Severin Luthi, coach storico di Roger Federer e capitano della squadra di Davis svizzera, nei giorni scorsi ha seguito da vicino il torneo ATP 250 di Gstaad, che è da due anni un feudo italiano. Mentre Roger prosegue la preparazione agli US Open Series, Luthi ha parlato a Tages-Anzeiger della campagna ai Championships del campione elvetico e della decisione di saltare l’Open del Canada, quest’anno a Toronto.
“Di solito non perde una partita del genere, riesce a portarla a casa in qualche modo“. C’è ancora un lieve rammarico nel commento di Severin alla sconfitta patita da Federer in quarti sul Campo 1 di Wimbledon. Andando più in profondità nelle dinamiche dell’incontro, crede che Anderson abbia fatto leva sul gioco troppo conservativo dell’otto volte campione a Church Road: “Anderson è un giocatore molto pericoloso e Roger gli ha offerto la possibilità di alzare il suo livello di gioco dal secondo set, momento in cui ha iniziato a essere troppo conservativo. È rimasto troppe volte dietro la linea di fondo e ha permesso al suo avversario, aiutato dal servizio, di dominare“.
In tanti hanno pensato che la disfatta di Wimbledon, oltretutto arrivata dopo aver sciupato match point, sarebbe stata una ferita difficile da ricucire per il fenomeno di Basilea, sebbene, a 37 anni, abbia oltremodo imparato a confrontarsi col fallimento. Luthi ha subito messo a tacere i disfattisti: “Federer è molto più rilassato di quanto possa essere. Tuttavia sa quando deve tornare a lavorare seriamente e quando deve essere concentrato al massimo. Si è riposato per qualche giorno e poi ha iniziato subito la preparazione fisica in Svizzera, prima di riprendere in mano la racchetta” .
Quest’anno l’ex numero uno del mondo ha dato ascolto al suo fisico, e a differenza della stagione passata tornerà in gioco solamente per il Masters 1000 di Cincinnati (11-19 agosto), torneo che ha vinto sette volte. Nel 2017, pur avendo giocato sino alla domenica della finale ai Championships, Federer accelerò i tempi di recupero, presentandosi già a inizio agosto a Montreal per la Rogers Cup. Lo svizzero pagò a caro prezzo la scelta: il fisico da 36enne necessitava uno stop di maggiore durata dopo la stagione su erba e durante la finale con Zverev la schiena fece di nuovo i capricci, il primo infortunio significativo di Federer dopo il ritorno nel Tour. La stagione su cemento fu totalmente compromessa. L’elvetico saltò il Mille di Cincinnati e si presentò in condizioni non ottimali a New York, dove uscì di scena ai quarti.
Queste le parole del capitano di Davis sulla decisione di Federer: “La scelta corretta la conosci sempre a posteriori. A volte sarebbe stato più saggio saltare Stoccarda (dove ha vinto) e Halle (dove ha fatto finale). Sarebbe un vantaggio per lui giocare due tornei prima dello US Open? Secondo me no“ ha chiosato Luthi. “Ovviamente molti si chiederanno ‘se perderà al primo turno a Cincinnati?’ La cosa più importante in questo momento per lui è essere fresco fisicamente, motivato e ispirato. A 37 anni, con l’esperienza che ha accumulato, non ha bisogno di giocare 25 tornei prima di uno Slam“.