La stagione della racchetta sta vivendo gli ultimi tre giorni sotto i riflettori di Lille con la finale di Coppa Davis, ma se la maggior parte degli attori è già intenta a sorseggiare cocktail su qualche divino atollo tropicale, alcuni stanno riponendo pinne e boccaglio nell’armadio, pronti a iniziare la campagna 2019. Scatteranno martedì prossimo a Zhuhai, nel sud della Cina, i play-off della macro regione del Pacifico con vista sul tabellone principale dell’Open d’Australia, che vedranno giovani e meno giovani tennisti da tutta l’Asia e da gran parte dell’Oceania contendersi le sei (singolare maschile e femminile, corrispettivi in doppio e junior) prestigiosissime wild card per la kermesse di Melbourne.
“Sta diventando un appuntamento sempre più importante, garanzia di grande spettacolo – ha dichiarato il gran capo del Major australe Craig Tiley -, un evento di notevole rilevanza nell’ottica generale di sviluppo del tennis in tutta l’area interessata“. E in effetti i motivi di interesse, sportivi e geografici, non mancano. Saranno della partita tutti e quattro i finalisti in singolare della passata edizione, dai cinesi Li Zhe e Xinyu Wang al coreano Soon-woo Kwon fino alla guineana Abigail Tere-Apisah, accompagnati da volti ampiamente noti nel panorama internazionale come Shuai Peng, attualmente precipitata oltre la centottantesima posizione del ranking ma già quattordici al mondo e semifinalista all’Open degli Stati Uniti, e la connazionale Saisai Zheng la quale, comodamente “dentro” in singolare, proverà ad assicurarsi un posto nel tabellone di doppio senza passare attraverso le forche caudine delle qualificazioni ufficiali. Nel torneo maschile, vanno invece senz’altro segnalate le presenze dell’indiano Gunneswaran, del noto ma un pizzico involuto coreano Duckhee Lee e, per la prima volta nella storia, di un tennista proveniente dalle isole Marianne settentrionali, Colin Sinclair, situato alla 494 ATP con un sogno nel cassetto.
La direttrice dei play-off Isabelle Gemmel ostenta entusiasmo e spinge un evento destinato a crescere di pari passo all’auspicabile sviluppo del tennis in Asia e Oceania: “Siamo pronti a uno spettacolo fantastico che continua a crescere e non ci fermeremo“. Nei prossimi anni potremmo vederne delle belle.