TENNIS COPPA DAVIS 2014 – La coppia azzurra proverà a raccogliere una vittoria in trasferta nel World Group che ci manca da tempo e che ci proietterebbe verso i quarti di finale. Ma Schwank e Zeballos sono doppisti temibili.
Giornata decisiva a Mar de la Plata nella sfida tra Italia e Argentina, valida per gli ottavi di finali del World Group di Coppa Davis.
Per come si era messa ieri siamo ben contenti di trovarci sull’1-1 e quindi non giochiamo il doppio odierno con l’acqua alla gola, ma certo se Seppi avesse giocato secondo i suoi standard ed avesse superato il suo avversario saremmo stati molto più vicini ai quarti di finale.
Ma come si dice, la storia non si fa con i se e con i ma e quindi proiettiamoci sulla sfida di oggi, quanto mai cruciale e probabilmente decisivo ai fini del risultato finale.
Quali saranno le coppie in campo?
ITALIA
Dal lato azzurro non abbiamo alcun dubbio.
Sappiamo che molti capitani indicano all’atto del sorteggio in doppio i due convocati non schierati nel singolare. Quindi la scelta formale di Volandri e Bolelli è da ritenersi tale, ma ci pare ovvio che giocheranno i nostri due uomini non solo più affiatati come coppia ma anche quelli che sono più avvezzi alla specialità, cioé Bolelli e Fognini Inoltre è difficile immaginare l’impiego di Seppi dopo la prova opaca di ieri, figuriamoci Volandri, chiamato soprattutto come eventuale alternativa in singolare in condizioni estreme.
Fognini e Bolelli hanno giocato il primo torneo nel circuito insieme nel 2011. Iniziarono proprio a Roma, dove addirittura arrivarono in semifinale sconfitti da Querrey e Isner, insomma non male come inizio. Probabilmente fu proprio quella prova che li convinse a giocare più spesso insieme nella specialità ed i risultati a dire il vero non sono mancati.
Fabio e Simone (due destri) hanno vinto insieme due tornei, Umago nel 2011 e Buenos Aires l’anno scorso. Ma soprattutto hanno centrato due semifinali Slam, nel 2011 agli Us Open (battuti in tre set da Petzschner e Melzer) e nel 2013 agli Australian Open (battuti dai Bryan ma sempre in 3 set).
Fognini in doppio è nr. 48 del ranking ma è stato nr. 32 ad ottobre 2011. Simone invece è attualmente nr. 98 ma ha avuto come best ranking la posizione nr. 37 a dicembre 2012.
In Davis hanno giocato solo due volte insieme, nella trasferta cilena che ci diede la promozione ed il sospirato ritorno nel World Group nel 2011, e l’anno scorso a Torino dove raccolsero una vittoria fondamentale ai fini della nostra qualificazione ai quarti contro i croati.
Purtroppo l’infortunio occorso al polso destro di Simone ci privò della coppia affiata durante la trasferta canadese, dove comunque Fognini e Bracciali furono sconfitti solo 14-12 al quinto set giocando un match più che dignitoso. Ma quel doppio perso in maniera rocambolesca compromise, come più volte succede nella Davis, la nostra qualificazione.
Simone e Fabio giocano il doppio in maniera anomala, nel senso che difficilmente chi serve segue a rete il servizio (i Bryan quando li incontrarono per la prima volta dichiararono “Ma lo sanno che si gioca anche a rete”). La coppia si base sulla solidità di Fognini da fondo campo e sull’ottima presenza a rete di Bolelli, fermo restando che Fabio ha un ottimo tocco e Simone risponde alla grande.
In Davis Fabio ha un bilancio di 2 vittorie ed una sconfitta in doppio e i match sono quelli descritti prima, le due vittorie con Bolelli e la sconfitta con Bracciali in Canada.
Simone invece in doppio ha giocato 7 volte con un bilancio di 5 vittorie e 2 sconfitte. Oltre alle due vittorie con Fognini vanta 5 sfide giocate con Starace, tra le quali grida vendetta soprattutto la sconfitta in Svezia nella sfida play-off del 2010.
