Il carrozzone del tennis professionistico anche quest’anno si sta avviando al capolinea. Mentre a Bercy molti giocatori colpiscono le ultime palline del 2018, pochi altri giocheranno una settimana in più a Londra o a Milano. Il circuito challenger però dura ancora una settimana in più e, come ormai avviene da sei anni, sarà un torneo italiano a chiudere la stagione: il challenger di Andria. La rassegna pugliese, che si tiene in concomitanza con il torneo di Pune, quest’anno è riuscita ad assicurarsi una entry list di tutto rispetto, nonostante la collocazione agli estremi del calendario o in realtà proprio in virtù di essa. Al via nomi noti del tennis italiano come Paolo Lorenzi, Lorenzo Sonego, Filippo Baldi, Lorenzo Giustino e Federico Gaio, mentre sono due i giocatori attualmente in top 100, ovvero Marcel Granollers (98) e il giovane francese Ugo Humbert (99). A impreziosire ulteriormente il campo dei partecipanti ecco alcune vecchie conoscenze del circuito maggiore: Marcos Baghdatis, ex numero 8 del mondo e finalista Slam, Sergiy Stakhovsky, sempre imprevedibile dentro e fuori dal campo, e Pablo Andujar, quest’anno vincitore a Marrakech e a Firenze e forse finalmente fuori dal calvario degli infortuni.
“La sesta edizione del challenger presenta sicuramente tanti giocatori importanti per il venir meno di tornei che lo precedevano come ad esempio Brescia”, commenta il direttore tecnico del torneo, Enzo Ormas . “A dimostrarlo è l’entry list ma anche anche le tante richieste di wild card da parte di tennisti che sono stati tra i primi 50 al mondo e che, a causa di infortuni, hanno perso classifica e con il cambiamento delle regole del ranking atp si ritrovano indietro. Questo ci onora ma non andrà a modificare la nostra organizzazione, che da anni ci vede collaborare con la Federazione per assegnare wild card ai talenti italiani in circolazione, come già successo negli scorsi anni. Si tratta di un progetto vincente, visti i buoni risultati conseguiti dai ragazzi che negli anni sono passati dal campo di Andria come Baldi, Sonego e Berrettini, adesso stabilmente in alto nella classifica mondiale”
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