Il trio dei giocatori più titolati a livello challenger continua a consolidarsi settimana dopo settimana. A chiudere il podio dietro il taiwanese Lu (inarrivabile a 29 titoli) e Dudi Sela (fermo a 22) c’è il nostro Paolo Lorenzi, che con la vittoria di Cordenons raggiunge quota 21. Si tratta del secondo titolo stagionale dopo quello conquistato a Sopot in finale contro Gimeno-Traver.
A Cordenons (Friuli Venezia Giulia, terra, €64000) il tennista nato a Roma ha approfittato di un parterre non eccelso per infilare altre cinque vittorie; non ha affrontato alcun top 200, battendo come giocatore più alto in classifica il n.207 Robredo ai quarti di finale. In finale si è imposto sul giovane ungherese Mate Valkusz in tre parziali, perdendo il primo set del torneo, in una sfida in cui tra i due finalisti c’erano quasi 17 anni di differenza (Valkusz era alla prima finale challenger in carriera). Si è trattato del quinto scarto d’età più ampio nella storia delle finali challenger, il secondo stagionale dopo la finale vinta dal decano Robert contro il 19enne tedesco Altmaier in Australia, a Burnie. Di seguito la statistica raccolta da Luca Brancher:
Generational clash today in #Cordenons. Here all the @ATPChallenger Finals with the highest Age difference pic.twitter.com/mU8whrNM1T
— Luca Brancher (@LucaBeck) August 19, 2018
Con questo titolo Paolo Lorenzi incamera 90 punti in classifica e torna in top 100, dalla quale era uscito a fine luglio per poi farvi ritorno e uscirne ancora lo scorso lunedì. Da oggi sarà numero 94 e con questa classifica affronterà l’US Open, dove dodici mesi fa raggiungeva il suo miglior risultato a livello Slam (ottavi di finale); Paolo ha infatti deciso di saltare l’ATP 250 di Winston-Salem, nel quale era già in tabellone, per preparare al meglio la difesa dei 180 punti di Flushing Meadows che scadranno tra pochi giorni. Dovesse perderli in blocco, deludendo a New York, perderebbe circa 40 posizioni in classifica.
GLI ALTRI TITOLI CHALLENGER DELLA SETTIMANA
Erano tre gli altri tornei di categoria challenger in programma questa settimana. A Meerbusch (Germania, terra, €43000) si è imposto il 25enne slovacco Filip Horansky, al primo titolo in carriera, in finale contro il tedesco Choinski che in semifinale aveva sconfitto Dustin Brown. I due italiani in tabellone, Baldi e Bellotti, sono stati sconfitti al primo turno.
Anche a Gwangju (Corea del Sud, cemento, $50000) si è laureato campione un giocatore che non aveva mai disputato una finale challenger. Si tratta del 26enne australiano Maverick Banes, che ha battuto in tre set il padrone di casa Ji Sung Nam, capace di battere in semifinale il kazako Bublik. Sconfitte al primo turno le prime due teste di serie Granollers e Laaksonen, non c’erano invece italiani in tabellone.
Il challenger più ricco della settimana ha visto un vincitore di ben altro prestigio. A Vancouver (Canada, cemento, $100000) è arrivato il sesto titolo di categoria per Daniel Evans, al termine di una finale molto dura contro l’australiano Jason Kubler, n.97 ATP. L’incontro è durato quasi tre ore e nel terzo set Evans è stato costretto ad annullare un match point sul 6-5 – dopo aver recuperato un break di svantaggio – e si è poi imposto al tie-break decisivo. Con questo titolo, il primo in stagione dopo la finale persa a Nottingham contro De Minaur, il britannico torna in top 300 (alla posizione 226); al secondo turno aveva sconfitto Fabbiano, unico italiano in tabellone assieme a Travaglia, sconfitto al primo turno dall’altro finalista Kubler.