Nel circuito Fabio vanta due successi in doppio che sono quelli di cui abbiamo parlato prima in coppia con Bolelli. Ma il tennista spezzino ha anche giocato 5 finali, nel 2008 ad Umago (in coppia con Berlocq), nel 2010 ad Acapulco (in coppia con Starace), nel 2012 a Casablanca (in coppia con Bracciali), nel 2013 ancora ad Acapulco (stavolta con Bolelli) e a Pechino (con Seppi).
Bolelli invece ha vinto 3 titoli nel circuito. Oltre ai 2 con Fognini ha trionafto con Zeballos (proprio lui) nel 2011 a Monaco. Ha giocato anche 2 finali, quella con Fognini di Acapulco dell’anno scorso e nel 2012 a Mosca in coppia con Bracciali. A livello Slam oltre all e due semifinali con Fabio ricordiamo anche il quarto di finale agli Australian Open 2012 con Seppi (sconfitti da Paes e Dlouhy)
Contiamo proprio sul loro affiatamento per raccogliere una vittoria in trasferta “pesante” in doppio “pesante” che in Davis ci manca da un po’.
E’ vero che abbiamo vinto negli ultimi anni in Cile, Olanda, Lussemburgo, ma forse le ultime grandi vittorie in trasferta risalgono al 1998 (vittoria a Milwaukee di Gaudenzi e Nargiso) o al 1991 (vittoria a Dortmund contro Becker e Jelen, anche se nell’occasione perdemmo poi la sfida 3-2), senza dimenticare anche quella di Panatta e Bertolucci sull’erba di Sydney nel 1977 contro Dent e Alexander (anche in quell’occasione perdemmo poi l’incontro).
Un accoppiata vittoria in trasferta in doppio-vittoria finale che quindi ci manca davvero da un bel po’.
I MATCH DI FOGNINI E BOLELLI IN DAVIS
World Group, Play-off, Santiago del Cile, hard, outdoor, 16-18 settembre 2011
Cile-Italia 1-4
Bolelli/Fognini- Aguilar/Massu 64 64 64
World Group, 1/8 di finale, Torino, terra rossa indoor, 1-3 febbraio 2013
Italia-Croazia 3-2
Bolelli/Fognini- Cilic/Dodig 36 61 63 76(11)
ARGENTINA
Ma chi saranno i nostri avversari?
Crediamo che Jaite schiererà in doppio Zeballos e Schwank anche se lo stesso Berlocq nella specialità non sfigura, scartiamo invece a priori Monaco, che in Davis ha giocato un solo doppio e non ci è parso proprio al massimo della condizione nel singolare di ieri.
Tra i tre papabili doppisti, Zeballos e Schwank sono quelli più avvezzi alla specialità.
Nel ranking il migliore risulta essere Horacio Zeballos, nr. 40 attualmente, best ranking nr. 32 il 25 ottobre 2010. Zeballos in Davis vanta 6 presenze in doppio con 4 vittorie e 2 sconfitte. Di questi 6 match l’argentino ne ha giocati 3 con Nalbandian, 2 con Schwank ed 1 con Berlocq (la sconfitta dell’anno scorso a Praga contro la Repubblica Ceca in semifinale).
In coppia con Schwank ha raccolto una vittoria ed una sconfitta. Entrambi i match furono giocati nel 2010.Nei quarti la coppia argentina battè in 4 set i russi Davydenko e Kunitsyn, mentre in semifinale Llodra e Clement gli inflissero una sonora sconfitta in 3 set.
Da rimarcare che proprio i due argentini raggiunsero nel circuito la semifinale Slam agli Us Open 2010, battuti da Bopanna e Qureshi.
Zeballos è mancino, nel circuito ha vinto 2 titoli, nel 2010 a Buenos Aires in coppia con il connazionale Prieto e nel 2011 proprio con il nostro Bolelli a Monaco come già sritto in precedenza. Quindi c’è da ipotizzare che l’argentino conosca bene il suo avversario odierno.
