La prima esperienza con un allenatore extra-familiare è durata poco per Alexander Zverev, che sta iniziando a bruciare anche qualche tappa di troppo. Nelle ultime ore Marca ha informato della separazione tra il classe 1997 di Amburgo e Juan Carlos Ferrero, a giudicare dal comunicato anche piuttosto brusca sia nei tempi che nei modi. Si parla di “insormontabili differenze a livello professionale”, per entrare poi più nel dettaglio: Ferrero intendeva rendere il suo assistito un professionista a tutto tondo, non soltanto sul campo di gioco, allo scopo di ottenere risultati migliori attraverso un maggiore livello di maturità; al contrario, Zverev ha preferito mantenere piena libertà su come impiegare il proprio tempo al di fuori dei match e delle sessioni di allenamento. I risultati deludenti di questo inizio di stagione, in cui il “Next Gen” è apparso a tratti non troppo concentrato, devono aver contribuito all’acuirsi della divergenza.
Quello di super coach di Zverev era il primo ruolo ufficiale ricoperto dal valenciano nel circuito ATP dai tempi del ritiro, avvenuto nel 2012 al defunto torneo di casa. L’ex numero 1 al mondo nel 2003 aveva iniziato a seguire il tedesco lo scorso 20 di luglio, inizialmente soltanto per la stagione estiva del cemento americano, unendosi successivamente in pianta più stabile al team dopo gli ottimi risultati di quel bimestre (tra cui il titolo Masters 1000 alla Rogers Cup di Montreal). Risulta facile immaginare l’amarezza da parte di Ferrero: accettando l’estensione di un anno della partnership, aveva messo da parte la propria JC Ferrero Equelite Sport Academy, dove aveva preso residenza per mantenere uno stretto contatto con gli iscritti (tra i quali figurava anche la grande promessa del tennis iberico Nicola Kuhn) dei quali curava in prima persona gli allenamenti. Per Zverev Ferrero aveva inoltre rinunciato a ricoprire il ruolo di capitano del team Spagna di Coppa Davis, offertogli in settembre.
Ognuno per la sua strada allora, fin da subito, dato che Zverev ripartirà dall’ATP 500 di Acapulco, in programma tra pochi giorni, con il padre (ex giocatore con un best ranking di numero 175) di nuovo alla guida dei suoi allenamenti. Il tedesco ha però già fatto sapere che potrà contare sul supporto tecnico di Boris Becker per alcune settimane, senza essere tuttavia più preciso a riguardo. Dalla separazione con Novak Djokovic, Becker è rimasto libero e si trova ora in una situazione economica personale che sfiora il tragico: i due potrebbero finire per essersi utili a vicenda. In ogni caso, del progetto a lungo termine di “Mosquito” – che aveva risposto a una domanda sulla possibilità di Zverev di raggiungerlo tra i giocatori capaci di conquistare la vetta del ranking parlando più realisticamente di 2019 – si dovrà occupare qualcun altro. Nei prossimi mesi, o settimane, potrebbe spuntare fuori qualche altro nome.