[PODCAST] Alla Conquista della Terra Ep 26 – La chance di Simona
[1] R. Nadal b. [11] D. Schwartzman 4-6 6-3 6-2 6-2 (da Parigi, il nostro inviato)
Inutile evocare la pioggia salvifica per Nadal. La verità è che anche nella capacità di tornare in campo dopo una sosta e cambiare immediatamente inerzia al match Rafa non ha rivali. Se è vero che ieri Giove Pluvio lo ha aiutato (come ammesso dalla stesso Nadal: “Certo che mi ha aiutato, è arrivata in un momento difficile per me con Diego bravissimo a prendere il controllo dello scambio. Oggi con le condizioni standard per il tennis sono riuscito a cambiare marcia“), è altrettanto vero che a riprendere il match risultando da subito ingiocabile per l’avversario, archiviando quanto successo prima a un match del passato, è stato lui, mentre Schwartzman non ha avuto lo stesso rendimento. “Ieri giocavo benissimo, tantissimi vincenti e pochi errori. La sospensione non mi ha aiutato, Rafa oggi era un giocatore completamente diverso da quello di ieri” racconta Diego. Dall’autorità con cui ha portato a casa i due punti che lo separavano dal secondo set, si è subito capito che per El Peque non ce n’era e avremmo assistito al proverbiale, ma unico, monologo maiorchino.
Schwartzman – che da lunedì sara numero 11 del mondo a meno che Cecchinato non vinca il torneo (“Ad inizio anno la top-10 non era un obiettivo. Ma ora sono lì anche se ci sono molti punti tra me e il decimo. Però non ho molti punti da difendere nelle prossime settimane”) – ha avuto il merito di regalare al pubblico dello Chatrier una giornata di grande spettacolo da usurpatore della corona ieri (20 vincenti in un solo set contro Rafa, arrestando a 37 il numero di set consecutivi vinti, un dritto devastante e continuo e una formidabile continuità) e un game di grandissimo livello e pathos quando ha avuto quattro palle break sul 5-2 e servizio Rafa del terzo set, oltre ai tre match-point annullati al Re. Per il resto, chapeau a Nadal, che centra l’undicesima semifinale nello stesso Slam, terzo a farlo nell’Era open dopo Connors (14 semifinali allo US Open) e Federer (12 a Wimbledon). A fine match riserva anche due parole per Cecchinato: “Marco sta giocando in maniera fantastica, ha vinto partite contro giocatori fortissimi“). Domani contro Juan Martin del Potro forse vedremo un match molto combattuto, anche se i precedenti dicono 9 vittorie a 5 per Rafa, 2-0 sulla terra con un solo set vinto dall’argentino, il primo della sfida di Coppa Davis 2011.
Abbiamo assistito a due partite diverse: ieri un Nadal in grossa difficoltà, oggi il solito Signore della Terra.
IL MATCH IERI: DIEGO SHOW… – Dopo trentasette set consecutivi vinti da Rafa al Roland Garros, il maiorchino ne perde uno, il primo, complice uno scatenato Diego Schwartzman, che senza alcun timore reverenziale bombarda da ogni angolo il numero uno del mondo. Nadal è sempre straordinario in difesa e spesso l’argentino va fuori giri, ma nel complesso il match è godibilissimo. Rafa denota problemi evidenti in battuta, basti pensare che concede palla break in tutti i cinque game al servizio, perdendo per ben tre volte la battuta. Diego dimostra di avere i nervi davvero molto saldi. Sul 5-4 e servizio infatti, si vede annullare i primi due set-point da un ottimo Rafa e tra la prima e la seconda vede il gioco sospeso per il malore di uno spettatore. Alla ripresa però è bravissimo a scagliare un meraviglioso dritto vincente e portare a casa il primo set con venti vincenti. Non sono molti ad aver realizzato tanti winner contro Rafa in un solo set.
… E PROBLEMI RAFA – Già al cambio campo precedente Nadal aveva chiesto l’intervento del medico, a fine set si fa fasciare visibilmente il polso sinistro (“Era molto umido, come succede di rado a Parigi“, spiegherà oggi a fine match). Mentre inizia a piovere ed il viso del n.1 del mondo assume sempre più il colore del cielo (“Sono umano, è normale avere tensione. Ce l’ho in tutti i match, se non avverti la pressione significa che non ami qesto sport“), soprattutto quando scivola indietro di un break anche ad inizio del secondo set (tiene il servizio agevolmente solo nel primo game, poi lo cede con due dritti gratuiti, uno largo e uno lungo, davvero non da Nadal). Il successivo contro-break viene immediatamente vanificato dal devastante dritto del Peque, incredibilmente continuo. Alle 17:38 di Parigi, sul 3-2 e servizio Schwartzman, il match viene sospeso per pioggia, tra i fischi di buona parte del pubblico che applaude convinta l’uscita del campo del Peque. Come ci si aspettava (quante altre volte è successo?) Rafa al rientro in campo è un altro e tira mezzo metro più lungo di prima. In un amen il 3-2 Schwartzman diventa 5-3 Nadal, che va a servire per il set. Sul 30-15, però, il match viene nuovamente fermato e la pioggia non smette più di scendere, rendendo impossibile la ripresa.
IL MATCH OGGI: SOLE E DOMINIO DEL TIRANNO – Oggi, alle 12:14 di una giornata di sole inatteso (manna dal cielo per gli organizzatori dopo giornate di minacce continue da Giove Pluvio, ieri vero protagonista), Rafa Nadal e Diego Schwartzman riprendono il match iniziato ieri. Colpi profondi e un servizio vincente danno al 10 volte campione di Parigi il secondo set, che nel terzo prosegue imperterrito la sua schiacciante supremazia. Dal primo punto di oggi, si registra un parziale di 12 punti a 1, interrotto solo da un superbo lob di un disperato Diego, che deve fare gli straordinari per tenere un servizio. Il drop-shot al bacio con cui lo spagnolo suggella il 4-1 pesante sembra sancire la fine anticipata del match. Due giochi più tardi, il 16 volte campione Slam serve per il terzo set, stecca il dritto del primo set-point e poi scatta, nello stupore generale, il Moulin Rouge delle emozioni e del grande tennis.
El Peque gioca da gigante e si procura 4 palle break tornando ai livelli di ieri. Prodigioso il vincente di rovescio in contropiede che gli dà il terzo break-point, ma il cannibale di Manacor (ringraziamo per la provvisoria concessione del copyright il grande Eddy Merckx) le annulla tutte – la seconda vanificando uno smash avversario, la terza con una volèe perfetta per profondità, seguita da una palla corta definitiva – prima di due errori dell’argentino che sanciscono la fine del game più bello di oggi (16 scambi) e del terzo set. Dopo 2 ore e 46 minuti Rafa è avanti due set a uno. Il pubblico spera a questo punto che l’assistito di Juan Ignacio Chela continui a regalare suspance, ma il break a zero Nadal del terzo gioco del quarto set mette la pietra tombale a una match in cui era francamente difficile chiedere di più a Schwartzman, autore di un torneo da applausi e capace di annullare 3 match-point prima di lasciare Parigi. Adesso toccherà a uno tra del Potro e Cilic tentare un’impresa mai riuscita a nessuno: una volta toccata la terra delle semifinali, Rafa ha sempre vinto il torneo.