Penultima settimana di tornei nel circuito maggiore maschile prima del gran finale di Bercy, che definirà le situazioni di classifica ancora in bilico. Si giocano gli ATP 500 di Vienna e Basilea, che mettono a disposizione punti fondamentali per la corsa alle Finals di Londra: il torneo più caldo sotto questo profilo sarà indubbiamente quello austriaco, che ospiterà tutti i giocatori con velleità di qualificazione ad eccezione di Tsitsipas, impegnato in Svizzera. C’è anche il campione in carica Pouille, caduto un po’ in disgrazia negli ultimi mesi.
Thiem e Anderson sono le due prime teste di serie e, in quanto già in possesso di un posto utile alla qualificazione, andranno a caccia di punti per mettersi in sicurezza. Il padrone di casa non ha un percorso agevolissimo: esordirà contro Gasquet per poi trovarsi presumibilmente di fronte Nishikori ai quarti di finale: il giapponese, appena sorpassato da Isner nella Race, è il primo inseguitore (dando per scontato che del Potro non sarà della partita a Londra) ed è dunque estremamente motivato. In ragione dei meccanismi di classifica, sia Thiem che Nishikori dovranno raggiungere la semifinale per aumentare il bottino di punti: chi dovesse rimanere al palo nell’ipotetico quarto di finale, dunque, lascerebbe Vienna con un pugno di mosche.
Anche Anderson, che pure appare in buona condizione, dovrà fare molta attenzione: subito Basilashvili e probabile sfida con Coric ai quarti, reduce dalla finale di Shanghai che l’ha rilanciato in ottica Finals. Il croato dista 720 punti dal nono posto di Isner, ma con due tornei ancora a disposizione ha il vantaggio di non avere punti da scartare e di poter muovere la classifica ad ogni partita vinta. Isner è sistemato nello spicchio di tabellone adiacente a quello di Anderson (i due si sfiderebbero in semifinale) e l’infortunio di Chung, che ha dovuto rinunciare al torneo dopo il ritiro contro Fognini, gli semplificherà il percorso. Come Coric, inoltre, lo statunitense non deve scartare nulla. Ricordiamo che raggiungere il secondo turno di un ATP 500 vale 45 punti, ai quarti se ne prendono 90, in semifinale 180, al finalista ne vanno 300 e – ovviamente – 500 al vincitore del torneo.
Saranno impegnati anche Edmund, Raonic e il nostro Fognini, unico italiano in tabellone, che seppure più lontani dai 3020 punti di Isner – attuale soglia qualificazione – non sono ancora condannati dalla matematica. Il britannico deve ancora disputare la finale ad Anversa ed è nel quarto di Isner, Raonic avrebbe il secondo turno con Anderson mentre Fognini non ha avuto un cattivo sorteggio: Dzumhur al primo turno, Fucsovics o Auger-Aliassime al secondo, il rientrante Dimitrov ai quarti. La sfida con il bulgaro potrebbe rivelarsi molto importante per raggiungere il best ranking, poiché Dimitrov – che precede Fognini in classifica, ma non nella Race – è alla disperata ricerca di punti per tamponare l’uscita dei 1500 delle scorse Finals che quasi certamente non potrà difendere.
Questa è la situazione aggiornata della Race to London (da aggiornare con l’esito delle finali di Anversa e Stoccolma).