Nella città del Cristo Redentore si sono disputate le semifinali del Rio Open. A contendersi il titolo saranno Fernando Verdasco, testa di serie n. 8, che ha stoppato Fabio Fognini, quinto favorito del seeding, e Diego Schwartzman, sesta forza del torneo, che ha fermato la corsa di Nicolas Jarry.
FABIO FA 31, MA NIENTE FINALE – Questa volta non riesce la rimonta a Fabio Fognini. Dopo aver recuperato in tre incontri consecutivi ed aver salvato anche dei match point, il ligure cede a Fernando Verdasco, giocatore contro cui aveva perso le altre due sfide disputate sulla terra (4-2 Verdasco il bilancio totale nei testa a testa), che si impone per 6-1 7-5. Si tratta della 17esima sconfitta in 31 semifinali di circuito maggiore disputate; sfuma l’appuntamento con la 15esima finale. Nel primo set Fognini è completamente assente, commette molti errori e lo spagnolo ha pochi problemi a portarlo a casa. Il primo break lo ottiene con una bella risposta di rovescio lungolinea vincente, il secondo grazie ad un errore di rovescio di Fabio dopo una riga colta dall’iberico. Verdasco si distrae e cede uno dei servizi di vantaggio, ma un’altra risposta vincente di rovescio lungolinea lo porta nuovamente a distanza di sicurezza dall’azzurro. Fognini gioca in maniera troppo passiva e non riesce ad avvicinarsi al campo; lo spagnolo ne approfitta e con un’altra bella risposta suggella il parziale.
Durante la pausa Fabio richiede l’intervento del fisioterapista, che gli applica una fasciatura subito sotto il ginocchio sinistro. Nonostante il fastidio, il ligure riesce ad entrare nel match e a fare partita pari. Nel quinto game si procura ben tre palle break consecutive andando a segno con il rovescio lungolinea dopo aver mandato fuori dal campo Verdasco, ma non le sfrutta buttando via soprattutto la terza con un errore di rovescio. Non ci saranno altre occasioni per Fognini, che nel decimo game si ritrova più volte a due punti dalla sconfitta. Sconfitta che arriva due giochi più tardi, al primo match point per Fernando, che converte grazie ad un rovescio di Fabio largo di poco. Con questo risultato Fognini è comunque sicuro di tornare tra i primi 20 del ranking dopo oltre tre anni. L’ex top 10 Verdasco domani disputerà contro Diego Schwartzman la ventitreesima finale in carriera (contro 22 avversari diversi). Intanto Nando si è portato a casa il primo trofeo della settimana. In coppia con il connazionale David Marrero ha infatti conquistato il titolo del doppio, superando in una finale tiratissima Metkic/Peya per 10-8 al super tiebreak, dopo quasi due ore di gioco.
!CAMPEONES! 🇪🇸 / 🇪🇸
📹@TennisTV pic.twitter.com/Y4PdeBjMra
— Rio Open (@RioOpenOficial) February 25, 2018
A DIEGO NON SERVE BRILLARE – Diego Schwartzman si era infatti imposto sul cileno Nicolas Jarry, sorpresa del torneo, nella prima semifinale con il punteggio di 7-5 6-2, in un match in cui gli errori hanno dominato sul bel gioco. Giudice di sedia dell’incontro è il discusso Bernardes, anche oggi non impeccabile. Jarry, 28 cm più alto di Schwartzman, è molto aggressivo da fondo campo e inizia l’incontro servendo molto bene e trovando interessanti accelerazioni con il dritto, con cui tiene spesso lontano dal campo l’argentino. Il primo momento di rottura del match, fino a questo momento molto rapido, arriva sul 3-3; il cileno commette molti errori e concede tre palle break all’avversario, che sfrutta la seconda approfittando di un errore di rovescio di Jarry. Schwartzman sale 5-3 nonostante due doppi falli, aiutato dal fallosissimo cileno. Anche l’argentino non è da meno e permette al rivale di agganciarlo sul 5 pari. È bravo però a conquistarsi un’altra chance di servire per il set, game nel quale con 2 ace e l’ennesimo rovescio sbagliato da Jarry si procura un doppio set point; non riesce però a sfruttarli e arriva addirittura a concedere due palle del contro break al cileno, che spreca sbagliando in entrambi i casi la risposta; il terzo set point è quello buono, grazie all’ovvio contributo di Nicolas, che questa volta manda sulla rete il dritto. Come detto, sono gli errori a decidere l’incontro.
Schwartzman ha bisogno del minimo impegno per portarsi sul 4-1 del secondo set, con Jarry che sbaglia qualunque cosa, compreso un inguardabile schiaffo al volo di dritto dopo aver servito. Nel sesto game il ventiduenne cileno sembra risvegliarsi, ma non è in grado di convertire nessuna delle due palle break che si procura. Nel game successivo annulla con una bella prima di servizio un match point a Schwartzman, rimandando così la conclusione di qualche minuto, poiché l’argentino – tornato alla battuta – non ha problemi a sfruttare la prima delle tre palle match con un rovescio lungo linea difficile da controllare per Jarry. Nonostante Diego non sia sembrato il giocatore ammirato spesso la scorsa stagione, ma anche contro Nadal a Melbourne, giunge alla sua prima finale in un torneo ATP 500 senza aver smarrito alcun set per strada e da lunedì, comunque vada, debutterà tra i primi 20 del mondo.
Risultati:
[6] D. Schwartzman b. N. Jarry 7-5 6-2
[8] F. Verdasco b. [5] F. Fognini 6-1 7-5