[6] R. Bellotti b. N. Razborsek 6-4 6-3
Riccardo Bellotti ha fatto 30. Il 26enne italiano, nato a Vienna, è ufficialmente il giocatore più titolato nella storia del circuito ITF Futures. Vincendo il Trofeo Azimut di Bergamo (15.000$, terra battuta) ha intascato il titolo numero 30, superando il marocchino Lamine Ouahab e l’ungherese Attila Balazs, fermi a quota 29. L’impresa era nell’aria da inizio torneo: la vittoria di sette giorni fa a Padova era un chiaro messaggio sullo stato di forma di Bellotti, il cui ranking al numero 553 ATP non rende giustizia alla sua bravura. Appena dieci mesi fa si accomodava al numero 199 ATP. Era lanciato verso una crescita ancora più importante, ma la rottura di un tendine della mano destra lo ha bloccato: sei mesi di stop, con tanto di operazione. Ma adesso Riccardo è di nuovo in pista e, nella finale di Bergamo, ha confermato la superiorità sul mancino sloveno Nik Radborsek. Lo aveva già battuto due volte su due, senza perdere un set, si è ripetuto al Tennis Club Città dei Mille, nonostante un po’ di preoccupazione per un problema a un piede: un’unghia incarnita ha ingigantito un alluce, ma l’intervento del medico del torneo gli ha consentito di scendere in campo. Davanti a una bella cornice di pubblico, Bellotti si è imposto 6-4 6-3, tenendo a debita distanza lo sloveno. È stato un match di ordinaria amministrazione per l’italiano, che pure aveva rischiato qualcosa nella semifinale contro il tedesco Marvin Netuschil, quando si era trovato in svantaggio di un break nel terzo set.
Con il suo tennis solido, ha preso il comando delle operazioni al terzo game, con un break a zero (2-1 e servizio). Aveva un passaggio a vuoto nel game successivo, quando concedeva il controbreak a Razborsek (2-2, sempre a zero), ma un ulteriore break (il terzo consecutivo) metteva il punto esclamativo sul primo set. L’azzurro rischiava qualcosa solo sul 5-4, quando Razborsek si rifugiava sul 40-40, ma chiudeva ugualmente 6-4. Nel secondo, il break decisivo arrivava al quinto game. A punteggio ormai compromesso, lo sloveno (che ha promesso di esserci anche l’anno prossimo) ha perso un po’ di fiducia: dopo aver cercato di variare il gioco con discese a rete e palle corte, ha ceduto ancora una volta il servizio nel nono game, permettendo a Bellotti di sollevare le braccia al cielo per la trentesima volta. “Bergamo è uno dei migliori Futures a cui abbia mai partecipato, c’è davvero un’ottima organizzazione” ha detto Bellotti, che poi si è augurato che il torneo possa esserci anche l’anno prossimo, viste le riforme previste dall’ITF. “Avessi una classifica migliore, potrei giocare altri tornei in questa settimana”. Ma gli organizzatori hanno prontamente replicato: “Potremmo crescere anche noi…”. Speranza legittimata dalla soddisfazione di Azimut, rappresentata da Riccardo Maffiuletti: “Faccio i complimenti a tutti, a partire dalla direttrice del torneo Silvana Carrara. Siamo pienamente soddisfatti di questa partnership. Andremo avanti e Azimut darà sicuramente il suo sostegno alle prossime iniziative”. Termina così una settimana di successo, vissuta senza intoppi organizzativi e con uno spettacolo di alto livello. Bergamo si conferma una grande città del tennis, ma non finisce qui: il Tennis Club Città di Mille prevede tante altre iniziative. Ci sarà da divertirsi.
TROFEO AZIMUT – ALBO D’ORO
2015 – Gianluca Naso (Italia)
2016 – Adelchi Virgili (Italia)
2017 – Andrea Collarini (Argentina)
2018 – Riccardo Bellotti (Italia)
Ufficio Stampa Trofeo Azimut