Un pizzico di fortuna non è una colpa, soprattutto quando il campo testimonia quanto sia meritata. Camila Giorgi raggiunge le semifinali del Toray Pan Pacific Open, il WTA Premier di Tokyo, approfittando del ritiro di Victoria Azarenka dopo appena otto game per un problema fisico che apparentemente coinvolge la zona superiore della gamba sinistra.
Fino al forfait Camila aveva dato ottimo seguito alla miglior vittoria in carriera nel turno precedente, contro la numero due del mondo Caroline Wozniacki. Difficile dire come sarebbe andata con una Azarenka nel pieno delle forze, dato che fin dai primissimi scambi la bielorussa non era sembrata in forma smagliante e sembrava addirittura accusare qualche difficoltà respiratoria. Ma come non si manca di ripetere ogni volta, il tennis di Giorgi quasi sempre prescinde dai fattori esterni – una qualità e un limite insieme. E quello che si è visto è stato comunque un abbozzo di prestazione concentrata, senza cali post-impresa.
Subìto il primo break con un paio di errori, tra cui il solito doppio fallo, Giorgi ha reagito con due serie di otto punti consecutivi (azzardando azzardare anche un serve and volley vincente in chiusura di game). Sotto 5-3 e in risposta, Azarenka ha chiesto un medical time out. Non si è però neppure sottoposta al trattamento: dopo un rapidissimo consulto con il fisioterapista ha gettato la spugna, spedendo la numero uno azzurra alla sua terza semifinale stagionale (è 0-2). Non è ancora garantito il nuovo best ranking sopra il n.30, perché in gara questa settimana ci sono ancora giocatrici con simili posizioni di classifica.
Il match contro Wozniacki era durato oltre due ore, quindi i soli trenta minuti passati in campo oggi da Giorgi riequilibrano le energie spese. Una buona notizia in vista della sfida durissima contro Naomi Osaka, neo-campionessa Slam agli US Open e padrona di casa, in programma domani alle 6 e mezza del mattino ora italiana (su Supertennis). La giapponese classe 1997 pare non essere in grado di avvertire alcuna sorta di tensione, pressione o soggezione: la vittoria su Barbora Strycova è la nona consecutiva, giunta ancora una volta in due set e con un punteggio che non mostra alcuna sorta di equilibrio.
Nonostante la sua discendenza mista e la sua titubanza con la lingua, Osaka avrà dalla sua parte l’intero pubblico della piccola Arena Tachikawa Tachihi. Le condizioni indoor generate dal temporaneo cambio di venue – l’Ariake Coliseum è in ristrutturazione per le Olimpiadi del 2020 – sono però le preferite di Camila, che dovrà sfruttarle per partire subito bene e prendere il comando del match soprattutto sotto il profilo mentale. 53 dei 54 incontri stagionali disputati da Osaka, infatti, sono andati alla vincitrice del primo set e l’ultima rimonta ai suoi danni risale addirittura al 2016. Sarà dura, ma tra tante Camila sembra la donna giusta per l’impresa.
A contendersi l’altro posto nel match finale saranno Karolina Pliskova e Donna Vekic. La croata, finalmente liberatasi a suon di risultati dell’etichetta di “fidanzata di Wawrinka”, ha sconfitto nettamente in due set Caroline Garcia. Non è una grossa novità: da mesi la francese non riesce più far decollare l’aeroplanino, che mima per festeggiare una vittoria, e ottiene soltanto dei discreti piazzamenti. Finora le sono bastati per continuare a migliorare la posizione in classifica, fino alla attuale numero 4, ma i punti dei titoli di Wuhan e Pechino andranno difesi a breve e farlo giocando così sarà complicato.
Risultati:
[4] Ka. Pliskova b. [Q] A. Riske 6-1 6-7(5) 7-6(4)
D. Vekic b. [2] C. Garcia 6-3 6-4
[3] N. Osaka b. [8] B. Strycova 6-3 6-4
C. Giorgi b. [WC] V. Azarenka 5-3 rit.