da Barcellona, il nostro inviato Federico Bertelli
NADAL SUDA – Next please! Al termine di un secondo set combattuto in cui Klizan vende la cara la pelle, Nadal continua nel suo ruolino di marcia sulla terra e aggiorna il suo record di set vinti consecutivamente sul rosso a 42. Partita che vedeva un ovvio favorito, ma che sulla base dei precedenti lasciava intravedere qualche spiraglio. Nel 2014 il tennista di Bratislava aveva battuto a Pechino Nadal in tre set su cemento e nel 2013 al Roland Garros 2013 – senza dubbio il posto peggiore dove poter sfidare Rafa – ne era uscito con un onorevole sconfitta in 4 set, avendo vinto il primo set e perdendo di misura con un deficit di solo un break i restanti parziali. In quel match Martin era stato molto bravo a tenere Nadal sotto il 40% di trasformazione sulla seconda di servizio (Rafa in carriera sul rosso ha una percentuale spaventosa di trasformazione sulla seconda di servizio del 59%). Oggi nel secondo set – durato 74 minuti – non è riuscito a essere così incisivo in risposta ma è comunque riuscito a difendersi con le unghie al servizio grazie a un 71% di prime palle e arrivando anche a set-point per ben tre volte, senza però riuscire a trovare il colpo del KO.
Lo slovacco nel secondo comincia a tirare forte, alternando anche qualche bella soluzione con le palle corte, che gli aveva consentito di andare subito avanti di un break nel set. Giunti però sul 5-4 e servizio Klizan Nadal scala marcia e aumenta la pressione; l’intensità emotiva con cui gioca ora Rafa si nota anche dai vamos che fioccano come non si vedeva da un po’. Si tratta insomma di un segnale evidente che Rafa era stato veramente messo sotto pressione e aveva dovuto dar fondo anche alle riserve per cavarsela. Il treno passa in questo game per Klizan tre volte, ma nel tentativo di forzare non riesce ad afferrarlo. Da qui in poi Nadal infila 3 giochi consecutivi e al secondo match point porta a casa il match. Prossimo incontro con il vincente di Bautista – Goffin, con il belga che potrebbe dargli qualche grattacapo se riuscisse a riprodurre la forma che aveva mostrato nella finale di Montecarlo dell’anno scorso, e che qua abbiamo visto nei finali di partita dei match giocati fin qui.
TSITSIPAS IMPRESSIONANTE – Se la stampa spagnolo titolava oggi con un “Nadal tremendo”, dopo questa prestazione, di grande tennis durata meno di 90 minuti, il primo aggettivo che viene in mente per Tsitsipas è impressionante. Un po’ l’avevamo visto arrivare, noi di Ubitennis avevamo seguito tutti i match della promessa greca ed è stato un crescendo rossiniano; titubante con Moutet, buono con Schwartzman, di carattere con Ramos ed eccellente oggi e si qualifica per la sua prima semi in un ATP 500.
Un match che comincia male per il giovane greco che risente un po’ dell’emozione e va sotto subito di un break in apertura; da notare che nei primi giochi sono ben 7 gli errori non forzati, dato che sporca parecchio le sue statistiche. Decisivo quindi il terzo game in cui salva una palla break per il 3-0 Thiem e da lì, la mente e il braccio cominciano sciogliersi, il rovescio, nei primi game orribile, trova la misura e il diritto comincia ad armarsi. Impressionante la tenuta mentale del ragazzo; sul 2-3 palla break per il greco scambio intenso che si conclude con una rovescio di Thiem giudicato buono. L’anno scorso per una situazione simile era andato in tilt e aveva regalato la partita a Nadal a Montecarlo. Il chaval (ragazzo, in spagnolo), non perde però la compostezza. E continua a macinare tennis.
Primo set che quindi se ne va in 50 minuti, con il greco che inanella una serie di 5 giochi a 1, con Thiem che comincia ad andare in confusione; il gameplan previsto non sembra funzionare più tanto bene: il maretellamento del rovescio di tstsipas non da i frutti sperati, nonostante il greco non riesca proprio a proporre variazioni lungolinea di rovescio pericolose. Il greco, con una superiore aggressività prende quasi sempre il comando delle operazioni e con buone soluzioni di attacco di dritto e una bella sensibilità sia nelle palle corte sia a rete toglie il tempo a Thiem; Nel secondo set la musica non cambia e anzi Thiem va sempre più in confusione che nel 5° gioco regala il break con 4 errori non forzati. Finale in gloria per Stefanos che chiude con un enfatico rovescio lungolinea; impressionante soprattuto la prestazione sulla seconda di servizio: 65% di punti guadagnati, che sulla terra battuata contro Thiem è un gran bel dato; e quel che stupisce è che la prima invece – sempre incisiva quando entrava – non è neppure in giornata di grazia (solo 56% di prime in campo). Insomma, un treno in corsa e vedremo chi riuscità a fermarlo se continuerà a giocare così.
