dal nostro inviato a Londra
Mi perdoneranno i tifosi di Federer e Nadal, ma finché le loro partite saranno allenamenti agonistici, ci sarà poco di intrigante da segnalare tecnicamente. Nel tabellone femminile, invece, oggi avremo un match che potrebbe venire fuori davvero bello e lottato. Come è ovvio, sarà imprescindibile concentrarsi sui due italiani in gara, entrambi con concrete possibilità di farcela. Ma non sarà semplice per nessuno dei due.
Kristina Mladenovic – Serena Williams (secondo match, centrale, precedenti 1-0 Williams)
Se lo stanno domandando tutti, come sta davvero mamma Serena. Finora, non ha incontrato avversarie che la potessero spingere al limite, per verificarne i progressi dal punto di vista della forma fisica. Rispetto all’ultima volta in cui l’avevo vista dal vivo e da vicino, a Miami e Indian Wells, è nettamente dimagrita, ma forse non ancora abbastanza per tornare alla sua forma standard. Forma standard che è comunque quella di un’atleta corpulenta, chiaro che se si aggiungono chili ulteriori a un “telaio” già di per sé massiccio di natura, è un problema. Quanto tale problema sia in via di risoluzione, ce lo potrà far capire la partita di oggi, con buona approssimazione. Per quanto riguarda i colpi, Serena non ha bisogno di presentazioni, è una fuoriclasse assoluta. Ma davanti a sè troverà Kiki Mladenovic, che è una tosta sul veloce, tira forte, e soprattutto, a differenza della stragrande maggioranza delle sue colleghe del circuito WTA, sa giocare bene a rete, avanza in campo con facilità, e scende in attacco con i ritmi giusti, facilitata in questo dall’essere un’ottima doppista. Ah, se il fidanzato Dominic Thiem, costantemente abbarbicato ai teloni di fondo, la osservasse meglio in senso tattico, oltre che da altri ovvi (e perfettamente comprensibili) punti di vista…
Consigliato a chi non si stanca mai di vedere una leggenda del tennis, che sia in condizione o meno.
Thomas Fabbiano – Stefanos Tsitsipas (terzo match, campo 12, precedenti 1-0 Tsitsipas)
Il nostro “David Ferrer” nazionale, il mitico “formichina” Fabbiano, tanto formichina (soprannome coniato all’epoca per Renzo Furlan) ormai più non è. Perché si muove alla grande, certo, va via leggero e rapidissimo, facilitato dal baricentro basso che sull’erba – da fondo – è un bel vantaggio. Ma tira delle legnate col dritto di livello top mondiale, e pure con la prima palla di servizio fa molto male. Sia lui che l’Airone greco (personalmente, lo accosto a Michael Stich, alto, magro, elegantissimo negli swing), Stefanos Tsitsipas, sono cresciuti moltissimo dall’ultima volta in cui si sono incontrati, al primo turno delle qualificazioni al Roland Garros l’anno scorso (vinse “Tsitsi” 36 63 61). Stefanos è definitivamente esploso, ora è 35 ATP, mentre Thomas non ha mai superato il numero 70, però l’azzurro è forse nel momento migliore di forma e qualità di tennis della sua intera carriera. Il favorito obbligato, per classifica, è il biondo Stefanos, che tanto sta iniziando a piacere anche alle ragazzine. Ma una macchina da fondocampo solidissima come il Fabbiano visto qui finora, capace anche di aggredire con decisione appena possibile, sarà un ostacolo non banale.
Consigliato a tutti, perchè Thomas se lo merita. Punto.
Camila Giorgi – Katerina Siniakova (12.30 ora italiana, campo 18, precedenti 1-1)
In un tabellone femminile dove tutte le (teoricamente) più forti cadono una dopo l’altra, manco fossimo in “And Then There Were None” (Dieci piccoli Indiani) di Agatha Christie, che da queste parti è un idolo imperituro della letteratura di svago per adulti e ragazzi, la nostra sparapalle nazionale, Camila, potrebbe davvero darci grandissime soddisfazioni. O cocenti delusioni, con la stessa probabilità. Sarà opposta in tarda mattinata alla ceca Katerina Siniakova, una tipa decisamente interessante. Emotiva, sia in positivo con la grinta che in negativo con lo sconforto, brillante tecnicamente, sa fare tutto, compresi gran tagli sotto la palla e gioco in attacco e al volo. Bella doppista anche lei, come Mladenovic, è una delle poche tenniste davvero a tutto campo. Non è un caso che stia facendo bene sull’erba, superficie che esalta e premia chi sa usare bene tutte le zone del terreno di gioco. La situazione tattica sarà semplice: o Camila saprà sfondarla a pallate, o Katerina potrebbe diventare davvero micidiale con le sue variazioni che toglieranno ritmo all’azzurra. E quanto bisogno abbia Giorgi di ritmo lo sappiamo bene. Forza Camila, tira tutto, ma stai attenta.
Consigliato a chi apprezza sia la sparatoria da fondo che le variazioni e l’acume tattico.