COPPA DAVIS, QUARTI DI FINALE
ITALIA-FRANCIA 1-2
P.H. Herbert/N. Mahut b. S. Bolelli/F. Fognini 6-4 6-3 6-1 (dalla nostra inviata a Genova)
La Francia conduce le danze, in campo e in tribuna. Così come sugli spalti gli spettatori d’Oltralpe si spendono in un tifo indefesso e intenso, Nicolas Mahut e Pierre Hugues Herbert spadroneggiano in campo dominando Fognini e Bolelli, che non sono mai riusciti a organizzare un’offensiva in grado di impensierire gli avversari. La prestazione degli azzurri è al di sotto delle aspettative e Fabio e Simone subiscono un severo 6-4 6-3 6-1 in 1 ora e 52 minuti. Ora risalire la china questa domenica sarà impresa ardua.
LA PARTITA
“Il doppio sarà molto importante, se non decisivo” aveva affermato venerdì Fabio Fognini dopo aver regalato all’Italia il suo punto nel singolare contro Jérémy Chardy. Senza contare che si tratta del remake di quella finale a Melbourne del 2015 che ha visto brillare e trionfare l’affiatato duo Fognini/Bolelli a spese della coppia Mahut/Herbert, che tanto ha vinto poi negli ultimi tre anni. La finale australiana è l’unico precedente tra i quattro tennisti.
Quest’oggi, nel verde di Valletta Cambiaso, Fabio e Simone andavano a caccia di un preziosissimo punto per avvicinarsi ulteriormente alla agognata semifinale. Dall’altra parte della rete, dicevamo, i campioni uscenti di Roma, Nicolas e Pierre-Hugues. I francesini, che in bacheca vantano soprattutto due sigilli major – allo US Open (2015) e a Wimbledon (2016) – e altri cinque trofei “1000”, formano una delle coppie pù affiatate del circuito; finora hanno perso soltanto contro Cilic/Dodig nella semifinale Croazia/Francia del 2016. Dal 2011, su nove doppi disputati insieme in Davis, la coppia azzurra ha vinto ben sette volte.
Tamburi, canti, sonagli, bandiere sventolanti, cori e danze dei tifosi francesi scandiscono fin dall’inizio i punti dell’incontro. Un match che sembra presentare un certo equilibrio poiché, nel primo parziale, le due coppie giungono sul 4-4. I tifosi francesi accompagnano i loro beniamini con ogni sorta di canti e musica sovrastando i timidi incitamenti degli spettatori italiani. Perfino durante gli inni nazionali cantati dalle tribune ad inizio match la Francia si fa sentire di più rispetto all’Italia: se la Marsigliese viene intonata a squarciagola, l’inno italiano viene timidamente accennato. Comunque, sul 5-4 per la Francia, una serie di errori fatali da parte di Fabio e Simone (uno smash di Fognini sulle tribune e due doppi falli di Bolelli) regalano un pericoloso 6-4 alla coppia francese. Un episodio insolito, all’inizio del set, sorprende per un attimo pubblico e giocatori poiché uno spettatore italiano in carrozzina protesta urlando tra la prima e la seconda palla di servizio: “Ho fatto 200 km per venire qui, sono in carrozzina e non si vede niente! Dateci un posto come si deve!” In effetti il problema dei posti mal distribuiti si è visto fin da ieri con tanti spettatori che hanno dovuto assistere alle partite in piedi.