SOLIDO CARRENO – Vittoria tutto sommato abbastanza facile per il tennista di casa Pablo Carreno Busta che regola in 1 ora e 48 minuti il numero 2 del tabellone di Barcelona, Grigor Dimitrov, che probabilmente ha risentito un po’ della maratona con Jaziri, anche se va detto che pure Carreno veniva dalla maratona con Mannarino. Entrambi i giocatori arrivano a questo match avendo salvato match point nei turni precedenti. Precedenti che sono 3-2 per Dimitrov, con Carreno che però aveva vinto l’ultimo precedente alle ATP finals di novembre.
La partita prende subito una piega favorevole per Carreno, che piazza un break in apertura. Dimitrov pareggia subito i conti, ma dà la sensazione di essere sempre un po’ più in affanno rispetto allo spagnolo. Primo set che si chiude con due break di vantaggio per Carreno, che sfrutta soprattutto l’incapacità del bulgaro di difendere la propria seconda di servizio. Nel secondo set la partita viaggia invece sui binari dell’equilibrio con Dimitrov che alza il livello del proprio gioco blindando i propri turni di servizio e riuscendo anche ad avere un paio di break point sul servizio di Carreno – non sfruttate – che avrebbero potuto fare girare il set e forse anche la partita. Si arriva così al tiebreak che viene per lo più caratterizzato da errori non forzati che da vincenti, chiaro sintomo di una certa tensione nell’aria. Il punto di volta è un servizio contestato da Dimitrov che ritiene di essere stato ingiustamente penalizzato facendogli perdere la concentrazione e la partita. Finale di tensione con il bulgaro che trova qualcosa di ridire sia al suo avversario sia all’arbitro. Carreno con questa vittoria porta a casa lo scalpo di un altro top ten, portando il suo record personale a 3 vinte e 22 perse contro questa categoria di avversari.
GOFFIN SOTTO LE STELLE – Terza vittoria consecutiva per Goffin al terzo set, che finisce sempre in crescendo. Partita a scacchi fra due normodotati che sopperiscono alla mancanza di potenza relativa con l’intelligenza tennistica, anche se Goffin dimostra di essere marginalmente più ficcante in ogni reparto; complicato dunque per Bautista trovare la chiave del match, che può portare a casa soltanto allungando gli scambi e sfinendo il belga in battaglie prolungate, cosa che però non avviene. Oltre l’85% degli scambi si chiude con meno di 9 colpi e Goffin riesce a vincere anche alcuni scambi prolungati chiave.
Primo set che scorre in sostanziale equilibrio. Nel tiebreak Goffin sul 2-0 sbaglia un facile smash; da lì, giostra di errori del belga e parziale di 7-1 per Bautista. Nel secondo set invece Goffin parte forte, ma subisce subito il contro-break. Da lì in poi però il belga assume sempre più il comando delle operazioni. Nello scambio entrambi cercano di aspettare il momento giusto per girarsi sul dritto, consci del rischio di lasciare troppo campo sguarnito; in generale però la guerra dei rovesci, che se fossimo in un incontro di boxe sarebbe un incrocio di jab, la vince tendenzialmente Goffin, che riesce più spesso ad aprirsi il campo e a far valere un diritto più incisivo rispetto a quello di Bautista, che spesso scappa in lunghezza quando lo spagnolo cerca di prendere l’iniziativa. Secondo set che prende la strada della Vallonia e parziale decisivo in cui Goffin è bravo a giocare bene i punti importanti, supportato anche da un grande prestazione al servizio (79% di prime palle): infatti entrambi i tennisti hanno due palle break nel set, ma mentre il belga le trasforma entrambe, lo spagnolo le fallisce, con Goffin che chiude a zero il game finale, gelando lo sparuto pubblico rimasto, che a causa del freddo della sera ormai aveva disertato le tribune. Tutt’altra atmosfera è attesa domani per Goffin che troverà sulla sua strada Nadal. Speriamo che la partenza sia migliore di quelle viste fin qui, in quanto non è una saggia idea metterla sulla resistenza con Rafa.
Risultati:
S. Tsitsipas b. [3] D. Thiem 6-3 6-2
[5] P. Carreno Busta b. [2] G. Dimitrov 6-3 7-6(4)
[1] R. Nadal b. [Q] M. Klizan 6-0 7-5
[4] D. Goffin b. [8] R. Bautista Agut 6-7(3) 6-2 6-2