[PODCAST] Alla Conquista della Terra Ep 21- Fabio sì, Camila no
[10] S. Stephens b. C. Giorgi 4-6 6-1 8-6 (da Parigi, il nostro inviato)
Che peccato, Camila. L’azzurra gioca un match coraggioso e a tratti esaltante contro la numero 10 del mondo, arriva a due punti dalla vittoria, ma deve arrendersi in un finale thriller. Nonostante i rimpianti resta netta l’impressione dei progressi di Camila che ha tenuto il pallino del gioco in mano per tutta la partita (44 vincenti a 21 e, ovviamente 53 errori contro 26) ma ha dimostrato anche un’ottima fase difensiva e la capacità di soffrire. “Non ho rimpianti, ho giocato ogni singolo punto e ho condotto sempre il gioco. Mi dispiace sia finita così, ma esco fiduciosa da questo match”. Onore e merito a Sloane Stephens che ha fatto capire di essere una campionessa Slam non per caso. Con la testa sott’acqua per larghe parti del match, è riuscita ad alzare il livello nel momento decisivo.
PRIMO SET SHOW – Camila porta a casa un primo set strepitoso nel quale è chiaro sin dall’inizio il tema di gioco: l’azzurra a spingere e l’americana a fare muro e a tentare di ribaltare il gioco soprattutto con il rovescio. Un primo parziale che l’azzurra si aggiudica con una grande forza mentale ed una nuova fase difensiva, elemento preziosissimo che ha aggiunto al suo bagaglio tecnico. È inevitabile che contro un muro come Sloane, Camila debba concedere qualcosa ed infatti quattro dei cinque game di servizio della nostra terminano ai vantaggi. L’americana si porta a condurre 3-1 (primo servizio perso da Camila nel torneo) ma Giorgi è bravissima a rimanere attaccata e a non uscire mai mentalmente dalla partita, difetto che tante volte le abbiamo dovuto rimproverare. Prendendo sempre più campo con le sue mirabili accelerazioni, Camila recupera il break, e il set si decide nel lunghissimo nono game durato ben sedici punti, nel quale annulla in maniera pazzesca quattro palle break alla numero 10 del mondo, sorvola un discutibile warning per time violation e una volta avanti 5-4, gioca un game di risposta dei suoi nel quale Stephens non può far altro che cedere il passo (6-4) con il pubblico del campo 18 che si spella le mani.
RITORNO STEPHENS – Inevitabilmente, dopo un’ora giocata ad un ritmo forsennato arriva un calo dell’azzurra. Stephens è campionessa Slam non per caso e capisce che è il momento di spingere sull’acceleratore. Diventa molto più aggressiva, trova profondità e coraggio e in un amen Giorgi si trova sotto 4-0. Un gruppetto di ragazzini americani inizia ad incitare Sloane a gran voce, l’azzurra è già con la testa al terzo ed il 6-1 è una logica conseguenza.
FINALE THRILLER – Ma l’azzurra è in partita e ricomincia a martellare sin da inizio terzo set, portandosi avanti 2-0, prima di farsi riprendere. Inizia una lotta spalla a spalla, con Camila che ha la chance di riportarsi avanti sul 3-3 procurandosi una palla break con un rovescio incrociato pazzesco al termine di uno scambio fiume che fa esplodere lo stadio, salvata dall’americana con un diritto sulla riga. Il break per l’azzurra arriva nel decimo gioco con una risposta sulla riga ma al cambio campo una volée di rovescio affossata in rete rimette Stephens in partita. Altro game di risposta pazzesco di Giorgi che va di nuovo a servire per il match sul 6-5 mentre scatta la “Ola” sul campo 18. Si fermerà a due punti dal match purtroppo (30-30) e quando la numero 10 del mondo va a rispondere sul 7-6 dimostrando ancora una volta la sua solidità, il sogno di Camila svanisce dietro tre errori consecutivi. Dopo due ore e venticinque minuti finisce amaramente il match per l’azzurra: rimpianti sì, ma resta la sensazione di un match giocato alla grande contro un’avversaria durissima.