Se Fognini e Bolelli sembrano alquanto storditi dall’esito del primo set, parte degli spettatori italiani, invece di sfidare quelli francesi con altrettanto tifo per i propri giocatori, comincia ad inveire contro i tifosi avversari tra fischi e ingiurie. Non un bello spettacolo. Anche perché gli incoraggiamenti da parte dei transalpini, seppur insistenti e rumorosi, non trascendono mai in atteggiamenti antisportivi. La crisi italiana continua inesorabile nel secondo parziale. Fabio e Simone sono sempre più imprecisi e fallosi, dando l’impressione di perdere via via le energie. I francesi volano sul 4-0, dopo aver inflitto il break a zero nel secondo gioco, approfittando anche dei tanti errori degli azzurri, mentre il match continua ad essere scandito dai canti dei transalpini e dai fischi di una parte dei tifosi italiani verso i fan francesi, stanchi di sentire cori e trombette. Dopo 46 minuti di gioco, il pubblico italiano si lascia andare al coro di “Italia! italia!” che, però, dura poco. Ma ecco che Herbert inanella alcuni errori di troppo e gli azzurri si avvicinano sul 3-5. Sarà un fuoco di paglia. Alla fine, anche il secondo parziale è ad appannaggio dei francesi che comunque producono in campo un tennis estremamente solido e preciso, ottimi sia in attacco che da fondo, incappando in pochissime sbavature.
La musica è la stessa anche nel terzo set. “Nico” e Pierre-Hugues continuano a dominare con ottime soluzioni da parte di entrambi. Prendono il largo sul 4-1 per poi chiudere in 1 ora e 52 minuti 6-4 6-3 6-1. I ragazzi di Yannick salgono così 2-1 e la semifinale è sempre più vicina. Domenica l’impresa sarà molto ardua per gli azzurri, considerando che il punto di oggi ha dato ulteriore fiducia e adrenalina ai francesi.
IL COMMENTO DI UBALDO E TARANTINO
LE CONFERENZE STAMPA
Grande soddisfazione da parte di Noah che riconosce l’ottima prestazione di Mahut e Herbert. Ora fari puntati sul match tra Lucas Pouille e Fabio Fognini: “Tra Fabio e Lucas vincerà chi sarà più forte mentalmente” dichiara il saggio Yannick che, come ieri, non lesina le battute ironiche e autoironiche ai giornalisti. A proposito del toilette break richiesto da Bolelli all’inizio del terzo set, Yannick commenta: “Il toilette-break? Mah, io non capisco, ho giocato per vent’anni e non ho mai avuto voglia di andare alla toilette. Ora i giocatori lo fanno spesso“. E cosa pensa Noah dello stato fisico di Fognini? “Ho visto che oggi aveva un bella fasciatura al ginocchio, però poi ho visto che si muoveva benissimo“. Fognini, con un’espressione alquanto abbattuta, in conferenza stampa non si esprime; tuttavia, in alcune dichiarazioni per la televisione, conferma di sentire la stanchezza dopo il match e di avvertire un fastidio alla schiena: “Ora vado a riposarmi e a sottopormi a trattamenti alla schiena per rimettermi in sesto per domani“.
Molto soddisfatti invece Mahut e Herbert che confermano alla stampa di aver voluto puntare su un tennis solido e aggressivo: “Abbiamo puntato sull’incisività. Abbiamo servito bene e attaccato bene“. Cosa pensano della reazione del pubblico italiano? “È la Coppa Davis, è così. Ed è per questo che ci piace tanto. Ma siamo riusciti a rimanere concentrati; soprattutto quando i tifosi francesi hanno intonato la Marsigliese all’inizio del terzo set, temevamo che l’atmosfera si scaldasse ancora di più sugli spalti ma poi è andata bene“. Un giudizio sulla prestazione di Fognini? “Fabio è così, non sai mai cosa aspettarti con lui, è capace di giocare un tennis fantastico e di fallire un match quando meno te lo aspetti“. Resta positivo invece Corrado Barazzutti: “Certo che sono ancora fiducioso. Ora ci concentriamo sul match di domani tra Pouille e Fognini. Se Fabio gioca bene, ha buone possibilità con Lucas. Possiamo ancora recuperare“. Corrado bacchetta invece gli spettatori italiani perché “invece di prendersela con i tifosi francesi, avrebbero potuto sostenere di più i nostri ragazzi, sempre ovviamente con sportività“.