La TIU (Tennis Integrity Unit) continua a mietere vittime sul fronte tennis-scommesse. L’organo di anti-corruzione ha annunciato con un un comunicato che il colombiano Robert Farah è stato sospeso per tre mesi e multato per 5000 dollari. Farah, ottimo giocatore di doppio (attualmente 16esimo nel ranking), capace di vincere assieme al connazionale Cabal undici titoli, compreso il Masters 1000 di Roma quest’anno, è colpevole di aver violato il punto D.1.b del programma di anti-corruzione promulgato dalla TIU. Il tennista colombiano ha infatti promosso sui suoi account social un sito di gioco d’azzardo, azione vietata dal regolamento varato dalla TIU, che stabilisce che “non è consentito, direttamente o indirettamente, sollecitare o agevolare la scommessa sull’esito o qualunque altro aspetto di qualsiasi evento o incontro di tennis, è considerata sollecitazione e agevolazione alla scommessa anche l’apparizione in pubblicità che sponsorizzano le scommesse sul tennis.”
La violazione è stata commessa lo scorso marzo, quando Farah ha pubblicato sul suo profilo Twitter un post, pubblicizzando una società di scommesse online. La TIU, come si apprende dal comunicato, ha subito contattato il giocatore, che ha fatto ammenda dell’errore e ha subito cancellato il post, ma ormai il danno era fatto e dopo quattro mesi è arrivato il provvedimento ufficiale. La sospensione di Farah si aggiunge all’elenco severe disposizioni adottate dalla TIU nelle ultime settimane -che stavolta hanno colpito anche giocatori di discreta caratura- tra le quali spicca la squalifica di sei mesi inflitta all’argentino Nicolas Kicker per match fixing, comunicata prima del Roland Garros. È molto più recente invece il caso, appena aperto, di Marrero e Verdasco, che dovranno rispondere della stessa accusa: il match incriminato è il primo turno di doppio ai Championships.