Zeballos ha inoltre raggiunto due finali nel circuito, nel 2010 a Santiago del Cile (in coppia con il nostro Starace) e l’anno scorso a Kuala Lumpur, in coppia con l’uruguaiano Cuevas.
Proprio con l’uruguaiano Cuevas ha eguagliato il suo miglior piazzamento in uno Slam l’anno scorso, raggiungendo le semifinali al Roland Garros (battuti da Llodra e Mahut).
Schwank fino a due anni fa era praticamente lo specialista del doppio nel team argentino, poi un infortunio al polso lo ha costretto ad un lungo stop, facendolo precipitare anche nel ranking di specialità. Schwank è infatti attualmente nr. 208, ma è stato nr. 14 a giugno 2011, dopo aver raggiunto in coppia con il colombiano Falla una clamorosa finale al Roland Garros, sconfitti poi in finale da Nestor e Mirnyi (ma batterono in semifinale i Bryan in due set).
Il doppista argentino in Davis vanta 6 vittorie e 2 sconfitte in doppio, dei match giocati in coppia con Zeballos abbiamo già detto prima. Schwank negli Slam oltre alla finale di Parigi ed alla semifinale con Zeballos di cui abbiamo detto ha raggiunto anche la semifinale a Wimbledon nel 2010, in coppia con il connazionale Chela (battuti da Lindtsedt e Tecau, ma vincitori nei quarti in 3 set di Llodra e Benneteau), insomma un tennista buono per tutte le superfici.
Schwank nel circuito vanta inoltre una vittoria a Stoccarda nel 2010 in coppia con Berlocq ed una finale nello stesso anno a Montpellier persa in coppia con lo spagnolo Marc Lopez.
Berlocq dei 3 sembra il meno quotato per scendere in doppio oggi anche se forse è quello più in forma. L’argentino è attualmente nr. 166 del ranking del doppio ma è stato anche nr. 50 a giugno 2011. Ha giocato in Davis solo due doppi, entrambi persi contro Stepanek e Berdych, nel 2012 a Buenos Aaires in coppia con Schwank, e l’anno scorso a Praga in coppia con Zeballos.
Nel circuito Berlocq vanta una vittoria a Stoccarda nel 2011 in coppia con Schwank e ben 5 finali giocate. Nel 2008 ad Umago in coppia con Fognini, nel 2011 a Mosca in coppia con Marrero, nel 2012 a Pechino (in coppia con Istomin) e a Vina del Mar (in coppia con Andujar) e l’anno scorso a Bastad (in coppia con lo spagnolo Ramos), insomma non un doppista da buttare sembrerebbe. Negli Slam al contrario dei suoi connazionali non è mai andato oltre il terzo turno (Roland Garros 2007).
Diciamo che a conti fatti la coppia Schwank/Zeballos è quella più accreditata, due doppisti temibili e comunque anche loro affiatati, anche se da un po’ non giocano insieme e questo potrebbe essere un vantaggio a nostro favore, anche se sappiamo che la Davis sconvolge gli equilibri.
I MATCH DI SCHWANK E ZEBALLOS IN DAVIS
World Group, quarti di finale, Mosca, Hard indoor, 9-11 luglio 2010
Russia-Argentina 2-3
Schwank/Zeballos- Davydenko/Kunitsyn 76(7) 64 67(3) 61
World Group, semifinale, Lione, Hard indoor, 17-19 settembre 2010
Francia-Argentina 5-0
Clement/Llodra-Schwank Zeballos 64 75 63
Fare un pronostico diventa davvero impresa improba, la differenza sarà minima ed al contempo speriamo sia a nostro favore. Il pubblico si farà sentire e non sarà facile venir fuori vittoriosi dalla probabile bolgia, ma bisognerà andare oltre tutte le avversità per portare a casa il risultato Troppo ghiotta l’occasione di ospitare i quarti in casa ad aprile probabilmente contro la Gran Bretagna di Murray. Incrociamo le dita e spingiamo gli azzurri, di più non possiamo.