta testa di serie, Sasnovich (47 WTA), eliminata in tre set da Petra Martic (56 WTA), in una partita durata oltre due ore e fatta di 15 break. Mestamente eliminata anche Sabine Lisicki: la tedesca, tormentata nelle ultima stagioni da un infortunio alla spalla e scesa ora al numero 173 WTA, fatica ancora a tornare ai livelli che le competono. La slovacca Kuzmova (121 WTA) ha pochi problemi a superarla: 6-2 6-4 in un’ora.
Risultati:
Primo turno
[1] D. Cibulkova b. [W] F. Stollar 6-3 6-3
K. Flipkens b. M. Niculescu 6-3 7-5
[3] T. Babos b. T. Maria 6-1 6-0
[Q] J. Cepelova b. C. Witthoeft 6-2 6-2
[2] S. Zhang b. [Q] A. Rodionova 6-3 6-2
Secondo turno
P. Martic b. [6] A. Sasnovich 3-6 6-4 6-4
[L] V. Kuzmova b. S. Lisicki 6-2 6-4
A. Van Uytvanck b. [5] M. Buzarnescu 6-1 6-0