[5] M. Bryan/J. Sock b. [8] P-H Herbert/N. Mahut 5-7 6-1 [13-11]
Mike Bryan e Jack Sock sono i maestri del doppio del 2018. La coppia statunitense ha superato Nicolas Mahut e Pierre Hugues Herbert al termine di un palpitante super tiebreak conclusosi col punteggio di 13-11. La partita ha cambiato volto molte volte e ha vissuto di alti e bassi, con i quattro protagonisti quasi mai contemporaneamente al loro massimo. Decisivo per la sconfitta dei francesi è stato il calo vistoso di Herbert nel secondo set e nel tiebreak finale. Dall’altra parte invece Sock ha menato come un fabbro dall’inizio alla fine, mentre Mike è salito in cattedra nel momento di maggior rischio dopo un inizio in sordina. Il gemellone si è andato a prendere di forza il quinto titolo alle Finals (secondo nella classifica all time dietro a McEnroe e Fleming), diventando inoltre il sesto giocatore a trionfare nel torneo di fine anno con almeno due partner diversi. La sua straordinaria bacheca ora conta 121 titoli tra cui 18 Slam e una medaglia d’oro olimpica.
Nel primo set l’equilibrio si spezza nel settimo gioco, grazie a un bel pallonetto di Mahut. I francesi sono molto aggressivi e si presentano a rete appena possono, costringendo gli avversari a continui tentativi di passante. Il duo a stelle e strisce recupera subito lo svantaggio affidandosi al bombardamento di Sock che col dritto aggredisce e punisce le numerose seconde dei transalpini. Sul 5-5, due risposte vincenti (una di rovescio di Mahut e una di dritto di Herbert) procurano altre due palle break, basta la prima: 6-5. È poi ancora Sock a rimettere nei guai i francesi con la risposta, portandosi sul 15-40. Sulla seconda palla break però un tentativo di ribattuta vincente finisce fuori di pochissimo e un complicato smash di Herbert sul deciding point regala il set ai francesi.
In avvio di secondo set le cose cambiano drasticamente. Herbert e Mahut, in lite con la prima di servizio dall’inizio del match, si incartano e subiscono un parziale di 12 punti a 2 che porta gli statunitensi sul 3-0. Herbert, fino a questo punto il migliore in campo, scompare letteralmente e si fa strappare la battuta una seconda volta spedendo Bryan/Sock verso un facile 6-1 che rimanda l’assegnazione del titolo al super tiebreak.
Anche nel jeu decisif le cose non migliorano per Herbert che sbaglia un facile smash e una volèe ancora più semplice, consentendo agli avversari di scappare sul 6-3. Quando il tabellone si ferma sul 9-5, Mike Bryan sta per servire e la partita sembra chiusa. Mahut però impatta benissimo la risposta con il suo terso rovescio e fulmina Mike. Arrivano due punti al servizio per la coppia francese che poi riesce ad annullare anche il quarto match point, sul servizio di Sock. Anche la quinta chance di chiudere la pratica scivola via e stavolta è il turno dei francesi arrivare ad un punto dalla vittoria. Mike allontana il pericolo con lo smash e si guadagna un sesto match point. L’epilogo è amarissimo: Herbert, autore di prodezze a rete in occasione del quarto e quinto match point, commette l’ennesimo doppio fallo e consegna la vittoria agli statunitensi.
IN CONFERENZA – Seduti uno accanto all’altro probabilmente per l’ultima volta di fronte ai microfoni, Mike Bryan e Jack Sock hanno ufficializzato la fine della loro partnership a causa dell’imminente ritorno in campo di Bob Bryan, infortunatosi la scorsa primavera. Una collaborazione incredibilmente fruttuosa, che in appena cinque mesi è stata decorata con i tre trofei più importanti della seconda metà di stagione: Wimbledon, US Open e adesso le Finals. “È così che chiunque vorrebbe iniziare e finire una collaborazione. Vincere qui è un’esperienza epica, finire la stagione battendo le coppie migliori al mondo. Il modo in cui l’abbiamo fatto poi, con il brivido; è stato emozionante. Avrò dei ricordi incredibili di questa stagione con Jack, ma ora questo capitolo si chiude perché Bob sta tornando. Rimarremo grandi amici e ci alleneremo assieme in off-season“.
Dall’altra parte, lungi dal provare rancore per l’ovvia e annunciata decisione del suo partner temporaneo, Jack Sock ha invece ringraziato Mike per averlo aiutato a superare i momenti difficili di questa stagione. Sempre con il sorriso sulle labbra, dopo aver risposto con un sarcastico ‘Really?‘ alla domanda sul suo rendimento quest’anno in singolare, si è espresso così. “Sì, non ho avuto una grande stagione ma credo che ogni successo sul campo sia importante. Senza il doppio non so dove sarei adesso e come mi sentirei rispetto allo sport. Mike e il suo team, oltre al mio team e alla mia famiglia, hanno provato a tenermi su e a farmi percepire energia positiva. Senza questi successi in doppio sarebbe stata un’annata durissima. Guardandomi indietro sarò dispiaciuto da un lato per questo 2018 e molto orgoglioso dall’altro”.
Non solo un consistente ausilio psicologico, anche e soprattutto una grande lezione di etica del lavoro e professionalità. “Quest’esperienza non è seconda a nessuna. Mike e Bob ne hanno passate di ogni tipo, alti e bassi, hanno viaggiato ovunque giocando qualsiasi torneo, sono stati in vantaggio e in svantaggio, hanno visto tutto; ho assorbito tutti i consigli che ho potuto. Più di tutto la loro positività, la loro energia, la loro routine rigorosa. Sono professionisti consumati. Questo probabilmente aiuterà molto la mia carriera“.
Jack ripartirà da zero o quasi in singolare – almeno con la certezza di essere in tabellone a Melbourne – e dovrà scegliersi anche un nuovo partner per continuare la sua carriera di doppista.