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da Parigi, il nostro inviato
Dopo la finale femminile, la Player Lounge è affollatissima. Tra varie figure, svetta quella alta e istrionica di Ion Tiriac, subito intercettato dal direttore Scanagatta.
Hai avuto paura dopo il primo set?
Ho avuto paura prima del primo set. Avevo detto che il risultato sarebbe stato 6-1 6-2 per l’una o per l’altra. Dopo il secondo set ero convinto che se Simona avesse vinto il primo o secondo gioco avrebbe vinto 6-0 o 6-1 e così è stato.
Come è possibile che Halep abbia vinto 12 game degli ultimi 15?
È possibile perché Simona è la n.1. Da metà secondo set la sua palla ha viaggiato un po’ di più. Giovedì contro Muguruza il suo rovescio con Muguruza è stato più rapido di quello di Nadal (121 km/h contro 120 Km/h), ma oggi è stata tutta un’altra partita. Stephens non è devastante su nessun colpo, ma ti rimanda indietro qualsiasi palla. Simona doveva aprire il campo molto di più ma non l’ha fatto, si è limitata a rimandare di là la palla. Ha poi giocato due metri lontano dalla riga, inammissibile. Contro Muguruza non l’ha fatto perché sapeva che avrebbe perso. Nel tennis parlano in molti ma ne capiscono in pochi.
I rumeni saranno stati almeno 2000, come hanno fatto i rumeni a prendere tutti quei biglietti? Non è facile trovare biglietti per la finale.
I rumeni li trovano i biglietti e se non li trovano li costruiscono, non è un problema
40 anni per un’altra regina RG dopo Virginia Ruzici: perché tutto questo tempo?
In Romania abbiamo talenti ma non infrastrutture. Voi avete il CONI che elargisce soldi senza fine e può sostenere gli atleti. Halep è riuscita ad arrivare ma grazie alla sua famiglia.
Non hai mai pensato di fare il presidente della federazione rumena?
No, grazie, non ho tempo. La soddisfazione in questo senso l’ho avuta quando sono stato presidente comitato olimpico rumeno (a Sidney 2000): ho vinto 29 medaglie, più di quelle dell’Italia con l’1% dei fondi che avevate voi.
Ti sei commosso appena dopo la finale?
Non lo saprete mai: sono scappato dopo la finale, come al primo Wimbledon di Becker. Non è mio dovere restare dopo i match. Simona si goda il trionfo.