Sofferta, sudata, a tratti in pericoloso bilico, ma alla fine la vittoria è arrivata e, insieme ad essa, la qualificazione alla quarta semifinale stagionale con tanto di best ranking (da lunedì sarà 29 WTA). Camila Giorgi ha superato Margarita Gasparyan con un’accelerata di quattro giochi consecutivi sulla linea del traguardo, approfittando, a dire il vero, di un’avversaria vistosamente esausta dopo la maratona di ieri contro Kiki Bertens e non più, o forse non ancora, abituata a simili sforzi consecutivi dopo il calvario dei tre interventi chirurgici nel corso degli ultimi due anni buttati al vento. C’è voluta tigna, dote per la quale Camila forse non è famosa nel mondo, perché un match che sembrava poter scivolare facilmente dalla sua parte si era inclinato sul piano opposto quasi per sbaglio, anche se, volendo e occorrendo essere razionali, i buchi neri in cui la maceratese è precipitata nel pomeriggio austriaco sono quelli che da sempre siamo abituati a osservare. La vittoria serve anche a vendicare il precedente di tre anni fa, sempre qui a Linz, quando fu la russa a prevalere con punteggio praticamente identico a quello di oggi.
Visto l’andazzo iniziale dell’incontro, tutto ci si aspettava fuorché un finale infuocato: scambiatesi gentili favori nei rispettivi turni al servizio nei primi due giochi, Camila ha presto preso il comando dell’inerzia nella prima frazione, di lì a poco vinta facilmente, risolvendosi a una prevalenza del fare sul disfare nella solita ambigua bilancia della casa. In difficoltà a reggere i pesanti colpi della tennista italiana, dura da tenere quando la palla le sta in campo, Gasparyan è subito finita sommersa da un parziale di otto punti a uno all’inizio del secondo set, dopo appena trentacinque minuti di agonia. Provando a restare ordinata nel suo bellissimo tennis in attesa dei possibili regali dell’avversaria, la russa ha presto raccolto l’atteso premio: arrampicatasi al due pari senza che nulla lasciasse presagire un’inversione di tendenza del flusso dell’incontro, Margarita ha visto Giorgi accartocciarsi su sé stessa e iniziare a tirare tutto, quasi tutto fuori, abbandonando ogni velleità strategica. Nervosa e sorpassata sul tre a quattro, Camila si è persino concessa un inusuale lancio di racchetta, preludio a un finale di set nefasto e in effetti perdente.
Galvanizzata ma sempre più provata, Gasparyan ha provato a dar tutto all’inizio del terzo parziale per tentare di staccarsi prima dell’esaurimento del carburante, e il colpo quasi le è riuscito. Con il rovescio ipnotico nella sua esemplare grazia, vera luce di un gioco di purezza astrale, la giocatrice moscovita ha avuto le sue chance sul due pari al terzo, sotto forma di due palle break che avrebbero potuto spezzare definitivamente il fragile equilibrio di Giorgi, ma quando il colpo simbolo le è scappato lungo sulla seconda la resa si è fatta plastica sul suo viso increspato dalla fatica. Camila, oggi davvero troppo prodiga, ha provato a complicarsi il percorso sul rettilineo finale, ma l’avversaria, sempre più spesso impegnata in affannosi ristori alla fine di ogni punto, davvero non ne aveva più.
Sarà dunque semifinale, la quarta del 2018, si diceva, sperando sia la volta buona dopo le sconfitte subite a Sydney (Kerber), Praga (Buzarnescu) e Tokyo (Osaka). Il penultimo ostacolo a Linz sarà Alison Van Uytvanck, la quale ha superato in rimonta Barbora Strycova.
Risultati:
[WC] A. Petkovic b. K. Mladenovic 6-1 6-3
[Q] E. Alexandrova b. [6] A. Pavlyuchenkova 6-3 7-5
A. Van Uytvanck b. [3] B. Strycova 3-6 6-4 6-4
[5] C. Giorgi b. M. Gasparyan 6-3 3-6 6-2