In attesa di capire quale sarà il destino della prossima Coppa Davis (o della sua evoluzione, da decidere in estate), sono state ufficializzate le prime sedi per le sfide dei play-off in programma dal 14 al 16 settembre. In campo scenderanno le squadre eliminate al primo turno del World Group in corso e le aspiranti alla promozione dai gruppi zonali. In palio otto posti nella prossima serie A del tennis mondiale, di cui però non si conoscono ancora le sembianze. Nel frattempo, agli abbinamenti già noti, si iniziano ad associare stadi e superfici.
La sfida più interessante, nell’ipotesi di vedere magari in campo Thiem (assente ad aprile contro la Russia) e Kyrgios, è certamente Austria-Australia. Si giocherà a Graz su clay all’aperto, in uno stadio provvisorio. Il Giappone, eliminato dall’Italia a Morioka, per sfidare la Bosnia ha scelto Osaka dove vanta un precedente favorevole: nell’ultimo play-off superò il Brasile sul cemento dell’Utsubo Tennis Centre. Dzumhur e compagni cercano un inedito accesso al tabellone mondiale. Sarà Budapest invece la casa dell’Ungheria, che manca tra i grandi dal 2006: il Kopaszi Dam, campo su clay all’aperto, ospiterà l’assalto contro la Repubblica Ceca. La Glasgow Emirates Arena (casa Murray?) è la cornice di Gran Bretagna-Uzbekistan, mentre la Svizzera ha scelto il cemento indoor di Biel per provare a scacciare la maledizione Svezia (sempre ko nei sei precedenti).
Restano da definire le sedi del derby sudamericano Argentina-Colombia, oltre che di Serbia-India e Canada-Olanda.